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Lasciate a casa l'auto... che noi togliamo il tram



Allarme polveri sottili: fanno "sragionare" gli amministratori pubblici

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LASCIATE A CASA L'AUTO... CHE NOI TOGLIAMO IL TRAM

Allarme polveri sottili: fanno "sragionare" gli amministratori pubblici

Da mesi l’inquinamento atmosferico supera i limiti di legge. Ed il numero dei giorni con superamento di tali limiti nell'arco di un anno è di tre volte più alto del consentito. Ma sembra che ce ne siamo accorti solo ora, approfittando del fatto che le scuole sono chiuse ed una parte di chi lavora è in ferie, per evitare danni eccessivi (ma i medici confermano che ogni punto in più nella percentuale raggiunta dalle polveri sottili ha il suo concreto, tragico, corrispettivo in decessi e malattie) si prescrivono limitazioni (per auto e moto, riscaldamento, e perfino… botti di fine anno!).

Amministratori ed uomini di governo convengono sulla necessità di potenziare il trasporto pubblico, ma occorrono ingenti fondi, e lamentano che sono difficilmente disponibili.

Per non limitarsi ad affermazioni generiche mi limito ad un esempio molto concreto: perché gli stessi (cito, da Avvenire, il ministro Martina e il sindaco Pisapia) non hanno esitato, un mese fa, in pieno “boom” delle polveri sottili, ad approvare il trasferimento di 60 milioni di Euro, già stanziati dal CIPE per il rifacimento della tramvia Milano-Limbiate, per pagare debiti contratti da EXPO?
Eppure la suddetta tramvia, che oggi, con vetture vecchie di 50 anni, trasporta giornalmente migliaia di pendolari, sarà costretta presto a chiudere, se non sarà possibile rifare sede e binari.
In questo contesto è paradossale che per la Milano-Desio-Seregno (foto) i soldi necessari siano disponibili ma il cantiere, aperto e subito chiuso anche grazie alle "interferenze" di EXPO, attende invano di ripartire.

Per quanto riguarda il potenziamento del trasporto pubblico, occorrerebbe ancora far capire ai sindaci di Milano e comuni limitrofi (Cinisello Balsamo in primis, sempre per limitarmi ad esempi legati alla mia diretta esperienza locale, ma ovunque in Italia non è difficile individuare esempi analoghi) che sarebbe sufficiente introdurre (o far funzionare dove già esistono) dispositivi di asservimento ai tram dei semafori (come in Europa e in alcune città italiane) per ottenere senza spesa il potenziamento del 30% delle tramvie esistenti (gli stessi tram, più veloci per mancata attesa ai semafori, potrebbero effettuare un 30% in più di corse e richiamerebbero più passeggeri, mentre anche le auto ringrazierebbero, perché avrebbero via libera quando il tram non passa; su questo tema leggi Conviene anche alle auto).

Siccome quanto sin qui pubblicato non è un segreto per nessuno, è sconfortante osservare che continua a perseverare impunito chi ha interesse a nascondere "le polveri" sotto il tappeto.

Umberto Guzzi, dicembre 2015
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Altre informazioni sulle tramvie Milano-Brianza > QUI