L'Eclettico



Chi nasconde le polveri (sottili) sotto il tappeto?



Ma a trattenere il respiro non si resiste a lungo

L'ECLETTICO - web "aperiodico"

CHI NASCONDE LE POLVERI (SOTTILI) SOTTO IL TAPPETO?

Ma a trattenere il respiro non si resiste a lungo


In TV alcuni politici affermano che il problema delle polveri sottili non si risolve con il blocco del traffico ma con interventi strutturali. Io invece annoto che, siccome i superamenti dei limiti quest'anno a Milano sono stati oltre 90 (1/4 dei giorni dell'anno), i medesimi residenti in Lombardia avrebbero avuto modo di far sentire più volte la propria voce proponendo le loro soluzioni, ma hanno taciuto.

Altri Amministratori pubblici pensano che il rimedio risieda nei treni veloci e nelle nuove linee di metropolitana. Invece i numeri, per chi vuole leggerli, dimostrano il contrario: ogni volta che si realizza una nuova linea di metropolitana il trasporto pubblico complessivamente perde utenti. Infatti a Milano ATM ha smesso di rendere pubblici questi dati.

Il trasporto pubblico locale diventerà davvero efficiente quando chi governa si servirà per almeno un'intera settimana dei mezzi pubblici, accompagnando al lavoro o nei propri spostamenti un pendolare a sua scelta. Per chi vuole venire con me l'appuntamento è alle 7:52 alla fermata XXV Aprile / Tiziano in Cinisello Balsamo, linea 727: attraversare la Brianza passando da Sesto San Giovanni e Monza sarà un'avventura emozionante (magari prendiamo anche il treno!).
Al riguardo è edificante un breve ripasso di storia africana di fine Novecento. Thomas Sankara, uomo politico del Burkina Faso (stato dell'Africa Occidentale non da tutti conosciuto), viveva in una casa molto semplice, si spostava su una Renault 4 (con la guardia del corpo, mitra alla mano, in piedi sul predellino, l'ha visto mio padre con i suoi occhi), e pretendeva che accanto ai Ministeri vi fossero degli orti e che i Ministri li coltivassero per rendersi conto di persona di come è la vita dei semplici cittadini. Peccato che sia stato assassinato. Sulla stampa si legge che all'evento non sia stato estraneo uno dei suoi "fedelissimi" collaboratori che intendeva il potere in modo diverso, ed infatti l'ha poi conservato per decenni!

Tornando a noi, non mancano i giornalisti che evidenziano come rilevante l'invece banale osservazione avanzata dai contrari al blocco delle automobili: le auto stanno ferme (si fa per dire) ed i livelli di inquinanti in alcune circostanze continuano a crescere!
Il fenomeno non dovrebbe sorprendere visto che gli impianti di riscaldamento continuano a funzionare.
Senza addentrarci in considerazioni più puntuali sul modo in cui il blocco viene "creativamente" messo in atto, nessuno che si chieda di quanto maggiore sarebbe stato l'incremento nella concentrazione delle polveri sottili nell'aria se anche tutte le automobili avessero viaggiato regolarmente.
Per riprendere l'esempio di un tecnico ARPA, secondo il quale non è certo opera agevole e veloce "svuotare con un cucchiaio una vasca da bagno già piena d'acqua", chi ha visto Hollywood Party sa cosa succede quando non si riesce almeno ad arrestare il flusso che la riempie (ma nella realtà non ci si diverte come nel film).

Altri esperti lamentano le condizioni geografiche e meteorologiche avverse della Pianura Padana: ma anche nel Deserto del Sahara non piove! Sui venti non siamo informati ma se lì i dromedari non devono viaggiare a "gobbe alterne" significa che la causa del problema è da ricercarsi nel contenuto, e non è onesto sviare l'opinione pubblica accampando scuse che si appellino al contenitore.

Il semplice consiglio che mi permetto di suggerire a tutti è quello di provare a trattenere il fiato per verificare quanto tempo si resiste stando senza respirare. È un piccolo esercizio che permette a chi lo pratica di riordinare la scala delle proprie priorità.

E ci aggiungo un invito, oltre a far propri quotidianamente, e non solo in emergenza, i sensati inviti ad usare i mezzi pubblici, a spostarsi in bicicletta (almeno per i tragitti brevi) ed a piedi, a viaggiare a velocità moderata in auto, a mantenere nelle abitazioni temperature non troppo calde d'inverno e non troppo fredde d'estate...
Boicottate i negozi e gli esercizi commerciali che tengono le porte aperte con accesi il riscaldamento o il condizionamento all'interno, sprecando energia ed aumentando l'inquinamento.
Ed evitate di sedervi ai tavolini dei dehors che fanno uso dei "funghi termici" in inverno.
Entrambi i comportamenti, se anche non saranno i più rilevanti in relazione alle dimensioni del problema dell'inquinamento atmosferico, sono tuttavia emblematici di un totale dissennato disinteresse nei suoi riguardi.
Non bisogna mai dimenticare che è sempre una singola goccia quella "che fa traboccare il vaso".

Infine non si speri troppo nelle piogge per ripulire l'aria. Visto che non fanno altro che spostare l'inquinamento altrove e in altra forma. Per magari riportarlo di nuovo perfino sulla nostra tavola: leggere per credere.

Per chi davvero vuole bene ai propri figli e nipoti e desidera che possano vivere la propria vita godendo delle meraviglie del nostro pianeta, anziché subire le conseguenze di comportamenti insensati, è sempre, e più che mai, attuale l'esortazione di Gandhi: "Sii il cambiamento che vuoi nel mondo"!
A meno che non si sia soddisfatti del mondo così come è.
Nel qual caso teniamoci anche le "polveri sottili" e tutto il resto senza troppo lamentarci.

Giovanni Guzzi, dicembre 2015
© Riproduzione riservata