L'Eclettico



Dalla parte degli animali



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DALLA PARTE DEGLI ANIMALI
Cristina Rovelli: la mia vita con Bambi

 
Una singolare esperienza quella di Cristina Rovelli.
Talmente appassionata dalla natura da lasciare un lavoro stabile per tentare l’avventura di diventare la prima donna guardiacaccia in Italia, una volta coronato con successo questo sogno, e perciò divenuta protagonista di una sorta di bella favola moderna, era ricercata ed intervistata dalle più importanti testate nazionali ed ospite in numerose trasmissioni radio-televisive.
Successivamente la favola è tornata sui media per una vicenda giudiziaria poco piacevole. Il suo lavoro, forse svolto con “troppo” scrupolo, sembra abbia urtato gli interessi di qualcuno. Quando Cristina comincia a pretendere il rispetto delle leggi anche nei confronti di personaggi in vista, quando comincia a colpire intere categorie di cacciatori, ecco che cominciano ad arrivare richieste per eliminare quel guardiacaccia troppo efficiente ed ha inizio una sorta di congiura contro di lei, diventata un personaggio pubblico troppo ingombrante.
Il risultato di queste azioni è stato una condanna a due anni e tre mesi di carcere con l’accusa di aver usufruito di un giorno di riposo compensativo non dovuto. Ma Cristina Rovelli non si è arresa e il suo coraggio ha spinto un gruppo di persone sensibili alla tutela della natura e degli animali a costituire il comitato “Cristina non sei sola” per sostenerla nelle sue battaglie legali.
Sono numerose ormai le serate organizzate dal comitato, nel corso delle quali Cristina comunica la sua passione per la natura e la sua determinazione a portare avanti la sua battaglia personale per la verità. In una di queste occasioni l’abbiamo incontrata e ci ha raccontato gli ultimi sviluppi giudiziari della sua vicenda, le conseguenze che sta provocando nella sua vita personale, la sofferenza di essere sospesa da un lavoro che ama tanto e le difficoltà di sostenere le spese legali per far fronte a denunce sempre nuove e incredibili.
 
A noi le sue argomentazioni sembrano credibili, ma gli interessati potranno farsene un’idea anche visitando il sito o leggendo i libri di Cristina Rovelli, fra i quali citiamo “La mia vita con bambi” nel quale per la prima volta pubblica le storie degli animali selvatici che hanno accompagnato il suo cammino di guardiacaccia, gli innumerevoli appunti presi durante le lunghe veglie notturne, curando il bracconiere, aspettando l’alba.
Sono pagine di esperienze vissute, di emozioni soffocate a fatica, di rabbia per la sofferenza inflitta agli animali, di immenso amore per la natura. Quindici anni vissuti sulle montagne, incantandosi nello sguardo di un cerbiatto o seguendo il volo di un’aquila. Scrive di lei nella presentazione del libro la nota conduttrice televisiva Licia Colò: “Cristina sapeva e sa essere ferma senza mai perdere la tenerezza e il valore della verità. Per questo mi ha sempre affascinato, per questo, credo, alla fine, ha sempre vinto le sue battaglie. Cristina è un guardiacaccia che non abbassa lo sguardo, anzi, semmai lo tira più in alto per vedere meglio e un po’ di più degli altri…
George Bernard Shaw diceva che non basta essere innocenti per non avere paura dei giudici, ma, nonostante tutto Cristina e i suoi amici continuano a impegnarsi affinché non vinca la legge della forza, ma la forza della legge.
 
Giovanni Guzzi
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