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Il 2015 meteorologico: diamo i numeri



Considerazioni meteoclimatiche su dati misurati direttamente nel nord Milano

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IL 2015 METEOROLOGICO: DIAMO I NUMERI

Riflessioni sulle vicende meteoclimatiche misurate nel nord Milano nell’anno appena trascorso


LE OSSERVAZIONI (stazione meteorologica di Cusano Milanino - MI).

1 – È piovuto poco (854,8 mm): meno della metà dell’anno precedente(1873 mm), ma, comunque, più che nel 2007 (848,4 mm), nel 2006 (812 mm), nel 2005 (798,6 mm) e soprattutto nel 2003 (495,2 mm).

2 - Le precipitazioni giornaliere sono state assai modeste, con massimo di 32,9 mm (il valore più basso registrato dal 2000); lo stesso vale per il massimo di pioggia totalizzato in due giorni solari consecutivi, 50,7 mm.

3 - La massima intensità di pioggia è stata di contro relativamente elevata: 26 mm in meno di 1 h, il 15 giugno. S’è trattato, con definizione tecnica, di un “rovescio” (al di sopra di 30 mm/h la precipitazione sarebbe stata da definire “nubifragio”).

4 – Nella media, nell’ambito del ventennio di misure disponibili, il numero di giorni piovosi, 84, contro il numero massimo riscontrato l’anno passato di 121.

5 - Il 2015 è stato il secondo con temperature invernali più miti, dopo l'inverno 2014: con formazione di ghiaccio nel corso di 39 nottate, e con minime assolute di poco al di sotto dello zero.

6 – Il record da attribuire senza esitazione al 2015 è relativo al caldo estivo: in luglio e agosto 2015, per 17 giorni sono state misurate temperature massime superiori ai 33 °C, con temperatura massima di 35,8 °C il 22 luglio 2015 (al contrario l’anno passato aveva fatto registrare nell’estate un record nelle basse temperature). Particolarmente grave è stata la “calata” del caldo nel 2015 per la concomitante esigua escursione termica diurna: minime negli stessi giorni di luglio ed agosto di poco inferiori ai 30 °C durante la notte e di prima mattina.
N.B.: la stazione di Cusano Milanino è dotata di un termometro per le misure di temperatura dell’aria, ma le letture non vengono effettuate con sistematicità, sicché non possediamo dati storici confrontabili; riteniamo tuttavia che le considerazioni sopra esposte siano inconfutabili.


LE CONSEGUENZE.

L’elevata evapotraspirazione determinata dalle alte temperature medie giornaliere, abbinata alle scarse precipitazioni è stata causa di un importante deficit d’alimentazione con riduzione delle riserve idriche del suolo. I disagi per l’uomo sono stati evidenti; ancor più grave lo stress per animali e piante.


LE REAZIONI.

Di fronte ad un fenomeno che conferma condizioni meteo-climatiche nuove rispetto a quelle registrate lungo i decenni del secolo scorso, con aumento di frequenza degli eventi estremi ed evidente disagio per la vita di tutti i giorni, sembrerebbe ovvio mettere in atto interventi in grado di mitigare i fenomeni in corso: verde pensile, schermature vegetali, agevolazione dell’infiltrazione nel suolo delle acque di pioggia per contrastare le esondazioni, ecc.
Invece amministratori e cittadini dimostrano di voler scegliere la difesa immediata e miope degli interessi particolari, con danni per il vicino e peggioramento della situazione; i condizionatori raffrescano l’aria in casa, nei negozi, nelle auto e negli uffici, anche pubblici, ma liberano all’esterno folate d’aria surriscaldata e tonnellate di gas di combustione dei motori.
Aumentano i “gas serra”, il surriscaldamento climatico si esaspera, gli eventi estremi si infittiscono e sempre più numerosi e potenti condizionatori ornano il profilo di case e balconi delle nostre città, in una insana spirale che cresce e si auto-alimenta all’infinito.
N.B.: a proposito di mitigazione naturale del caldo estivo si legga “Le proprietà fisiche dall’acqua: caso o provvidenza?”.

Umberto Guzzi, febbraio 2016
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