Campanili Verdi





LA RIVOLUZIONE DEL BICCHIERE È COMINCIATA

Ora va copiata perché si può fare... e noi l’abbiamo fatto: ecco come

 

A molti sembrava una proposta fallimentare ed a me stesso che ho ideato l’inziativa (e ne ho scritto su queste stesse pagine nei mesi scorsi) faceva sorridere vedere l’invito “Se vieni... portati il bicchiere” stampato sui manifesti dei Dialoghi di Pace affissi sui tabelloni in città.
Però volevo dimostrare che, con un minimo di organizzazione, è possibile non limitarsi sempre a dire quello che occorre fare (soprattutto che occorre facciano gli altri) ma cominciare a farlo noi stessi… e così ci ho provato.

Subito è arrivato il sostegno extraecclesiale di organizzazioni ambientaliste locali e sovralocali che hanno rilanciato la proposta, apprezzata per via del piccolo esercizio di "ecologia dei fatti e non soltanto delle parole" rivolto a chi sarebbe intervenuto: portarsi da casa un bicchiere, purché non usa e getta, nel quale, a conclusione della serata, avremmo offerto il mate argentino in omaggio a Papa Francesco; iniziativa resa possibile grazie alla bella collaborazione attivata fra i volontari della cucina parrocchiale, quelli della locale bottega del Commercio Equo - la Chico Mendes di Cinisello Balsamo – ed i ragazzi dell'Associazione Sorriso di Cusano Milanino.

In questo modo si voleva evitare l'utilizzo di bicchieri e stoviglie a perdere, per iniziative simili purtroppo consueto, non solo in ambito religioso ma anche da parte di benemerite associazioni ambientaliste ed anche, paradossalmente, proprio durante “dotte e teologicamente ben fondate” conferenze sulla Laudato si’.

La prima, immediata, positiva risposta è stata quella del Vicario Episcopale della Zona Pastorale VII della Diocesi di Milano, mons. Piero Cresseri, che mi ha scritto: “Il 26 c.m. parteciperò alla lodevole iniziativa Dialoghi di Pace e... certamente non mi dimenticherò di portare con me un bicchiere, non usa e getta, per il mate di papa Francesco”.

Pur confortati da questo autorevole apprezzamento, trattandosi di una prima sperimentazione non si aveva alcuna idea di quale sarebbe stata la risposta del pubblico.
Ci siamo preparati per ogni eventualità, anche predisponendo bicchieri in vetro (raccolti fra amici e conoscenti anche “scompagnati” e vinti con i punti delle offerte, ma molto “creativi”) da mettere a disposizione dei più distratti a fronte di un simbolico contributo di sensibilizzazione ecologica pari a ben € 0,10: il costo dei bicchieri biodegradabili (dei quali abbiamo tenuto da parte una ulteriore riserva di scorta).
Abbiamo inoltre predisposto un doppio canale di accesso al tavolo bevande per chi aveva il suo bicchiere e per chi non l’aveva. Come si vede l’organizzazione preventiva è stata ben curata ma per nulla complicata ed ha permesso di gestire al meglio l’ottima affluenza: almeno metà dei numerosi spettatori presenti ai Dialoghi di Pace, nonostante l’ora avanzata, si è affacciata in salone curiosa di assaggiare il mate.

Si è trattato di circa un centinaio di persone, la maggioranza delle quali munita di un bicchiere o una tazza, inclusi diversi rappresentanti delle istituzioni religiose e civili intervenuti sia in veste ufficiale sia a titolo privato.
Con appositi cartelli abbiamo spiegato la ragione ecologica dell’iniziativa raccogliendo offerte superiori alla spesa sostenuta: buona notizia, non per l’importo in sé, ma perché segno del fatto che ne è stato ben compreso il senso. Alla fine, nella sua semplicità, il tutto è risultato molto carino.
A dimostrazione che è possibile attuare gesti concreti per ridurre gli sprechi anche nelle più semplici e consuete attività ecclesiali. Anche in questo campo l'unico ostacolo alla fantasia risiede nella mancanza di volontà.

Ma non siamo stati i soli. Un poco più a nord di noi, anche l'edizione di Lecco dei Dialoghi di Pace 2016 ha visto l'invito al pubblico a partecipare portando con sé una tazza nella quale, al termine della serata, sono state servite tisane.
In questa occasione l’Azione Cattolica ha addirittura messo a disposizione degli smemorati delle tazze “magiche” di colore blu che, mentre si riempiono con le bevande calde, fanno comparire la scritta “La pace è di casa”! Un progetto di pace, quest’ultimo, con i cui proventi l’Azione Cattolica Italiana si propone di sostenere alcune opere per gli immigrati già in atto nel territorio di Agrigento per migliorare i mezzi logistici e contribuire alla realizzazione di un centro culturale di educazione alla mondialità.

È bello osservare che nel nostro piccolo, soltanto con le due iniziative segnalate in questa pagina, almeno qualche centinaio di bicchieri in plastica a perdere (stima più che prudenziale) già li abbiamo evitati alla spazzatura. E siccome il buon esempio è contagioso, contiamo che queste proposte semplici, ma anche divertenti, da simpaticamente originali potranno diventare buone abitudini normali per tutti. La "Rivoluzione Ecologica del Bicchiere" è appena cominciata!

Giovanni Guzzi, marzo 2016
© Riproduzione riservata
Rilanciato da L'Amico del Clero, maggio 2016

 

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