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Il dubbio del pianista



Giurato o giurista?

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IL DUBBIO DEL PIANISTA: GIURATO O GIURISTA?

Passando in rassegna recensioni musicali da una rassegna stampa

 
Sto curiosando fra gli articoli in Rassegna Stampa di un importante concorso pianistico internazionale.
Consapevole che c'è sempre da imparare da tutti voglio confrontare quanto altri colleghi hanno scritto sulla manifestazione con la recensione che ho curato io.
 
A dire la verità non trovo osservazioni musicali particolarmente significative che vadano oltre note essenziali riprese dai comunicati stampa o dal programma di sala.
 
Trovo, invece, qualcos'altro che attira la mia attenzione in quanto altamente istruttivo su come si scrive una "buona recensione".
 
In MonzaBrianza News di mercoledì 8 ottobre 2014 leggo, infatti, che Pascal Rogé, pianista francese di chiara fama e membro della giuria del concorso, è inizialmente presentato come un "critico" (ritendendolo forse un critico musicale)
 
 
mentre nel finale diventa, da giurato qual era, "giurista"!
 
 
Forse, visto che nomina sunt consequentia rerum, l'estensore dell'articolo prevede per Rogé una nuova carriera in ambito normativo-giuridico vista la minaccia dell'organizzazione del concorso di tutelarsi per vie legali dalle sue accuse lanciate sul web al momento di lasciare polemicamente l'incarico (per saperne di più leggi qui).
 
Siccome le affermazioni del musicista sono state pubblicate sul suo profilo facebook in francese, la difficoltà nel tradurre da questa lingua le sue parole (o un improprio uso dei traduttori online) hanno prodotto un altro "svarioncello".
 
 
Nella parte centrale dell'articolo qui sopra riportata è infatti degna di un certo interesse la confusione geografica fra Corea (ma del Nord o del Sud?) e Giappone nel definire la nazionalità della concorrente indebitamente (sempre secondo Rogé) ammessa in finale con i due italiani.
Sui quali, meno male, almeno siamo sicuri!
 
Giovanni Guzzi, ottobre 2014
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