Senza Confini



Orti solidali



L'insalata buona da mangiare e che fa crescere l'autostima

L’esperienza degli orti solidali a Cinisello Balsamo è partita in termini limitati, ma spero che potrà avere uno sviluppo interessante, trattandosi di un’iniziativa che è già in atto in altre realtà.
L’equipe “Sociale” del Decanato cittadino ha inserito l’idea come possibilità da attuare nella “Lettera alla città” per la festa del patrono del 2014. La proposta è stata raccolta e discussa dall’assessorato ai servizi sociali del Comune oltre che da Caritas, Anteas ed altre associazioni.

Il progetto, parzialmente copiato da uno analogo della Caritas di Casale Monferrato, riguarda inizialmente due famiglie già seguite dalla Caritas cittadina.
Il comune mette a disposizione un appezzamento di terreno attrezzato con disponibilità di acqua per irrigare e del resto che occorre ad un’attività di orticoltura. Anteas segue tecnicamente e per gli aspetti pratici tutte le operazioni.
In futuro dovrebbe svilupparsi coinvolgendo almeno dieci famiglie su un area adeguata: già individuata e da predisporre, cominciando col recintarla.

Scopo dell’iniziativa è dare un’opportunità di lavoro e di impegno per chi non l’ha e che comunque lo sta cercando. Il beneficio che determina è duplice.
Per la famiglia che usufruisce del progetto c’è un concreto, seppure limitato, ritorno economico legato all’autoproduzione di generi alimentari che, altrimenti, dovrebbero essere acquistati.
Per la persona direttamente impegnata nell’attività agricola il risvolto psicologico può essere di grande importanza facendola sentire utile per sé stessa e per la Società.

Rolando Canuti, marzo 2016