L'Eclettico



Chi tace acconsente



L'ECLETTICO - web "aperiodico"

CHI TACE ACCONSENTE
CITTADINO FATTI SENTIRE (e fai la tua parte)

 
“Non temo la cattiveria dei malvagi”, diceva Martin Luther King, ma “l’indifferenza degli onesti”. Malcontento, rabbia e rassegnazione sono, invece, i vocaboli che, in linea di massima, descrivono lo stato d’animo e l’atteggiamento dei cittadini nelle loro relazioni quotidiane di ambito privato o con i servizi pubblici che devono necessariamente utilizzare ma che non funzionano come dovrebbero (o come sono presentati). L’esperienza di ciascuno evidenzia (per limitarci a pochi esempi) come si vada dai problemi nei trasporti pubblici, ai call center degli enti più vari che, invece di essere un aiuto al cittadino-utente, sono evidentemente per lo più costituiti come una barriera insormontabile per tenerlo lontano dall’azienda, alle relazioni fra privati con il proprietario dell’abitazione in cui si è in affitto, con il vicino di casa che non rispetta le regole della convivenza civile, col negoziante che non rilascia lo scontrino o il professionista, il medico e l’artigiano che si fanno pagare in nero…
A questo proposito è stato bene detto che se un tempo la legittima autotutela degli onesti per far valere le proprie ragioni era la minaccia “ti denuncio” ora, invece, è il disonesto a provocare sarcastico “denunciami”!
Riconosciuta la fondatezza di malcontento e rabbia resta però ingiustificata la rassegnazione.
Senza dover sempre arrivare al tribunale è possibile, doveroso e conveniente non fermarsi al mugugno ma far sentire la propria voce.
Vi sono benemeriti che, nei più vari settori della vita civile, si riuniscono in associazioni e comitati perché “l’unione fa la forza” e insieme le rivendicazioni che migliorano la vita di tutti hanno più possibilità di trovare ascolto.
Associarsi e sostenere economicamente, ed ancor più anche col proprio tempo, queste persone è doveroso eticamente e utile in pratica perché non è vero che “tanto è tutto inutile”, “tanto hanno già deciso tutto”, “tanto fa tutto schifo” ma il mondo in cui viviamo sarà migliore o peggiore in relazione al nostro contributo perché sia migliore o peggiore.
Ciò premesso è pur vero che non sempre singoli ed associazioni hanno forze umane ed economiche e specifiche competenze tecniche e giuridiche adeguate a sostenere rivendicazioni impegnative. Però non tacere e fare in modo che le cose si sappiano è alla portata di tutti.
Ormai, dai Capi di Stato al Consigliere di quartiere e dalle Multinazionali alle medie aziende tutti hanno addetti stampa ed alla comunicazione che è, giustamente, considerata il principale strumento per ottenere consenso e realizzare profitti.
Perciò quello che il cittadino può sempre fare è passare dallo sterile lamento verbale delle volatili parole (verba volant) al fissarle (scripta manent) in lettere elettroniche o su carta indirizzate ai soggetti di disfunzioni o scorrettezze (ed ai loro uffici stampa e marketing) mettendo bene in evidenza che tali comunicazioni sono state indirizzate anche agli enti preposti alla vigilanza nei rispettivi casi specifici ed alla stampa locale e nazionale.
Perché ormai pochi leggono e tanti disprezzano la categoria dei giornalisti, però tutti sono sempre contenti di fare bella figura sui mezzi di comunicazione ed infastiditi quando questi fanno il loro mestiere di “cane da guardia della democrazia” portando a conoscenza dell’opinione pubblica ciò che non va e che si vorrebbe tenere nascosto.
Mi piace a questo punto ricordare la promessa Scout che invita i giovani ad impegnarsi a lasciare il mondo migliore di come lo si è trovato venendovi alla vita e, perciò, faccio anch’io la mia parte per come sono capace e mi è possibile dando spazio anche sull’Eclettico a fatti vissuti di persona o che altri vorranno segnalare con modi ed espressioni civili e documentando circostanziatamente le proprie argomentazioni.
 
Giovanni Guzzi, agosto 2013
© Riproduzione riservata