Giovanni



Bravo, brava, bravo



Buone notizie per il ritorno del tram a Cusano Milanino

BRAVO, BRAVA, BRAVO

Buone notizie per il ritorno del tram a Cusano Milanino

 
Bravo e grazie a Marco Banderali, assessore ai Trasporti del Comune di Cusano Milanino dove, il 17 marzo scorso, in una gremita sala Consiliare, si è fatto il punto sulle prospettive della sempre imminente e sempre sfuggente Metrotramvia Milano-Desio-Seregno.
Il suo fermo esigere che il servizio garantito da questa linea dovrà essere “semplicemente efficiente” è pienamente condivisibile e pienamente sottoscrivibile da parte di chi, come il nostro Comitato per il Tram, da ormai più di due decenni si impegna a favore di un'efficiente mobilità collettiva che sia finalmente capace di sottrarre veicoli privati a motore al traffico quotidiano.
Raramente in tutti questi anni abbiamo ascoltato dai protagonisti della scena politica locale parole tanto chiare e sensate. Un buon senso che, lo si è ben capito, è dovuto ad un’esperienza diretta del problema.
Chi invece considera l’autobus sostitutivo della tramvia più che adeguato ad offrire il necessario servizio pubblico forse non è mai stato sulla Valassina in ora di punta, incolonnato fra le altre autoIMmobili come dimostra la foto qui a lato.
A chi ha di queste fantasiose convinzioni occorre inoltre ricordare che, oltre a mettere a dura prova il sistema nervoso degli automobilisti rassegnati, e degli altrettanto rassegnati utenti del trasporto pubblico, il traffico veicolare è considerevolmente dannoso per i polmoni di tutti: a cominciare dai più piccoli abitanti di quella camera a gas che è diventata la Pianura Padana, che a Milano e dintorni presenta le concentrazioni di inquinanti più alte e pericolose per la salute.
Una considerazione valida anche per chi vive e lavora a ridosso della via Sormani, che dalla diminuzione del traffico ha soltanto da guadagnare.
Brava e grazie anche ad Arianna Censi, Consigliera della Città Metropolitana con delega al Trasporto Pubblico: la passione e la determinazione che la animano e che ha dimostrato fanno ben sperare in una vicina realizzazione del progetto di ripristinare la Tramvia Milano-Desio-Seregno.
Bravo e grazie, infine, al Sindaco di Cusano Milanino, Lorenzo Gaiani, che organizzando la serata ha permesso ai presenti di conoscere a che punto è il procedimento amministrativo e quali sono le sue prospettive al di là delle dicerie ricorrenti.
Ora chi davvero vuole un servizio efficiente a vantaggio di tutta la collettività deve impegnarsi ad evitare richieste puntigliose e marginali, fino ad oggi funzionali soltanto a rallentare ed ostacolare il concretizzarsi di un’infrastruttura utile e necessaria.
Il suo sincero interesse per il bene pubblico potrà dimostrarlo richiedendo con forza a chi ha il potere di superare gli attuali scogli - che è stato chiarito essere soltanto di ordine amministrativo e burocratico - di sbarazzarsi velocemente di ogni incaglio affinché si possa dare presto avvio alla cantierizzazione dei lavori e li si concluda in fretta: minimizzando i problemi collaterali sul traffico e sulle attività economiche che si affacciano sul tracciato della linea e che potrebbero giustificare legittime preoccupazioni nell’eventualità che le tempistiche dichiarate si protraggano oltre misura.
L’atteggiamento che forze politiche ed associazioni di categoria e di cittadini terranno in questa fase permetterà di riconoscere quanti a parole si dichiarano a favore del trasporto pubblico ma in realtà si fanno periodicamente sentire soltanto per cercare di impedire il ripristino della Metrotramvia ogni volta che sembra si stia finalmente arrivando a costruirla.
Ad oggi nessuno di costoro ha sostenuto le istanze del Comitato nel chiedere che l'opera sia terminata velocemente e pensando fondamentalmente che, come bene ha detto Banderali, “il progetto deve avere come linea guida esclusivamente l'obiettivo che la Metrotramvia funzioni, e funzioni bene”.
Rattristano le reazioni inurbane di alcuni fra i presenti che, con modi poco civili, volevano tacitare l’intervento di un esperto di trasporto pubblico che raccontava di come le città d’Europa meglio organizzate stiano potenziando da anni le proprie linee tramviarie.
“Ma noi non siamo a Zurigo!” gridavano, purtroppo, alcuni scalmanati.
Dimostrazione di un provincialismo che vorrebbe negarci un possibile futuro migliore e di un ingiustificato senso di inferiorità che andrebbe studiato da un bravo psicologo.
Perché mai in Italia non dovremmo essere capaci di fare quello che è normale amministrazione in Svizzera, Francia o Germania?
Dimostra il contrario la nuova tramvia (foto a lato) che ha liberato il centro di Firenze dalle auto che assediavano da vicino i suoi più prestigiosi monumenti.
A chi sia orientato a collocarsi nello schieramento dei contrari alla Metrotramvia suggeriamo inoltre cautela.
Rischia di trovarsi nell'imbarazzante compagnia dei suoi detrattori “interessati”, che sono ancora numerosi e di cui è stato capofila l'ingegner Acerbo (Sub-Commissario di EXPO).
A Seregno, più di un anno fa, dichiarò pubblicamente che la tramvia non sarebbe servita a nulla e pertanto sollecitava l'assegnazione ad EXPO (guarda caso per la costruzione della davvero inutile Via d’Acqua di cui lui era responsabile) del finanziamento statale ad essa già destinato.
L'onestà dell'ing. Acerbo (che noi avevamo contraddetto su base rigorosamente tecnica con l'articolo: Papa Francesco “rimanda” i vertici di EXPO: Per chi vuole “nutrire il pianeta” non è educato mettere le mani... nel piatto altrui), è venuta a galla nei mesi successivi, ma la congiura contro la tramvia è ancora attiva e prospera anche per l'inerzia di tanti amministratori (non tutti, per fortuna) appartenenti a tutte le formazioni politiche ed a tutti i livelli istituzionali.
Un modo di contrastare chi rema contro è anche diffondere, come la creatività di ciascuno riterrà opportuno e possibile, la posizione del Comitato per il Tram a favore di questa tramvia tanto utile e tanto ingiustificatamente osteggiata.
 
Comitato per il Tram, marzo 2015