Senza Confini



Papa Francesco parla di Pace... a suon di musica



Dialoghi di Pace - Cinisello Balsamo 2015

“Voi mi ringraziate ma anch'io mi unisco ancora al coro di tante persone che ringraziano tutti coloro che permettono prima di tutto di "dar voce" al Papa con l'alto messaggio di pace che ci offre ogni anno e dare la possibilità a noi che partecipiamo di vivere un'ora di "elevazione spirituale". Mi rendo conto poi che ogni anno c'è una crescita nel perfezionare la serata. Quindi il mio invito è di continuare a svolgere questo servizio prezioso. Tenendo presente che i "Dialoghi di Pace" (più info qui) interessano ormai tutta la Zona VII, oltre, ho visto, parte della Zona V e IV.”.

Questo il commento di mons. Piero Cresseri, Vicario Episcopale della Zona Pastorale VII (Sesto San Giovanni) della Diocesi di Milano, dopo la splendida edizione dei Dialoghi di Pace 2015 a Cinisello Balsamo nel corso della quale, ciascuno nella propria arte, gli attori della Scuola Civica di Teatro di Bresso ed il Coro CAI cittadino hanno gareggiato in bravura risultando entrambi vincitori.

Sempre presente a tutte le edizioni da quando ha assunto questo incarico, subito dopo quella del 2014 era stato lo stesso mons. Cresseri a “comunicare che volentieri tutti e 6 i decani della Zona pastorale VII hanno aderito a far sì che la proposta dei Dialoghi di pace a partire dal 2015 sia una proposta di tutta la Zona e per tutta la Zona pastorale VII”.

Accanto a lui, assieme al Decano di Cinisello Balsamo ed alcuni sacerdoti, le delegazioni ufficiali dai comuni di Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Bresso, Cormano, Sesto San Giovanni e Pioltello che, come da ormai affermata tradizione, hanno co-promosso l’iniziativa: rivolta a credenti e non credenti secondo l’indicazione data da Paolo VI quando istituì la Giornata Mondiale della Pace la cui prima edizione si celebrò l'1 gennaio 1968.

“La serata è stata davvero emozionante! Confermo la partecipazione ai Dialoghi di Pace 2016... ma ci date una mano ad organizzarla anche a Bresso?”, “Abbiamo apprezzato l'iniziativa e saremo felici di aderire ed essere presenti anche il prossimo anno”, “Per quanto mi compete continuerò a sostenere e ad appoggiare questa iniziativa di grande valore culturale e spirituale e mi permetto di suggerire l'idea di riportare i Dialoghi di Pace nella loro sede naturale: la parrocchia della Regina Pacis di Cusano Milanino che è Tempio Votivo Diocesano per la Pace” hanno rispettivamente dichiarato le rappresentanti istituzionali dei comuni di Bresso, Sesto San Giovanni, Pioltello e Cusano Milanino.

Novità di quest’anno è stata la presenza anche di una delegazione interreligiosa dell’UPF (Federazione Universale per la Pace) nella quale erano rappresentate le chiese cristiane Cattolica e Protestante, la comunità Hare Krisna di Chignolo d’Isola (BG) e la comunità Islamica di Cinisello Balsamo. Carlo Zonato, Presidente di UPF Italia, ha scritto in proposito “Grazie per averci ospitato nel corso della serata speciale che è stata organizzata per i Dialoghi di Pace a Cinisello Balsamo; lo affermo anche a nome degli amici della delegazione UPF che è intervenuta. Ci ha fatto molto piacere unirci alla meditazione ed alla preghiera sicuri che possa sostenere il cammino per costruire "cultura e coscienza di pace". A questo proposito confermo che l'iniziativa senz'altro ci piace e pensiamo che verso il pubblico una sinergia comune tra le diverse fedi sul cammino di costruzione della pace sarebbe senz'altro un "PLUS"; intendo una testimonianza di comunione e di unità per uno scopo comune a tutti e che è nella speranza di tutti”.

UPF ha già comunicato la propria formale adesione ai Dialoghi di Pace 2016 in quanto iniziativa considerata coerente con la "WORLD INTERFAITH HARMONY WEEK", settimana per l'armonia interreligiosa mondiale, promossa dall'ONU che ricorre la prima settimana di febbraio di ogni anno e che UPF sostiene.

Ma, al di là delle pur significative adesioni delle istituzioni civili e religiose, a decretare il pieno successo dell’edizione di Cinisello 2015 dei Dialoghi di Pace è stata la partecipazione del “pubblico”. Come numero, visto che sulla capienza totale di 400 posti a sedere della chiesa di San Pio X non ne sono rimasti liberi molti. E nel coinvolgimento: atteggiamento doveroso durante la lettura-meditazione del messaggio di Papa Francesco, gli applausi sono stati tuttavia trattenuti a fatica, manifestazione concreta di quanto l’insieme di parole e musica sia davvero arrivato alla coscienza di ciascuno.

Aspettativa di cui qualcuno era già consapevole in anticipo “Stasera sarà una di quelle serate in cui, chi vi partecipa, potrà "nutrirsi l'anima" [citazione da "Nel bel mezzo di un gelido inverno"] e speriamo che non nevichi!” e che altri hanno confermato alla fine: “Grazie di avermi invitata, sono rimasta talmente entusiasta di come i Dialoghi di Pace sono stati organizzati che spero di poter partecipare alle prossime edizioni... BRAVI”, “Avete creato l'atmosfera giusta per coinvolgere tutti”, “Già da giorni volevo scrivervi per condividere la gioia di aver potuto partecipare ai Dialoghi di Pace. Sono stati davvero emozionanti! Organizzati benissimo, dal coro con i canti degli alpini, ai lettori... mi è piaciuto tutto”, “Spero tanto di esserci alla prossima, complimenti”.

Con riferimento alle schede compilate al termine della serata (statisticamente rappresentative anche di quanto è stato dichiarato a voce), il gradimento dell’iniziativa è stato giudicato in prevalenza buono, in due casi sufficiente, per nessuno scarso, e diversi hanno aggiunto di proprio pugno la categoria - non prestampata - di ottimo. “Voto 10!”, "Più che buono, ottimo!", “Interessante”, “Ottimo in tutte le componenti”, “Di gran lunga il migliore Dialoghi di Pace che abbia visto (li seguo da almeno 5 anni)”, “Grazie”, "Non solo buono, direi di più: ottimo!"… sono altri fra gli espliciti commenti su un’iniziativa che è nel complesso piaciuta da “Molto” a “Moltissimo” e che per i più è ritenuta già “Molto ricca” e “Non bisognosa di particolari miglioramenti”.

Ma l’eco dei Dialoghi di Pace è arrivata anche ben oltre i pur ampi confini della Zona Pastorale VII (che, per intendersi, si estende da Limbiate a Cernusco sul Naviglio).

Qualcuno deve averne riferito a don Danilo Dorini - il parroco che ha accolto i Dialoghi di Pace a San Pio X quando non è più stato possibile organizzarli nella loro sede originaria - visto che da Francoforte, dove ora svolge il suo ministero, ha scritto: “Complimenti per la riuscita serata di Dialoghi di Pace... sempre più alla grande”.

Altri si preoccupano del futuro: “Ho ascoltato la scaletta dei Dialoghi di Pace a Cinisello pubblicata sul vostro sito in ordine di esecuzione: STUPENDA! Sarà un'edizione davvero indimenticabile. L'accoglienza/introduzione rasenta il sublime (non esagero, se penso all'entrata in chiesa al suono di questi canti...). Le voci di Nicolajewka , che non conoscevo, sembra una preghiera, è bellissima, mi ha colpito molto. Signore delle cime è sempre, sempre splendida. Il problema, dopo quest'edizione, sarà: chi mai far suonare nel 2016?”

Ancora c’è chi ne auspica un’edizione sotto casa del Papa “Vivissimi Auguri di successo per la vostra iniziativa dei Dialoghi di Pace così significativa, veramente interessante e lodevole. Se ci fossero iniziative simili anche su Roma, dove abito, parteciperò con molto piacere”.

Per chiudere, un bouquet di complimenti assortiti: “Ottima idea da copiare e diffondere”, “Ho accolto molto favorevolmente il vostro invito ai Dialoghi di Pace, di cui anzi vi ringrazio oltre che complimentarmi e farvi i migliori auguri per il successo che merita l'iniziativa”, “Grazie molte per i vostri messaggi e la sensibilità che traspare dalle vostre comunicazioni e dalla iniziativa dei Dialoghi di Pace”, “Ogni azione volta ad elevare i nostri cuori e coscienze per superare ogni barriera di fede, etnia o cultura contribuisce a costruire via via il percorso verso una maggiore armonia e cooperazione per tutta la nostra famiglia umana. Grazie per il vostro investimento ed impegno”.

Il merito di tutto ciò va ascritto, come noto, alla disponibilità gratuita di artisti (lettori e musicisti) e di tutti i collaboratori (parrocchie, comuni, associazioni e privati volontari) che si fanno carico delle varie necessità organizzative e promozionali. Questo consente di non richiedere mai al pubblico di contribuire economicamente a sostenere le spese (che pure ci sono) dei Dialoghi di Pace. Loro scopo non è raccogliere soldi per qualsivoglia pur benemerita iniziativa di beneficenza ma favorire la preghiera dei credenti e la meditazione da parte di chi non lo è, e suscitare riflessioni che ciascuno personalmente potrà rendere concrete con gesti di solidarietà che non compete ai Dialoghi di Pace proporre esplicitamente. Quest’anno, in via eccezionale, è stato allestito un banchetto di manufatti artigianali realizzati a Betlemme perché la richiesta – coincidenza o Provvidenza? - è arrivata al parroco proprio durante i preparativi della serata ed accolta dall’organizzazione perché non si aveva cuore di respingerla. Anche la concomitante presenza, fuori dalla chiesa, di venditori del mensile di strada Scarp de’ tennis rivela che i Dialoghi di Pace cominciano ad essere considerati e riconosciuti come un appuntamento significativo per le città coinvolte.

L’organizzazione è già all’opera per l’edizione 2016 alla quale ha già confermato la sua partecipazione, da protagonista, l’attrice Antonella Ferrari, assessore alla cultura del Comune di Bresso (emulando in questo modo la sua collega Daniela Fontana, assessore alla Pubblica Istruzione nel Comune di Gessate ma anche clavicembalista ed organista, che aveva suonato per un'edizione dei Dialoghi di Pace a Gorgonzola).

L’auspicio è che chi apprezza i Dialoghi di Pace da spettatore se ne senta protagonista e collabori alla loro pubblicizzazione sul territorio, sia in ambito ecclesiale sia nel resto della città. Impegnarsi per la Pace è un’impresa appassionante di cui nessuno deve avere l’esclusiva e, per quanto la partecipazione sia sempre crescente e più che soddisfacente, i margini di miglioramento sono ancora molto ampi per cui ogni disponibilità che si dovesse aggiungere sarà benvenuta!

Giovanni Guzzi