Giovanni





Umberto Guzzi, Alpino e amante della montagna... fino all'ultimo respiro

È "ANDATO AVANTI"

Umberto Guzzi, Alpino e amante della montagna... fino all'ultimo respiro

"Giovanni, cercami, se riesci, quella fotografia degli anni '60 in cui si vede una fila di alpini che scende dal Gran Zebrù...",
                                                                           Umberto Guzzi, 5 febbraio 2020

Umberto Guzzi, allievo del 32° corso alla Scuola Militare Alpina di Aosta, Sottotenente nel battaglione Tirano, 5° reggimento Alpini, raccontava di essersi arruolato nel corpo degli Alpini negli anni '60, al tempo della Guerra Fredda, "per imparare ad usare un'arma" e così prepararsi all'eventualità di doverla adoperare per difendere, se fosse stato necessario, la libertà dell'Italia, da poco conquistata, dal rischio di una nuova guerra civile volta a portare la nostra Nazione sotto il controllo dell'Unione Sovietica e degli stati comunisti.

Durante il servizio militare aveva poi vigilato sui tralicci in Alto Adige (Malles, Tirano) quando erano oggetto di attentati.

Questa sua dedizione alla pace, al suo paese ed a tutti i popoli si è poi esplicata in forma diversa e più direttamente pacifica nel soccorso portato alle popolazioni civili vittime di bombardamenti e di operazioni militari durante le guerre in Libano e Bosnia Erzegovina fra il 1985 e il 1995.
Impegno che l'ha visto collaborare attivamente e propositivamente con diversi comitati che ha anche contribuito a fondare.

In anni più recenti, questo altruismo l'ha portato ad occuparsi di solidarietà ai migranti, ai poveri ed agli anziani della casa di riposo comunale: diverse sfaccettature di una sempre generosa dedizione al prossimo.

Come dimostrato nella richiesta riportata in apertura, la sua passione per la montagna e, di conseguenza, per la natura in generale, è stata un'immancabile costante di tutta la sua vita: declinata negli studi e nella professione di geologo (fra i primi laureati in Italia) ed in una pratica ambientalista condotta sul duplice fronte della ricerca scientifica e della divulgazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica, anche nell'ambito della Chiesa, anticipando di decenni le posizioni pubbliche alle quali questa è arrivata con papa Francesco e la Laudato si'.

Per tutte queste ragioni la famiglia ha voluto portare il suo cappello di Alpino all'offertorio, assieme al martello da geologo, alla veletta del tram Milanino ed alla Bibbia, a testimoniare alcuni dei molteplici ambiti in cui Umberto Guzzi ha offerto la sua vita al bene comune (leggi di più in Bibbia, martello da geologo, cappello da Alpino e “veletta” del tram Milanino >>>).

Grazie Italo,
ricambio con affetto gli auguri e ringrazio per l'invito, anche se, per motivi di salute mia e familiari, non riesco a partecipare agli incontri proposti per l’Adunata dell’A.N.A. a Milano.
Un caro saluto a te e a tutti gli amici che con te si impegnano per l'organizzazione e tengono vivo lo spirito alpino.
Ciao,
Umberto Guzzi, 20 aprile 2019

Gli Alpini ricordano il compagno d'armi "andato avanti", così usano dire di chi è "salito al Cielo"...

Quando ho ricevuto la notizia della scomparsa di Umberto Guzzi dal commilitone De Mas ho provato un grande dolore. Con Umberto ho trascorso un periodo di servizio militare come sottotenenti a Malles Venosta dal settembre 1963 al giugno 1964. Di Lui ho ancora vivo il ricordo di una persona gentile, di animo buono e di grande disponibilità verso tutti. Partecipo al dolore della famiglia dicendovi che non l'ho mai dimenticato. Franco

I buoni semi messi dal 1963 nel nostro spirito Alpino hanno dato e danno buoni frutti come per Umberto Guzzi che ora è avanti, a noi farli fruttare per quello che la vita in terra ci lascia prima di raggiungerlo.
In attenti saluto alla tesa
Franco T.

Notizia molto triste: ha onorato il nostro Corpo sia come Alpino sia come cittadino.
Carlo L. di Cortemilia

Apprendo con dolore che Umberto Guzzi è andato avanti. Con lui ho trascorso diversi mesi a Malles dopo la scuola ufficiali. Ricordo la gentilezza insita in lui e la sua profonda umanità.
Franco R.

Mi ricordo il Guzzi milanese del nostro secondo plotone... bravissimo ragazzo... un altro dei nostri che ci lascia... gli anni volano.
Carlo G.

In ritardo... ma sull'attenti e la mano destra alla tesa del nostro cappello.
Alpino Alfredo N.

Un ricordo e una preghiera.
Giancarlo B.

Un abbraccio dalla Valle d'Aosta.
Loris C.

Eleviamo la nostra supplica al Signore, come recita la Preghiera per l'Alpino andato avanti.
Lorenzo R. di Montelera

Caro Giovanni, mandami una foto di tuo padre quando eravamo ad Aosta alla Scuola Militare Alpina perché forse eravamo nello stesso plotone (io ero nel primo plotone della prima compagnia) e poi al 5° Alpini siamo arrivati in 12 del 32° corso... 4 a Merano, 4 a Malles e 4 a Vipiteno. Di sicuro al 5° Alpini ci saremo rivisti. Noi nel 1963 operavamo come servizio OP contro il terrorismo altoatesino... che era certamente un terrorismo diverso da quello che è avvenuto dopo... però quello che facevamo lo facevamo per il nostro paese ed eravamo pronti a tutto, anche al sacrificio estremo. Tuo papà come me lo ricordo io era un bravo ragazzo, tranquillo. Ti ringrazio. Poi ti chiamo.
Gianni C. 

Il ricordo è forse poca cosa ma è sempre molto per chi resta!
Dolorosamente.
Ruggero G.

Grazie per il gradito messaggio.
Un abbraccio a tutti.
Roberto B.

Grazie Italo per il memento di Umberto Guzzi che commemoro con sentita commozione e partecipazione.
Franco O.

Giovanni, scusa il tono famigliare ma potrei essere il tuo "vecio", detto all'alpina, avevo saputo della morte di Umberto, tuo padre, dalle notizie che vengono inviate a chi ha fatto il 32° corso AUC a Aosta, io ero alla 1a compagnia e, credo che tuo padre fosse alla 2a; dico questo in quanto non mi ricordo di lui, cosa che mi è capitata anche con altri commilitoni del corso conosciuti successivamente. Ma da quanto ho letto su www.rudyz.net/umberto e nel comunicato della sua scomparsa mi dispiace molto di non averlo conosciuto sia durante sia dopo il corso: per le sue idee e il suo lavoro, che sono interessanti e senz'altro condivido. Auguro a Te e alla Vs. Associazione (www.rudyz.net/gndb) un proficuo e duraturo lavoro.
Giovanni G.

Grazie Italo, come sempre, tu ci tieni informati su tutto: il passato, il presente e il futuro... Estote parati!
Ettore V.

 

PREGHIERA PER L’ALPINO ANDATO AVANTI

Caro amico Alpino, che sei andato avanti,
noi piangiamo la tua dipartita
e ti ricordiamo con affetto e commozione,
per quanto in questa vita
hai dato alla Patria,
alla tua famiglia,
a tutti noi.

Lassù ora tu hai ritrovato
tanti vecchi amici alpini,
che ti hanno preceduto
nell’ultima marcia,
con i nostri gloriosi caduti.

Noi Ti preghiamo,
intercedi con loro
presso l’Altissimo,
presso Maria, madre di Dio,
S. Maurizio, nostro Patrono,
perché gli Alpini
sappiamo restare sempre fedeli
a quegli ideali di amor patrio,
di spirito di sacrificio,
di concordia,
solidarietà e fratellanza,
che hanno fatto grandi, nel tempo,
il nostro Corpo
e la nostra Associazione.

Così sia.