Campanili Verdi



Guerra, ecologia e pace



Una proposta pratica (e facile da attuare) per credenti e non credenti

GUERRA, ECOLOGIA E PACE

Una proposta pratica (e facile da attuare) per credenti e non credenti

Nonostante i potenti mezzi di comunicazione attuali ci portino “il mondo in casa” all’istante, quando riguarda altri popoli in regioni del pianeta lontane dalle nostre abitazioni, la guerra è un evento che la maggioranza dell’opinione pubblica nazionale non sente come un proprio problema.
A dire il vero, era lo stesso anche quando, a pochi chilometri dai nostri confini, ha insanguinato i Balcani nei decenni scorsi o, in tempi più recenti, il nord Africa: “problemi loro”, commentavano i più anche allora.

Ora, però, la guerra in Ucraina è arrivata a toccare il nostro portafoglio ed il nostro benessere, in primo luogo per gli accresciuti costi e la ridotta disponibilità delle fonti di energia.
Ed è arrivata anche a farci paura per la minaccia del possibile uso di armi di distruzione di massa che possono colpire anche noi: direttamente o con i loro effetti.

Ecco allora che notizie ed immagini eloquenti ci giungono quotidianamente a tutte le ore, permettendoci di comprendere con evidente immediatezza quanto l’impegno per la pace sia l’attività che più di ogni altra è necessaria per la salvaguardia dell’ambiente, oggetto di questa rubrica.

Anche sotto questo profilo, infatti, la guerra porta le conseguenze più disastrose che l’uomo può arrecare ai propri simili ed alla casa comune che ci ospita.
Campi coltivati distrutti e contaminati dalle sostanze chimiche rilasciate dagli ordigni. Boschi, fauna e flora anch’essi colpiti direttamente e disseminati di campi minati. Allo stesso modo il mare. Sostanze tossiche rilasciate nell’aria, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee per la combustione degli idrocarburi nei depositi presi di mira dalle artiglierie o liberate per la distruzione di impianti chimici ed industriali in genere.
Analoghe, ancor più temute, minacce per possibili incidenti nelle centrali nucleari.
Polveri di amianto disperse nell’aria per lo sbriciolamento dalle coperture in eternit degli edifici civili. Anche, semplicemente (!), l’inquinamento atmosferico generato dai motori dei mezzi militari pesanti alimentati a gasolio. Fino alle enormi quantità di gas fuoriuscite dal gasdotto sabotato nel mar Baltico.

In questo contesto, per richiamare all’unica prospettiva possibile della pace, la voce di papa Francesco (come in altri tempi quella dei suoi predecessori) si alza a ripetizione e la accompagna l’azione diplomatica e discreta del Vaticano.

Ad essa fanno riferimento anche tutti coloro che cercano di prodigarsi per la pace con altre e varie iniziative non connotate religiosamente.

Noi cattolici, che abbiamo “l’originale”, abbiamo quindi la possibilità (ed il dovere, come il magistero della Chiesa ci insegna) di farne tesoro e contribuire a diffondere il più possibile questa voce: in ambito ecclesiale e fuori da esso.

Una possibile proposta pratica, molto facilmente replicabile, è già stata presentata su queste pagine. Proprio ad inizio 2022: quando non avevamo idea che, solo due mesi dopo averne scritto, in Ucraina sarebbe scoppiata una guerra aperta su larga scala.

La riproponiamo a maggior ragione ora, a fine anno, invitando i lettori a “copiarla”, a partire dal prossimo gennaio – mese della pace – ma anche per tutto il corso del 2023.
Si tratta dei “Dialoghi di Pace”: lettura a più voci del messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace, intercalata da musica e indistintamente rivolta e proponibile a tutti: credenti con qualsiasi riferimento religioso e persone che non ne hanno alcuno.

È un’iniziativa che alcune diocesi in Italia promuovono da tempo, in diverse sedi e diverse date.
In Diocesi di Milano (dove i Dialoghi di Pace sono stati ideati ed avviati) il calendario 2023 è già definito: con la presenza dell’Arcivescovo alla “prima”.

I materiali necessari e ogni informazione di dettaglio utile ad organizzare i Dialoghi di Pace in autonomia sono disponibili, liberamente scaricabili e gratuitamente utilizzabili, sul sito www.rudyz.net/dialoghi, sempre tempestivamente aggiornato col programma di tutti gli appuntamenti già confermati. Per ulteriori necessità, maggiori chiarimenti o un supporto diretto scrivere a sanpioxc@gmail.com.

Giovanni Guzzi, novembre 2022
© Riproduzione riservata
Rilanciato da L'Amico del Clero, dicembre 2022

 

Approfondimenti ed ulteriori informazioni su queste tematiche sono pubblicati sul portale www.rudyz.net/campaniliverdi
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Giovanni Guzzi è ideatore e curatore di Campanili Verdi, più info >>>
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