L'Eclettico



Odissea di uno svizzero nel nord Milano



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ODISSEA DI UNO SVIZZERO

Sui mezzi pubblici del nord Milano

 
Se mi devo recare nella cintura di Milano, il buon senso mi dice di spostarmi con i mezzi pubblici; se proprio l’auto è necessaria, mi baso su di un parcheggio sicuro a Cassina Amata, da ove m'irradio nel vulcanico Nord milanese. L'ultima mia trasferta si basava appunto sul metodo misto auto-mezzi pubblici, dovevo toccare: Limbiate Ospedale, Monza, Sesto S.G., Cinisello.
Il file rouge della giornata era il nuovo assetto urbanistico nell’ottica del ricupero delle aree industriali dimesse e dei vecchi nuclei abitativi.
Per muovermi durante la giornata mi necessita un biglietto giornaliero area media (6,35 euro – costo 2010 ndr) del Sitam.
Trovare informazioni in rete, senza una soffiata di alcuni amici milanesi appassionati di tram e bus mi è stato impossibile, per chi non è di Milano… cosa significa Sitam?!… sul sito ATM si propongono tre liste di località facenti parte delle varie corone tariffarie… Ma la cartina con le zone e le linee integrate non sono riuscito a scaricarla.
Come fare per capire dove e come posso muovermi con il biglietto area media? Idea! Entro nel sito di Milano Sud Est Trasporti… forse trovo ciò che ATM non propone… niente! Mi rimanda alle varie aziende controllate, rigidamente ognuna espone la propria mappa di rete, come tante repubbliche autonome.
Mi accorgo che non esiste una mappa globale del Sitam, con un navigatore per stilare una griglia oraria comune, ma la sorpresa ha da venire: a Cassina Amata non si trovano i biglietti Sitam di area! Non mi resta che affidarmi a un buon amico, il quale mi porta il biglietto da Milano. Domanda: se costui non doveva venire a Paderno Dugnano quel giorno, cosa facevo? Avrei dovuto mendicare un biglietto ordinario all’edicola, indi a Limbiate mendicarne ancora uno per Monza… per poi sperare che qualche Santo Patrono della zona, mi faccia la grazia, di trovare a Monza l’agognato titolo di trasporto… e se le rivendite sono chiuse?
Mi sorge spontanea una domanda: perché in Italia (escluso il Sud Tirolo) sui bus non urbani non è possibile acquistare il biglietto?... perché non vi sono distributori automatici per i titoli di trasporto Sitam, almeno alle fermate più importanti, ove sia possibile acquistare ogni titolo di viaggio?
Il tram da Affori per Limbiate Ospedale sta arrivando; la tranvia è ferma agli anni 50, sia per materiale rotabile che per l'infrastruttura, il tutto è molto romantico mi fa ricordare la mia infanzia. La composizione bloccata ha un piano talmente alto, che anche Messner avrebbe qualche difficoltà a salire sul tram; ovvio che utenti muniti di passeggino o carrozzina per bimbi sono esclusi da tale servizio, come pure anziani a deambulazione limitata o persone bloccate sulla sedia a rotelle. Malgrado questa situazione penalizzante verso una certa utenza, la tranvia di Limbiate è simpaticissima: vedere le "prepotenti auto" fermarsi al passare dell'arancio mezzo, ha quasi dell'atto di devozione verso una vecchia matrona a cui si deve rispetto.
Arrivato a Limbiate Ospedale, scendo dal tram: non mi accorgo che il mezzo si ferma rasente la strada principale… non esiste alcun perron (ops… scusate il termine elvetico, volevo dire marciapiede) o un'isola di separazione. Facilissimo finire sul parabrezza di un camion, oppure dritto nell'abitacolo di una decappottabile in transito a tettuccio reclinato.
Sapevo che la linea diretta Saronno - Monza è stata tagliata in due, come si fa con i salami per vedere che non siano guasti, infatti a pochi metri vedo un bel Citaro articolato della Brianza Trasporti con un chiaro display indicante Monza… è il mio bus! L'articolato parte, è sabato mattina siamo solo in tre passeggeri.
Con mia sorpresa la linea è stata modificata in modo di servire capillarmente le località di Limbiate, Varedo e altre di cui non ricordo il nome. Il Citaro, condotto ad arte dall'autista, si snoda fra le strette vie delle borgate come colubro in terreno sassoso.
Arrivato a Monza stazione RFI, ammiro con interesse la trasformazione del magazzino merci in struttura viaggiatori; finita la breve visita desidero spostarmi a Sesto S.G. per vedere l'ex area Marelli e la Campari, mi accorgo che non tutti i bus partono dalla stazione RFI… io pensavo fosse un hub comune a tutte le corse fuori mura di Monza.
Invece per certe linee occorre posizionarsi lungo la strada innanzi alla stazione; per Sesto S.G. la fermata è prevista in zona Borsellino. Il tutto è reso semplice da una persona pratica del luogo, senza indicazioni non avrei mai trovato quello strano sito di partenza: un deserto marciapiede, posto ai fianchi di un autosilo munito di sportello per la clientela, su cui figura uno scritto: "non si vendono biglietti per i bus".
Ai miei occhi è un'assurdità, perché non sfruttare lo sportello per un servizio alla clientela esteso ai mezzi pubblici… visto che fanno capolinea proprio lì!
Accetto la situazione senza troppo dannarmi, probabilmente se non hanno creato un hub comune alla stazione RFI e se i bus per Sesto partono ben distanti, esistono dei motivi validi che a uno svizzerotto un po' tanto quadro, come sono io, sfugge… altrimenti sarebbe follia!
La giornata continuerà con altre visite, il tutto senza intoppo poiché accompagnato; senza una chiara carta delle linee Sitam con area tariffaria specificata, risulta difficile muoversi. La mancanza di reperibilità dei biglietti e di paline comuni Sitam con la direzione di percorso, rendono la faccenda confusa.
In tutta Europa le zone tariffarie hanno una segnaletica comune, una mappa di rete unificata, un unico navigatore informatico per i tragitti.
Agli utenti non interessa nulla chi sia l'azienda espletante, per il viaggiatore l'unico referente deve essere la Sitam; da quando hanno potato l'ATM di alcune linee, mi sento ancor più confuso, la metropoli meneghina ha perso il suo ruolo faro. La nascita delle due nuove province di Monza e Lodi ha castrato alcune linee storiche ATM, capisco la necessità di difendersi dall'ingombrante vicino, ma la situazione attuale mi fa pensare a quelle persone che si chiudono in una casa con le finestre sprangate e poi gettano la chiave nel water.
 
Mario Del Curto, Camorino (CH), 2010
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