Inquadramento territoriale
Geomorfologia, Ecologia, Vegetazione, Paesaggio
L'EX VIVAIO può diventare
un PARCO-BOSCO URBANO?
Progetto - Manutenzione - Evoluzione
PROPOSTA di LINEE GUIDA
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
GEOMORFOLOGIA
* Geomorfologicamente l’area è situata in destra idrografica di un corso d’acqua all’interno di una zona fluviale di meandro la cui evoluzione è naturalmente portata a sviluppare pronunciati fenomeni erosivi con migrazione dell’alveo.
Del tutto indicativamente i tratti più a rischio di erosione possono essere ipotizzati a ridosso (rispettivamente poco a valle e poco a monte) di due ponticelli ciclopedonali che scavalcano il torrente a nord ed a sud dell’ansa.
A questo proposito si consideri che, a causa delle difese spondali esistenti sui lati sud ed est del meandro, già oggi il corso d’acqua non è libero di dissipare in modo naturale la sua energia con azione erosiva nei tratti di sponda a profilo concavo.
Questo forse spiega anche perché, ad un primo sopralluogo speditivo, sulla sponda convessa prospiciente non si è riscontrato il deposito di materiali che ci si aspetterebbe di trovare.
Ciò premesso, fatte salve risultanze diverse conseguenti a specifici studi geologici, la realizzazione di edifici in quest’area deve comportare la consapevolezza che, prima o poi, l’evoluzione naturale del corso d’acqua potrebbe determinare la necessità di realizzare opere di difesa spondali per proteggere dall’erosione i terreni sui quali saranno stati costruiti; inoltre, quanto più impegnative saranno tali opere, tanto più gravi saranno le esondazioni per eventi meteorologici eccezionali (che si stanno tuttavia presentando con tempi di ritorno sempre più brevi).
A questo proposito è opportuno ricordare che gli indirizzi regionali in materia vanno nel senso di mantenere il più possibile libere da insediamenti le vicinanze dei corsi d’acqua non ancora edificate ed anzi, dove possibile, di restituire alla loro libera migrazione quelle che oggi non lo sono.
* La sponda lungo il corso d’acqua è generalmente alta circa 1-1,5 m. Fa eccezione una zona lungo il lato sud (occupata da un canneto) dove essa si abbassa fino quasi al livello del torrente.
In più punti si sono riscontrati fenomeni erosivi (si veda l’indice IFF al paragrafo successivo).
Si può ipotizzare che l’assenza di deposito sulla riva convessa dell’ansa sia dovuta alla velocità del corso d’acqua che si mantiene elevata su tutta la sezione a causa delle difese spondali sui lati est e sud.
Sempre a queste strutture ed al loro effetto sull’idrologia del corso d’acqua si può pensare di poter ricondurre la formazione (per alternanza di fenomeni di erosione e deposizione) della spiaggetta con canneto sopra citata.
* Una balza di circa un metro di altezza (meno evidente procedendo da ovest verso est), possibile indicazione di un terrazzo alluvionale fluvioglaciale secondario (o testimonianza di migrazione del meandro?), separa la porzione settentrionale dell’area da quella restante.
ECOLOGIA e INDICE di FUNZIONALITÀ FLUVIALE
L’area destinata a bosco urbano è inserita nel perimetro di un Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS). Nell’ambito di un’indagine geologico-ambientale sul medesimo è stato rilevato anche l’Indice di Funzionalità Fluviale (IFF): un parametro che riassume molteplici aspetti attinenti un corso d’acqua (vegetazione riparia, morfologia e struttura dell’alveo, capacità di autodepurazione, caratteristiche biologiche). L’esito per l’area in oggetto ha riscontrato uno stato da mediocre a pessimo.
Ciononostante, come aspetti positivi, sono stati evidenziati l’ampiezza (superiore a 30 m) e la continuità della fascia di vegetazione perifluviale arborea ed arbustiva.
Nel contempo l’indagine documenta fenomeni erosivi da frequenti, con scavo delle rive e delle radici, a molto evidenti con rive scavate e franate o presenza di interventi [di difesa] artificiali.
Ciò premesso l’area ha anche significativa importanza come corridoio ecologico ed è un ambito nel quale si è potuto verificare che la fauna (in particolare l’avifauna) trova un habitat adeguato e protetto.
VEGETAZIONE
L’area, in passato, è stata adibita a vivaio. A testimonianza di questa attività restano le alberature oggi presenti disposte in filari indicativamente orientati Nord-Sud e con sesto d’impianto molto ravvicinato per le dimensioni, anche ragguardevoli, che hanno raggiunto.
Specie presenti
Procedendo da ovest verso est si incontrano per lo più sempreverdi: magnolie, abeti, cedri, pini e cupressacee in diverse varietà (abete argentato, cedri atlantica, deodara e deodara pendula…).
Si è inoltre riscontrata la presenza di alcuni tassi.
Lungo il perimetro a ridosso del corso d’acqua, procedendo da valle verso monte, è presente una fascia di robinie con occasionale presenza di esemplari di prima grandezza di faggio, quercia rossa e platano.
In questa zona riparia crescono anche arbusti quali agrifoglio e alloro e canneti (bambù).
Nell’ambito degli allineamenti vivaistici di latifoglie sono stati individuati carpini.
Come presenze sporadiche si citano: noccioli, ciliegi ed aceri.
Ulteriori precisazioni sulla specie di altre latifoglie nella porzione settentrionale ed un più accurato esame del sottobosco dovranno essere oggetto di un mirato sopralluogo.
È del tutto evidente che l’associazione vegetale descritta, se ha comunque una significativa valenza ecologica, non è altrettanto rilevante sotto il profilo naturalistico, trattandosi di alberature estranee all’habitat naturale in cui si trovano.
Distribuzione della vegetazione
Gli allineamenti dei filari del vivaio presentano fallanze e discontinuità e sono separati da più o meno ampie aree disboscate (anche di recente).
Le cinque principali radure si trovano all’estremità sud (n. 1), nella fascia mediana disposte da ovest a est (n. 3) e con andamento nord-sud nella porzione settentrionale (n.1 la più grande) dell’area.
Condizioni vegetative delle alberature
Molti esemplari del bosco di robinie sono (sembrano) secchi (condizione ottimale per la loro rimozione, al contrario - se verdi - il loro abbattimento ne favorirebbe la moltiplicazione da polloni radicali).
Per quanto riguarda le sempreverdi (magnolie o aghifoglie) diversi esemplari presentano problemi vegetativi o biomeccanico-strutturali (seccume apicale, cimali codominanti di sostituzione, corpi fungini sul tronco…).
Più in generale, alcune di esse si presentano “filate” con tronco spoglio e vegetazione “in punta”.
PAESAGGIO E CONDIZIONI AL CONTORNO
L’edificato immediatamente a ridosso del confine occidentale dell’area è schermato da un’ampia cortina vegetale costituita da alcuni filari di sempreverdi (magnolie, abeti, cedri, pini, cupressacee) di grandi dimensioni.
A sud-ovest si affaccia sull’area aperta di un parcheggio: visuale non particolarmente pregiata.
Migliore è la panoramica verso sud che si affaccia dapprima sull’area verde, con aghifoglie di grandi dimensioni, della sponda opposta antistante il vicino cimitero e, successivamente, sulle architetture della sua parte storica.
Sempre in questo ambito, nella zona a canneto, è possibile raggiungere l’alveo del corso d’acqua che, in tutti gli altri punti presenta, invece, una sponda alta circa un metro.
Continuando a risalire il corso d’acqua verso monte, a est la visuale sull’altra riva è chiusa dalla recinzione dell’ampliamento del cimitero.
Si apre, invece, a nord est affacciandosi con un gradevole scorcio su un’ampia area verde. Qui l’elemento negativo è costituito da uno scarico in cemento che al tempo del sopralluogo non risulta utilizzato.
Al momento non è stato possibile verificare la presenza in affioramento del substrato roccioso: elemento di interesse geologico-naturalistico visibile in altri punti del corso d’acqua.
STRUTTURE PRESENTI
Casottino rustico (nell’angolo nord-ovest) di cui valutare l'opportunità di un recupero edilizio al fine di destinarlo a possibili molteplici funzioni per servizi vari inerenti il parco-bosco:
servizi igienici, deposito attrezzi, punto informazioni, punto d’appoggio per attività di Educazione Ambientale o associazioni attive nell’area… (in relazione al possibile rischio di vandalismi si osserva che è comunque in vicinanza di abitazioni quindi in ambito presidiato)