Le Cose di Rudy



Ubicoli



Tutto, in Papà Ubu, è disgustoso, e tuttavia egli possiede una sua inesauribile, assurda, scandalosa giocondità. Non è in bilico tra farsa e tragedia: è l'una e l'altra, contemporaneamente, inverosimilmente.

Abbiamo detto: un personaggio; avremmo dovuto dire: una marionetta. Nel senso letterale della parola. Nella concezione originaria del suo autore, il dramma (o la commedia?) di re Ubu avrebbe dovuto essere, né più né meno, uno spettacolo di marionette. E della marionetta, non dell'uomo, Ubu mostra di possedere tutte le caratteristiche.

Ma ecco la domanda inquietante: marionette i personaggi di Jarry, o marionette gli uomini (veri, si fa per dire) di cui Jarry volle fare la spietata caricatura? I capi di Stato, i finazieri, i generali; ma anche i piccoli borghesi che sognavano ricchezza e potere, ma rabbrividivano di paura (proprio come Ubu) davanti alla sola idea di possederli e doverli poi, quindi, gestire? Repellente miscuglio di cinismo, fanfaronaggine e viltà - appunto.

Francesco Lamendola - Il teatro di Alfred Jarry fra paradosso e rivolta

Potete ascoltare il motivo Viva la guerra composto dallo stesso Alfred Jarry per l'Ubu re.

 



Il dottor Faustroll
Il professor Achras