Campanili Verdi



Il peso della comunicazione leggera



IL PESO DELLA COMUNICAZIONE LEGGERA

Davvero “smart” è chi ci pensa


“Risparmieremo milioni di alberi”… sostituendo la carta con i documenti digitali.

Molti ricorderanno che, alcuni decenni or sono, l’affermazione richiamata in apertura era un’argomentazione non secondaria fra quelle con cui si decantavano i benefici, anche ambientali, determinati dall’avvento del computer in vari aspetti del nostro vivere: lavorativo, pubblico e privato.

Oggi la presenza dell’elettronica e della digitalizzazione delle attività, è diventata pervasiva: estendendosi a praticamente tutto ciò che ci circonda ed a tutto ciò che ci serve per vivere.
In particolare telefonia mobile e permanente iperconnessione sono diventate “totem” emblematici dei nostri tempi.
Ciò naturalmente implica che, quanto più una società è “sviluppata”, tanto più è necessariamente dipendente dalla “corrente”.
Ma, come l’esperienza familiare mi insegna - non riesco mai a rintracciare mia sorella al cellulare, visto che l’ha sempre scarico -, la disponibilità di energia elettrica è però condizione imprescindibile perché tutto funzioni a dovere.
Così quando manca… a salire dal cancello automatico del passo carraio che si blocca, è tutto un “crescendo” di problemi, anche seri.
Survival family, godibile film giapponese del 2016, liberamente ispirato ad un'importante interruzione nell'erogazione della corrente elettrica verificatasi nel 2011 in un quartiere della “supertecnologica” Tokio, offre significativi spunti di riflessione sul tema, che affronta con i toni leggeri della commedia.

Qui limitandoci a considerare esclusivamente le attività informatiche, ricordiamo che, secondo i calcoli proposti da alcuni istituti di ricerca, siamo vicini (è questione di pochissimi anni) al momento in cui 1/5 del fabbisogno mondiale di energia servirà ad esse.
Dalla ricarica degli smartphone, alle visualizzazioni di film e video in diretta internet, alla conservazione dei documenti nei server (la parte fisica del nostro mondo digitale), al raffreddamento di questi ultimi…

Anche un semplice messaggio di posta elettronica ha dunque passività ambientali, che possono mediamente crescere di 10 volte se contiene allegati pesanti in aggiunta al solo testo. Considerando poi che la sua immediatezza d’uso (e gratuità) porta a moltiplicarne il numero (da decine a centinaia di volte) rispetto alla precedente corrispondenza su carta, il bilancio ambientale complessivo dei pro e contro diventa negativo, di un ordine di grandezza confrontabile con l’impatto ambientale di chilometri percorsi in automobile e, in definitiva, esattamente l’opposto rispetto alla premessa di questo articolo.
Analogo ragionamento vale, naturalmente, per messaggi e notifiche via "social".

Se poi aggiungiamo, rispetto all’uso della pellicola fotografica, l’odierna facilità di scattare, senza limiti e con qualsiasi dispositivo, immagini che hanno definizione professionale (e conseguente peso), l’incapacità dei più di ridurre le dimensioni dei documenti, specialmente quando contengono immagini, e l’obbligo per la Pubblica Amministrazione della conservazione digitale di ogni comunicazione elettronica che le perviene agli indirizzi di posta elettronica certificata, non è difficile rendersi conto che la percentuale sopra citata non potrà che crescere.
Pensiamoci.

Giovanni Guzzi, maggio 2023
© Riproduzione riservata
Rilanciato da L'Amico del Clero, giugno 2023

 

Approfondimenti ed ulteriori informazioni su queste tematiche sono pubblicati sul portale www.rudyz.net/campaniliverdi
Grazie ai lettori che scrivono alla redazione commenti e suggerimenti per questa rubrica, perché ci permettono di orientarla secondo i vostri desideri, curiosità ed interessi.

Giovanni Guzzi è ideatore e curatore di Campanili Verdi, più info >>>
Contatti: campaniliverdi@rudyz.net