Si dice che leggere un libro consenta di vivere più vite in una; per certi versi questo rappresenta senz’altro uno degli aspetti più romantici della lettura, ma, esattamente come non si possono vivere tutte le esperienze offerte dall’esistenza umana, ci sarà altrettanto impossibile leggere tutti i libri pubblicati nella storia del mondo… Quello che però può sembrare essere un limite, in realtà definisce l’uomo nella sua natura, chiamandolo a valori di responsabilità e coraggio nel determinare una scelta.
Sì, perché leggere, così come vivere, presuppone e significa scegliere. Proprio da questa constatazione nasce la realtà de Il Segnalibro Book Counselling: “Il nostro lavoro è un tentativo, nel campo della lettura, di rispondere a queste esigenze, aiutando chi vuol scegliere un buon libro e non può permettersi di perdere tempo con centinaia di pagine senza sugo”, spiega Laura Prinetti, tra i soci fondatori - 18 anni fa - di un’iniziativa per ora unica in Italia.
Oggi in redazione ci sono con lei Silvia Renieri, Adriana Amorese e Alessandra Compostella e poi tanti collaboratori e volontari, soprattutto giovani.
Il Segnalibro è un’associazione non profit che, con l’aiuto di esperti e di appassionati, promuove la “buona” lettura per tutti, adulti e bambini; ma è anche una testata trimestrale, registrata dal 1998, inizialmente cartacea e dal 2008 disponibile anche in formato pdf.
Quella della testata risulta una vera e propria sfida ai cosiddetti “libri da classifica”, una ribellione culturale contro gli interessi del business editoriale che minacciano la circolazione del libro di qualità, indispensabile strumento di libertà.
La “mission” del Segnalibro, presente anche online con il sito www.megliounlibro.it, vede come principale obiettivo la ricerca e la proposta di “perle”, cioè quei libri che nel grande e indistinto mare di carta del mercato editoriale si distinguono per qualità (estetica innanzitutto, e per i ragazzi anche educativa) candidandosi a “classici del futuro”.
Il Segnalibro tuttavia non si accontenta di ricercare perle, ma promuove anche un collegamento, un dialogo tra “cercatori”, ovvero tra tutti coloro che amano la lettura, coinvolgendoli personalmente. Come? Attraverso un servizio di orientamento bibliografico unico nel panorama intellettuale italiano, il Book Counselling Service: una consulenza che poggia su una banca dati di migliaia di titoli e propone suggerimenti attraverso recensioni, interviste, liste mirate di libri, tramite newsletter e via mail.
Una guida, nel rispetto della dignità della persona, che si pone come un filtro biologico per la proposta di testi da leggere in famiglia, da consigliare a scuola, da regalare agli amici e perché no, anche a sé stessi; all’insegna di un investimento sicuro e fruttuoso di denaro e di tempo.
Perché se con Expo stiamo imparando a nutrire in modo sano il nostro corpo (ma sulle contraddizioni di EXPO si legga anche Expo a metà del guado ndr), non possiamo che fare altrettanto con la mente, e forse addirittura con l’anima, anche grazie a una buona proposta di lettura.
Annamaria Gigatti, settembre 2015
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