L'Eclettico



La vocazione ambientale



L'ECLETTICO - web "aperiodico"

LA VOCAZIONE AMBIENTALE
Nell'umile impegno quotidiano

 
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Con questo slogan, ambizioso ed impegnativo, Milano si è conquistata l’assegnazione dell’EXPO 2015. Sarà l’occasione di una vera svolta ecologica, capace di trasformare Milano in una città migliore da abitare, o resterà un’astuzia pubblicitaria? Un inganno come quelli che quotidianamente la televisione ci mostra: auto di tutti i modelli e di tutte le cilindrate condotte, nei più splendidi ambienti naturali, da persone felici e sorridenti!
Già, perché più la bistrattiamo e più cresce il valore come testimonial della natura: è la legge del mercato, più il bene è raro e più diventa prezioso. Nessuno di certo pensa di vendere un’auto mostrandola nelle sue più consuete modalità di utilizzo, che i Milanesi ben conoscono. Spunto per questi pensieri è stato l’osservare, un sabato mattina d'estate a Milano (ai tempi dell'amministrazione Moratti), un camion dell’AMSA durante il servizio di raccolta rifiuti.
Dipinto con un vivace colore verde, il “compattatore” mostrava ingrandita sulla fiancata la fotografia di rami d’albero ricoperti di neve sullo sfondo di un cielo meravigliosamente azzurro. Già un elemento positivo e psicologicamente “refrigerante” nella calura estiva. Sotto la foto campeggiava poi un altro accattivante slogan “Insieme per un ambiente migliore” sintesi della positiva collaborazione auspicata fra cittadini ed operatori nella corretta gestione dei rifiuti.
Quanto la maggior parte dei cittadini ambrosiani prenda sul serio la questione ambientale ed il rispetto delle regole in materia era testimoniato dai rifiuti esposti per la raccolta a bordo strada: sacchi neri da un lato e, dall’altro, cartoni accuratamente piegati ed ordinatamente disposti. Un quadro “idilliaco”, anche senza confrontarlo con le immagini “napoletane”, un esempio dell’efficienza lombarda; senonché…
Parcheggiato il mezzo accanto ai rifiuti, i tre operatori che ne scendono cominciano a gettare tutti assieme nel compattatore i sacchi neri ed i cartoni che i cittadini avevano diligentemente separato. Che avessero sbagliato giorno di esposizione? Mi domando. Ed agli addetti “Perché raccogliete tutto assieme?” “Perché l’altro camion è rotto ed altrimenti la carta resterebbe in strada” è la sincera quanto sorprendente risposta.
Un problema è comprensibile e giustificabile, ma la carta non è materiale deperibile né pioveva e, pertanto, era un’altra la soluzione da trovare, anche per rispetto alla responsabilità dei cittadini. Il fatto descritto, se limitato ed occasionale (ma è limitato ed occasionale?), non è in sé di gravità assoluta e gli operatori non ne sono i responsabili. La vera questione da porsi è capire quanto sia sincera e concreta la “vocazione ambientalista” dell’amministrazione cittadina.
I grandi problemi ambientali si risolvono, certamente puntando in alto e ponendosi traguardi ambiziosi, ma anche organizzandosi nell’oscura e non mediatica quotidianità. Prendendo per buona la risposta avuta dagli addetti, ci si chiede: “Quanto costa avere un mezzo di riserva da utilizzare in caso di guasti?” “Perché, per questo genere di evenienze, non si indica agli operai una procedura diversa dal raccogliere tutto assieme?” Se, invece, gli operatori non hanno agito correttamente “Chi, e come, li controlla?”.
Non bastano le pubblicità sulla mobilità ciclistica “che verrà”, i “Raggi verdi”, le centinaia di appuntamenti e convegni del “Festival dell’Ambiente” e le relative compensazioni ecologiche.
Sottrarre alla discarica o all’incenerimento tutti i materiali che è possibile sottrarvi è una delle più efficaci azioni a beneficio dell’ambiente, anche se non siamo in emergenza non trascuriamola.
 
Giovanni Guzzi
© Riproduzione riservata