Parte VII - Soddisfazioni del frequentare i piccoli negozi
Sono innumerevoli le occasioni per mettere in atto, a scala locale, comportamenti che possano invertire la tendenza ancora proposta come modello da riavviare ed opporsi alla massificazione dei comportamenti e dei consumi: molto redditizia per chi, infatti, la induce ed incentiva con tanti stratagemmi, ma altrettanto deleteria per le sorti del pianeta e delle persone.
Di piccoli esempi, facilmente praticabili, su queste pagine ne abbiamo già suggeriti numerosi. Continuiamo a farlo raccontandone alcuni che ci sono stati riferiti.
“La spesa ‘mista’ vado a farla al piccolo alimentari vicino a casa: mi fa comodo poterci andare a piedi, quotidianamente e senza auto, così faccio anche movimento; per qualche prodotto forse costa un po’ di più, però risparmio su benzina e palestra… così alla fine ci guadagno anche”.
“Per la carne, la colomba di Pasqua o i prodotti da forno, vado dal macellaio, al negozio di dolciumi sul viale - dove la Renata è sempre così gentile e mi regala un cioccolatino anche quando non compro nulla - o al piccolo panificio familiare. Così, anche con i miei piccoli acquisti, aiuto questi negozi a restare aperti facendoli lavorare e non con incentivi o ristori. Per di più non faccio mai code e mi tengo più al riparo anche dal contagio del virus! Cosa dire poi del fatto che il sabato mi fanno la pagnotta di grano duro personalizzata in un formato ‘su misura’ di 7 etti: l’esatto peso che mi serve per una settimana”!
“Al mercato ho scelto di andare proprio perché mi hanno riferito che i prezzi sono aumentati… poveretti, si capisce, dopo che sono dovuti stare senza lavorare per mesi. Non è che io ‘sguazzi’ nell’oro, però ho il gusto di sostenere il loro lavoro. E comunque, rispetto alla fredda asetticità di un supermercato, con i suoi scaffali tutti ordinati, vuoi mettere la varietà e gli odori del mercato? Ancora preferibile quando è quello in cui vendono direttamente i produttori. L’unico difetto che riscontro è che un po’ troppo spesso devo chiedere lo scontrino fiscale (ogni tanto qualcuno se ne ‘dimentica’ o mi dà quello della bilancia, sul cui retro è scritto chiaro che ‘non ha valore fiscale’). Ormai però mi conoscono e mi battono lo scontrino anche per 1,80 €: il prezzo di 6 uova”.
Infine in parrocchia. “Ho proposto la rinuncia alle grigliate! Gli addetti alle cucine mi hanno guardato storto, però sono sicuro che la loro creatività culinaria saprà garantire pranzi comunitari altrettanto appetitosi anche riducendo il consumo di carne: che è ormai arcinoto essere una fra le più rilevanti cause del degrado ambientale planetario”.
Segue da luglio-agosto 2021:
“Acquistare è sempre un atto morale oltre che economico”
Parte VI - Parola di Benedetto XVI >>>
Giovanni Guzzi, giugno 2021
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Rilanciato da L'Amico del Clero, settembre 2021
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