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Biglietterie in estinzione?



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BIGLIETTERIE IN STAZIONE:
SOLO UN OPTIONAL?

 
In una stazione ferroviaria cosa non può mancare? I binari. Giusto. I treni. Giusto. La biglietteria… beh la biglietteria forse da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), gestore delle nostre ferrovie di Stato, non è più ritenuta così necessaria. Vediamo perché.
Fino a non molti anni fa si poteva andare in Stazione Centrale a Milano con poco anticipo sull’orario di partenza del treno senza timore di perderlo fermandosi ad acquistare il biglietto nell’agenzia presente presso l’ingresso ovest. Altra comoda alternativa era il servizio di biglietteria ferroviaria offerto dalle Agenzie Viaggi abilitate ad esso.
Purtroppo i manager di Stato al governo delle Ferrovie Italiane invece che ridurre gli sprechi ed offrire incentivi davvero competitivi con l’uso dell’auto privata per attrarre passeggeri sul trasporto pubblico ferroviario hanno pensato bene di ridurre i servizi.
Ad esempio l’introduzione della possibilità di acquisto dei biglietti su internet viene il sospetto che non voglia essere tanto un’opportunità in più per chi è pratico e comodo nell’uso delle tecnologie informatiche, ma una precisa strategia di orientamento della clientela, anche non del tutto corretta, come si vedrà più oltre.
Contestualmente all’avvio della biglietteria online, infatti, le biglietterie di stazione negli anni vedono continue riduzioni negli orari di apertura e nel numero degli sportelli disponibili e risulta ridotto anche il margine di utile per il servizio di biglietteria ferroviario delle Agenzie Viaggi, che di conseguenza hanno introdotto i diritti d’agenzia anche per i viaggi in treno nazionali.
Può così accadere che, nel luglio 2012, a pochi mesi dal completamento della sua ristrutturazione, la Stazione Centrale di Milano (non proprio una stazione di secondaria importanza) alle 9.30 presentasse in biglietteria 9 operatori a servizio dell’acquisto dei biglietti Freccia Rossa (con coda inesistente) e 4 operatori per l’acquisto dei biglietti regionali: con una coda di 50 persone ed un’attesa del proprio turno di 20’-30’.
Nell’epoca dei dibattiti sull’uguaglianza e contro ogni discriminazione ho trovato stridente una così palese “discriminazione” fra i viaggiatori di prima categoria, riveriti e coccolati, e tutti gli altri.
Per chi deve viaggiare sulle “Frecce” la situazione è ovviamente ben più favorevole ma penso che non sia giusto perché gli investimenti per l’Alta Velocità sono finanziati da tutti gli Italiani che pagano le tasse mentre chi se ne serve ho l’impressione che sia una percentuale ridotta dei pendolari che utilizzano ogni giorno i treni ordinari e che sono oggetto di ben più modeste attenzioni.
Un anno dopo, venerdì 26 luglio 2013, nonostante la presenza del distributore di numeri per la coda (o proprio a causa sua?), la situazione della biglietteria della Stazione Centrale di Milano è ulteriormente peggiorata. Sono le 20.19 e gli operatori agli sportelli sono 6, il mio numero per fare un biglietto per treno regionale o intercity è B915.
È il turno del B767 perciò mi precede una coda di 148 persone! Osservando l’andamento delle operazioni mi rendo conto che non arriverò allo sportello prima di almeno un’ora e mezza! Alle 22.30 la biglietteria chiuderà.
Rinuncio a fare il biglietto, lo farò il giorno successivo alle 8.00 alla stazione di Sesto San Giovanni: un operatore, coda di 3 persone.
In precedenti occasioni ho fatto il biglietto alla stazione di Arcore: 1 operatore e poca coda anche in orari di punta. Ma è interessante osservare che queste stazioni non risultano come biglietterie disponibili sul sito www.trenitalia.com! Perché?
Anche stavolta me la sono cavata ma cosa riserverà il futuro? Le prospettive e la mia esperienza non inducono ad essere fiduciosi: alla stazione di Monza (capoluogo di Provincia, almeno finché durerà) non ricordo di aver visto più di un operatore disponibile anche in orari di punta, naturale che la coda vi è sempre ben folta.
Infine, la costituzione della società Trenord (sinergica fusione lombarda fra Trenitalia e Ferrovie Nord), diversamente da quel che potrebbe sembrare logicamente ovvio, non ha offerto un ampliamento del servizio di biglietteria nazionale anche in tutte le stazioni già Ferrovie Nord.
È emblematico, in questo contesto, osservare che, al tempo della sua edificazione, la Stazione Centrale di Milano, che oggi "nasconde" la sua biglietteria fra le vetrine commerciali e "dissuade" la clientela dal frequentarla, le dava ben altro risalto segnalandone la presenza a caratteri marmorei cubitali nella sua galleria di testa (come dimostrato dalla foto qui accanto). 
E quali sono le alternative proposte oggi dai gestori ferroviari? Biglietteria Veloce (emettitrici automatiche)biglietti per fasce chilometrichebiglietteria online.
Ma non è tutto oro quel che luccica!
 
Giovanni Guzzi, agosto 2013
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