L'Eclettico



Ferma l’estinzione dei telefoni pubblici



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FERMA L'ESTINZIONE DEI TELEFONI PUBBLICI

Salvali scrivendo ad AGCOM (in basso la lettera modello) e ribellati ad una modalità operativa irrispettosa dei cittadini


Con subdola strategia continua a procedere il progressivo sterminio dei telefoni pubblici.
“Ovvio - penseranno molti fra i lettori - fanno bene… chi li usa più?”. E completeranno il pensiero aggiungendo “E poi la maggior parte era sempra guasta e il più delle volte ti rubavano gettoni e monete o il credito della scheda, quando funzionava”.

Non siamo d’accordo. Innanzitutto perché, indipendentemente da quanto ogni apparecchio possa essere utilizzato, è comunque un presidio che può fare comodo in situazioni di emergenza. E per questa ragione chi ne ha la responsabilità dovrebbe viceversa pretendere che sia adeguatamente sempre manutenuto in efficienza.
Dai telefoni pubblici si possono infatti chiamare liberamente i numeri delle forze dell’ordine o di pronto soccorso e di pronto intervento.
Cosa che può non essere possibile con un telefono mobile, magari non funzionante proprio al momento del bisogno. Evento più che probabile e suffragato dalla celeberrima Legge di Murphy secondo la quale “Se qualcosa può andare male, lo farà”!

Inoltre, per quanto oggi siano ormai pervasivi, i telefoni mobili sono un oggetto non necessariamente posseduto da tutti i cittadini. E le comunicazioni, così come i servizi postale o di trasporto e le forniture idriche, in uno Stato degno di questo nome devono avere anche una funzione pubblica e non essere completamente abbandonate all'insindacabile gestione di privati che hanno come fine il profitto e non il bene comune. Dunque non si vede perché bisogna forzare tutti a dotarsene.

Ciò detto, un telefono pubblico in efficienza a maggior ragione è necessario in luoghi di transito, che è noto quanto siano spesso malfrequentati, o in altre realtà analoghe dove la sua presenza è garanzia di sicurezza.

Quello che più ci indispone nella decisione è però la modalità con cui è attuata.

Qui prendiamo come esempio il caso dell'ultimo telefono pubblico di Piazza Marconi a Vimercate (MB), ma ne abbiamo verificati altri analoghi nel recente passato, il precedente in cui ci siamo imbattuti, nel 2017, è stato proprio il telefono pubblico dell'Autostazione di Piazza Marconi a Vimercate (foto a lato).
In quest’ultimo, l’avviso della rimozione (che viene detto sarà perfezionata decorsi i successivi 60 giorni) è stato collocato sull’apparecchio il 3 agosto 2017. E già su questo è superfluo aggiungere commenti visto che è la regola anche per gli altri casi a nostra conoscenza in Provincia di Milano (per la precisione a Cinisello Balsamo e Cusano Milanino).

Dove la malafede risulta però evidente è nel fatto che per richiederne il mantenimento i giorni di tempo si riducono a 30! Quindi scadenza il 2 settembre. Guarda caso proprio nel periodo dell’anno in cui il luogo è meno frequentato; anche per la contestuale riduzione delle corse del trasporto pubblico che obbliga gli utenti a spostarsi in altro modo.

IL TUTTO SI È RIPETUTO, con analoga scelta del periodo, nel 2018. L'avviso di prossima rimozione dell'ultima postazione di telefono pubblico rimasta in Piazza Marconi a Vimercate è stato apposto l'1 agosto 2018 (vedi foto) con conseguente scadenza il 30 agosto. A riprova di quanto si diceva che il tutto risponde ad una precisa strategia.

Non parliamo poi del fatto che l’invio della richiesta, da indirizzare ad AGCOM (L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), deve essere effettuato ESCLUSIVAMENTE da una casella di POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA verso l'indirizzo cabinatelefonica@cert.agcom.it.
Quanti, fra chi non usa il telefono cellulare (ma anche fra questi), avranno una casella PEC? Ma quanti ne dispongono in assoluto? Non certo la maggior parte delle persone. Per non dire del fatto che l'indirizzo indicato può non funzionare: come è successo (si veda più sotto l'aggiornamento 2018).
Guardando alla pubblicità che le compagnie telefoniche fanno, viceversa, ai propri servizi (anche abusivamente per telefono violando la normativa vigente di settore in materia di "registro delle opposizioni"), si capisce che si tratta di una scelta studiata ed espressamente voluta per far passare la decisione il più in sordina possibile.

E, come si chiede di motivare la propria istanza ai cittadini che vogliono mantenuta la postazione telefonica, anche l’intenzione di rimuoverla dovrebbe essere motivata fin da subito: con dati contestualizzati sull’apparecchio in questione e resi immediatamente pubblici.

 

Siamo convinti che questa scelta non risponda tanto (o soltanto) ad un’esigenza economica, ma sia emblematica di un condizionamento che vuole omologare tutti agli stessi comportamenti, naturalmente per orientarli, come sa chiunque sia minimamente consapevole di come operano i gestori dei servizi di telefonia ed internet: se fanno miliardi anche con servizi apparentemente gratuiti da qualche parte ed in qualche modo i soldi li prendono.

Ognuno è, naturalmente, libero di decidere se fare o meno uso della telefonia mobile.
Diverse buone ragioni per cui siamo personalmente contrari le abbiamo argomentate in una serie di articoli a partire da Mi spiace non mi unisco a questa schiera, morrò pecora nera (leggi di più >>>). Non siamo i soli e vorremmo poter continuare ad esercitare questa libera scelta.

Con tutti i soldi che le compagnie telefoniche spendono in pubblicità, perché non destinarne una quota per farlo attraverso queste cabine pubbliche? Potrebbe essere un’idea.

Augurandoci di essere stati convincenti nel nostro argomentare confidiamo che altri vorranno sostenere la difesa dei telefoni pubblici inviando ad AGCOM la lettera tipo che abbiamo predisposto (si veda il modello replicabile in basso e scaricabile QUI >>>) e può essere utilizzata, contestualizzandola e modificandola di conseguenza, anche per altre situazioni come questa.

Grazie a chi lo farà (anche diffondendo questa pagina elettronica) e ce lo farà sapere scrivendoci.

Giovanni Guzzi, agosto 2018
© Riproduzione riservata
 
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!!! AGGIORNAMENTO fine settembre 2018: insospettiti dal fatto di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione abbiamo fatto qualche verifica scoprendo che l'indirizzo a cui scrivere, indicato da AGCOM (cabinatelefonica@cert.agcom.it), ha rifiutato il nostro messaggio pec perché (colmo dei colmi!)... LA CASELLA INDICATA È PIENA E NON PUÒ RICEVERE MESSAGGI

Il giorno 30/08/2018 alle ore 11:03:26 (+0200) nel messaggio "opposizione rimozione PTP P.za Marconi Vimercate" destinato all'utente "cabinatelefonica@cert.agcom.it" è stato rilevato un errore 5.2.2 - InfoCert S.p.A. - casella piena.
Il messaggio è stato rifiutato dal sistema.

Il problema è stato evidenziato agli indirizzi di posta elettronica ordinaria di AGCOM ottenendo la seguente risposta (successiva alla data in cui la cabina avrebbe dovuto essere stata rimossa, 1 ottobre):

Da: "InfoAgcom" info@agcom.it
Data: Fri, 5 Oct 2018 14:00:15 +0000
Oggetto: R: malfunzionamento indirizzo cabinatelefonica@cert.agcom.it

Gentile Sig. Guzzi,
scusandoci per il ritardo della nostra risposta, la informiamo che la casella di posta elettronica cabinatelefonica@cert.agcom.it è stata ripristinata. Le suggeriamo dunque, qualora non lo avesse già fatto, di inoltrare nuovamente la sua istanza.

Cordialmente,

Naturalmente abbiamo inviato nuovamente l'istanza raccomandando che, in relazione ai tempi di istruttoria, AGCOM tenga conto di questo disservizio: evidentemente rilevante non solo per questa cabina ma per tutte quelle interessate in ogni parte d'Italia.

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LE RISPOSTE DI AGCOM del 2017 per la cabina dell'Autostazione di Vimercate

1. Comunicazione di Avvio del procedimento (pervenuta il 26/9/2017), che contiene alcune curiosità "divertenti":
1.1 La comunicazione di opposizione, inviata il giorno 1/9/2017 (con posta elettronica certificata e quindi immediatamente recapitata), è stata acquisita agli atti il 22/9/2017!
1.2 L'interessato a "prendere visione degli atti" può farlo "previo appuntamento" presso l'ufficio del "responsabile del procedimento [...] Ing. Dora Di Napoli dell’Ufficio Servizio Universale, Trasparenza e Regolamentazione delle condizioni di offerta dei servizi di comunicazione elettronica della Direzione Tutela dei Consumatori che si trova nel "Centro Direzionale – Isola B5 – Edificio 4L – 80143 – Napoli" NB stiamo parlando di una cabina in Lombardia!
1.3 Il procedimento si dovrà chiudere entro 30 giorni dalla ricezione dell'opposizione: ovvero il 1 ottobre!
1.4 Telecom Italia non potrà rimuovere la cabina fino alla data di comunicazione della chiusura del procedimento.
Leggi l'intero documento originale >>>

2. Comunicazione di Rigetto
(pervenuta il 24/10/2017, un po' dopo la scadenza indicata!) da cui si riporta che:
2.1 La cabina nel 2016 è stata usata per circa una chiamata al giorno.
Anche più del previsto - considerate anche le condizioni dell'apparecchio evidenziate dalla prima fotografia pubblicata in questa pagina - e per noi questo vuol dire che a qualcuno serve.
2.2 Non c'è stata una comunicazione di motivata richiesta di mantenimento da parte del Sindaco.
2.3 Il mutamento delle abitudini degli utenti, che “utilizzano sempre più la telefonia cellulare in situazioni di mobilità in luogo delle PTP (…)”.
Certo, se quelle che ci sono non funzionano a dovere (vedi foto a lato relativa a due delle tre postazioni che si intendono rimuovere nel 2018), e se si fa di tutto per obbligare tutti ad usare la telefonia mobile.
2.4 Esiste un'altra postazione telefonica pubblica (foto sopra) "ad una distanza inferiore ai 100 metri".
Non vero: sono 122,9 m in linea d'aria e 147 di percorso effettivo come da cartografia pubblicata. Inoltre quest'ultima è nascosta alla vista rispetto a chi attende i mezzi pubblici e comunque non è a servizio di chi li attende (cfr disegno). Da notare che, nel 2018, Telecom ha naturalmente proposto di rimuovere anche questa.
2.5 Si può ricorrere contro questo atto al TAR del Lazio entro 60 giorni.
Ma, stando a quanto contenuto nell'avvio del procedimento, non è chiaro se nel frattempo Telecom può rimuovere l'impianto.
Leggi l'intero documento originale >>>

 

MODELLO DI LETTERA TIPO (scaricabile QUI >>>) per RICHIESTA AD AGCOM DI MANTENIMENTO TELEFONO PUBBLICO

AVVERTENZE
Deve sempre essere spedita ESCLUSIVAMENTE DA UNA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA
scrivendo a cabinatelefonica@cert.agcom.it
entro 30 giorni dalla data di affissione dell’avviso di rimozione
motivando la richiesta del mantenimento in esercizio
ed indicando l’ubicazione del telefono ed i propri dati personali.

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Data

Oggetto: Mantenimento Telefono Pubblico Piazza Marconi a Vimercate

Spett.le AGCOM (cabinatelefonica@cert.agcom.it)

come indicato dall’avviso che vi è affisso,
CHIEDO CHE IL TELEFONO PUBBLICO DI PIAZZA MARCONI A VIMERCATE (MB) SIA MANTENUTO IN SERVIZIO.

MOTIVAZIONE DELLA RICHIESTA

Indipendentemente dal suo utilizzo, è comunque un presidio che può fare comodo in situazioni di emergenza.
Dai telefoni pubblici si possono infatti chiamare liberamente i numeri delle forze dell’ordine o di pronto soccorso e di pronto intervento.
Cosa che può non essere possibile con un telefono mobile, magari non funzionante proprio al momento del bisogno. Inoltre i telefoni mobili sono un oggetto non necessariamente posseduto da tutti i cittadini e non si ritiene corretto obbligarli a dotarsene.
Un telefono pubblico funzionante è particolarmente necessario in luoghi di transito che è noto quanto siano spesso malfrequentati, e l’Autostazione di Vimercate nelle immediate vicinanze non lo è meno di altri.
A maggior ragione è dunque opportuno che un telefono pubblico vi rappresenti una garanzia di sicurezza.

Motivando la rimozione, nel 2017, della vicina Postazione di Telefono Pubblico dell'Autostazione codesto spettabile ufficio aveva fatto riferimento alla presenza di questa che TELECOM vuole rimuovere oggi. Ancora dando l'avviso A INIZIO AGOSTO (due indizi fanno una prova!) e lasciando solo questo mese di tempo per presentare opposizione.

Confidando che questa richiesta sia accolta (viceversa chiedo a mia volta di ricevere adeguata motivazione della decisione adottata) saluto cordialmente indicando i miei dati da voi richiesti.

Firma

Nome Cognome...
Data e Luogo di Nascita...
Residenza... (Via/Piazza Città)
Telefono...
Posta elettronica... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------