Le Cose di Rudy



Il simbolo



Vale la pena accennare a come sia possibile pensare e comunicare attraverso un sistema simbolico.

Il termine "simbolo" viene dal greco sym-ballein (1), mettere insieme.

Siano dati due insiemi di oggetti, diciamoli \( T \) e \( S \), e una regola \( F \) che associa ad ogni oggetto \( a \) di \( T \) un oggetto \( b \) di \( S \); rappresentiamo questa situazione con una freccia
\[  T  \stackrel{F}{\longrightarrow}  S   \]
Supponiamo, inoltre, che gli oggetti di \( T \) siano "relazionati" tra loro e così pure gli oggetti di \( S \). Allora possiamo richiedere che la regola \( F \) associ ad ogni relazione tra oggetti di \( T \) una relazione tra oggetti di \( S \).

È opportuno un esempio. Sia \( T \) l'insieme dei componenti di una famiglia, \( S \) un insieme di nomi propri, le relazioni in \( T \) siano i rapporti di parentela e le relazioni in \( S \) i termini con i quali si designano i rapporti di parentela. Per fissare le idee, Giorgio è figlio di Mario, Mario ha una sorella Anna. In \( T \) abbbiamo le persone effettive, con i loro rapporti di parentela; in \( S \) i loro nomi (Giorgio, Mario, Anna) e i nomi che, in una data lingua, designano i loro rapporti di parentela (padre, figlio, fratello, sorella, zia, nipote). \( S \) è un sistema di simboli con i quali possiamo parlare di una famiglia \( T \) a un'altra persona senza che Giorgio, Mario e Anna siano presenti.

Importante! Perché la regola \( F \) determini un sistema simbolico essa deve godere di una proprietà che, in matematica e in linguistica, si chiama "funtorialità": precisamente, \( F \) deve "conservare" la composizione di relazioni tra gli oggetti. Ogniqualvolta si compongono le relazioni f, s in \( T \), ottenendo una nuova relazione \( z \) in \( T \), deve succedere che i nomi in \( S \) delle relazioni \( f \), \( s \) e \( z \) devono essere tali per cui il simbolo con cui si designa \( z \) è proprio quello che si ottiene componendo in \( S \) i nomi corrispondenti alle relazioni \( f \) e \( s \) in \( T \) mediante il simbolismo \( F \).

In simboli diremo che  \( F_f \times F_s=F_{f \times s}   \). 

Nell'esempio possiamo dire che Anna è zia di Giorgio senza conoscere o percepire Anna, Giorgio e Mario, ma semplicemente applicando le regole di calcolo linguistiche per cui la sorella del padre è la zia.

Il sistema simbolico caratterizza l'uomo rispetto agli animali, ma presenta delle insidie psicologiche legate all'identificazione del simbolo con il referente: consiglio la lettura dell'articolo sui sistemi non-aristotelici.


(1) Significativo il fatto che dia-ballein (separare, dividere) sia il verbo greco da cui deriva il termine "diavolo".