Campanili Verdi





ESERCIZI DI SOBRIETÀ ELETTRONICA - parte II

È proprio necessaria questa foto?


Come ridurre il più possibile l’inevitabile, ed ormai rilevante, impatto della nostra personale diretta attività elettronico-digitale in termini di consumo energetico e relative conseguenze ambientali?

Focalizzati sul tema da aprile, proseguiamo il mini-promemoria di piccole attenzioni concrete che ci è quotidianamente possibile adottare cominciato in ottobre (leggi di più >>>).
Ben consapevoli che si tratta di un elenco solo esemplificativo e senza pretesa di esaurire la casistica.

Pensiamo alle foto digitali. Considerarle l’oggetto più scambiato per ragioni di piacere e svago è forse affermazione non troppo lontana dal vero. Ciò premesso si capisce l’importanza che può avere una loro gestione più attenta.
In primo luogo parafrasando l’avvertenza che ormai si legge spesso in coda ai messaggi di posta elettronica - “pensa all’ambiente prima di stampare questa email” - e domandandosi: “Ma è proprio necessaria questa foto?”.
Se la risposta è sì, la si può acquisire con bassa risoluzione già al momento dello scatto (impostando questa modalità in fotocamere e telefoni “astuti”) per tutti i casi in cui non serva a realizzare poster o stampe di grandi dimensioni. Per una pizza o un gelato non occorre spedire una foto da 12 megabyte!
Dunque uno sforzo da intraprendere, pur sapendolo ostacolato dai produttori dei dispositivi che utilizziamo: in ogni nuovo modello la definizione minima risulta infatti comparabile con quella massima della versione precedente.

Ma la domanda sopra citata può essere estesa anche al messaggio stesso. Chiedendosi se il suo contenuto sia più importante del costo planetario di cui è causa.
Una domanda che anch’io ora mi pongo ogni volta che devo scrivere a qualcuno, non di rado concludendo che è meglio telefonare (ed a volte anche tacere!).

Altro suggerimento: unire gli argomenti in un’unica comunicazione e non suddividere il testo moltiplicando i messaggi. Utile e raccomandabile quanto difficile da applicare nell’attuale contesto della comunicazione: dei gestori delle piattaforme, che proprio questo ci inducono a fare per moltiplicare il traffico ed i corrispondenti propri guadagni, ma anche della crescente difficoltà di attenzione alla lettura per più di poche righe; comprensibile quando lo si faccia su uno schermo di pochi centimetri quadrati e per di più mentre si è in movimento e impegnati in altro.

Tra l’altro, poiché, come già si è spiegato, i canali digitali sono molto più concreti di quanto di pensi (e non sono infiniti), fare il contrario di quanto fin qui argomentato corrisponde, in altre parole, al doversi recare in Pronto Soccorso per una visita medica urgente e, lungo la strada, trovarsi rallentati da chi è uscito in auto a comprare le sigarette a poche centinaia di metri da casa.

Giovanni Guzzi, ottobre 2023
© Riproduzione riservata
Rilanciato da L'Amico del Clero, novembre 2023

 

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