Campanili Verdi



Piccole sfide ambientali locali: l’allenamento giusto per salvarci assieme al nostro pianeta



Non rinunciamo a provarci, potremmo anche farcela!

PICCOLE SFIDE AMBIENTALI LOCALI: L’ALLENAMENTO GIUSTO PER SALVARCI ASSIEME AL NOSTRO PIANETA

Non rinunciamo a provarci, potremmo anche farcela!


Paralizzati. L’enormità delle sfide ambientali planetarie alle quali l’umanità sta andando incontro induce, chi può ancora permettersi di farlo, a nascondere la testa sotto la sabbia sperando in qualche modo di cavarsela… e tanto peggio per gli altri e per le future generazioni!

Anche a livello locale ve ne sono di quelle che, per i forti interessi economici privati in gioco o per la complessità di procedure della pubblica amministrazione e di organismi giuridico-burocratici coinvolti, si collocano al di fuori della portata di intervento diretto da parte dei semplici cittadini o di piccole associazioni che non dispongano di efficienti ed organizzate strutture e di adeguate risorse economiche.

Vi sono, però, altre battaglie che vale comunque la pena affrontare perché sono quelle che anche le modeste forze che possiamo mettere in campo ci consentono di combattere.

Pensiamo, per limitarci ad un esempio, ad un’azione di contrasto del progetto di un parcheggio che un comune voglia realizzare davanti ad una scuola al posto di un prato perché, negli orari di entrata ed uscita degli alunni, le auto dei genitori vi sostano abusivamente (Per l'anno nuovo regaliamoci un prato, NON un parcheggio! leggi di più >>>).

Casi come questo non sono comunque meno rilevanti e spesso sono anzi emblematici:

  1. poiché sempre interessano una pluralità di aspetti dell’ecologia urbana che, come nell’esempio citato, possono partire da una più evoluta idea di mobilità urbana per arrivare alla gestione della risorsa idrica ed alle problematiche del verde urbano e delle modificazioni climatiche in atto;
  2.  e perché su di essi chi si mobilita può avere diretta competenza.

Resta il fatto che, come in ogni attività, al successo nelle imprese più impervie si arriva con l’allenamento che si conquista poco alla volta impegnandosi con costanza nelle più piccole e facili.
Per di più, proprio per le ragioni appena esposte e trattandosi di vicende più circoscritte, si tratta di battaglie che hanno anche buone possibilità di essere vinte.

Specialmente qualora si riesca a sollecitare l’opinione pubblica e le diverse realtà aggregative del territorio ed a mobilitarle per ottenerne l’aiuto.
Se ciascuno si dispone a fare qualcosa (anche poco) qualche effetto positivo si otterrà senz’altro.

Ma anche se ci si dovesse trovare da soli… mai demoralizzarsi né arrendersi (come insegna don Primo Mazzolari: Noi c'impegniamo! leggi di più >>>): cominciando ad incamminarci troveremo sempre qualcuno, magari il più inaspettato, che voglia percorrere con noi un tratto di strada.

E come minimo si “getterà il seme”: diffondendo temi ed argomenti di cui c’è sempre tanta necessità in tempi nei quali la comunicazione semplificata e superficiale dilagante ci ha condotti alla deprecabile situazione attuale, in tutti gli ambiti della nostra vita.

Avendo vissuto più esperienze di questo genere (anche coronate da successo: “Ha superato i confini locali l'appello per la città giardino”, leggi di più >>>) l’invito è: non rinunciamo in partenza a provarci, perché potremmo anche farcela!

Giovanni Guzzi, gennaio 2022
© Riproduzione riservata
Rilanciato da L'Amico del Clero, febbraio 2022

 

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