L'Eclettico



Cestino dei Rifiuti



E se un po' di colpa l'avessero anche i lettori?

L'ECLETTICO - web "aperiodico"

IL CESTINO DEI RIFIUTI

E se una parte di responsabilità l'avessero anche i lettori?


Precisazioni e considerazioni sui dinieghi pubblicati in questa pagina.

1. Le affermazioni riferite non sono accompagnate dalla firma di chi le ha pronunciate né dalla testata per la quale questi nostri redattori di riferimento lavorano perché si tratta di comunicazioni confidenziali.

2. Non è una tristezza, è matematica: se i soldi non ci sono non si possono spendere... ed è normale e comprensibile che in queste condizioni molti periodici siano costretti a chiudere o a forti tagli di pagine e, soprattutto, di personale... cominciando dai collaboratori esterni.

3. Non sarà che i lettori non acquistano i giornali perché questi abbassano il loro livello credendo così di intercettare maggiormente l'interesse dei lettori? L'Eclettico propone una scelta differente... chi vivrà vedrà!
 
 
Tra i motivi per cui gli eventi culturali trovano poco spazio c'è anche il fatto che abbiamo pagine all'osso perché l'organico è ridotto per le ferie e perché a causa dei bilanci in rosso non si fanno più assunzioni per cambi ferie. Questo per dirti che il tuo intervento l'avevo previsto in pagina ma a causa di questa ragione l'ho dovuto togliere perché è spuntato un fatto di cronaca accaduto in un night club (le priorità erano obbligate).
 
Condivido quello che hai scritto, ma comprenderai che non possiamo pubblicarlo, non vorremmo che ci si dica che attacchiamo la Moratti per un concerto.
 
Vedo, vedo, ed entrando a Milano da viale Zara ne patisco le conseguenze! Grazie per la tua disponibilità, ne terrò conto...

PROPOSTA
Come vedi dalle cronache recenti del Seveso, se il problema persiste da decenni forse qualcosa che non va c'è... Io sull'argomento posso scrivere a ragion molto veduta, magari con una sorta di servizio in qualche puntata.
Ad esempio se interessa sapere perché esonda sempre con piogge tutt'altro che eccezionali e magari parlare di proposte meno costose di quelle in progetto e più efficaci ma alle quali la stampa non dà lo spazio che meriterebbero e che la politica non privilegia... sono a disposizione.
Pensaci con comodo, non c'è urgenza: alle alluvioni (che allagano anche la sede del quotidiano Avvenire che è proprio sopra un'ansa sotterranea del Seveso) non porranno rimedio tanto presto!
 
Ho letto il tuo scritto e lo trovo molto interessante e ben documentato. Ovviamente non metto in discussione la fondatezza delle tue osservazioni, evidentemente motivate da una competenza specifica sull’argomento. Però, come giustamente premettevi nella tua mail, la pubblicazione potrebbe comportare qualche problema, anche presentando il tuo contributo sotto forma di “punto di vista”... Pertanto, sia pure con rammarico, ti comunico che soprassediamo. Grazie comunque, buon pomeriggio e buon lavoro.

PROPOSTA
Milano e l'acqua: Historia magistra vitae. Visto che il tema torna periodicamente d'attualità ti proporrei questa riflessione. Se hai problemi per le osservazioni che vi si fanno a certe scelte, puoi presentarla come UN PUNTO DI VISTA. Io non sono un professore universitario però sono idrogeologo e su queste cose ci lavoro oltre a (per quanto riguarda proprio il Seveso) studiarle da anni assieme a mio padre (idrogeologo anche lui) che in materia ha un'esperienza di una vita.
Osservo che di Expo parlate per diversi aspetti ma un dibattito su questo tema non l'ho visto quindi ho pensato che potrebbe interessarvi aprirlo.
 
Mi spiace Giovanni, non posso pubblicare il tuo articolo. Non possiamo criticare l'operato, anche se è discutibile, dei nostri lettori ed inserzionisti.

NOTA: la proposta evidenziava potature mal fatte e sfalci dei prati eseguiti senza cura e perciò danneggiando la corteccia degli alberi al livello del colletto. Secondo me stigmatizzare lavori non a regola d'arte da parte di imprese irresponsabili non danneggia ma, anzi, favorisce gli operatori del settore seri e preparati... sbaglio?
 
Lo so, non è bello, riconosco le tue competenze però finché non sarai un personaggio pubblico riconosciuto devo privilegiare chi mi può garantire più seguito di lettori.

NOTA: Questo vale a maggior ragione quando si tratta di un personaggio televisivo. Anche quando il personaggio per mestiere non si occupa dei temi sui quali intrattiene i lettori, e può capitare che gli sfuggano affermazioni palesemente errate. Ma sembra che la cosa non sia un problema visto che chi dovrebbe inorridirne in realtà, in una pubblica occasione ripresa dalle telecamere, ha dato mostra di divertirsi molto.
Aggiornamento 2014: ho appena saputo che la rivista citata ha cessato di esistere.
 
Sul numero di dicembre abbiamo programmato un intero dossier sul Commercio Equo. Come faccio ad affiancargli la tua puntualizzazione critica?

NOTA: un'osservazione che richiami ad una maggiore coerenza con i propri ideali un'iniziativa benemerita come il Commercio Equo e Solidale non ne mette certo in discussione la validità, anzi, dimostra che ci si tiene e la si vuole ancora migliore.
 
Gratis, non c’è bisogno di dirlo, le collaborazioni sono ben accette... Il problema, come hai capito, non è non far collaborare gli esterni, ma non spendere soldi... Una tristezza... Quindi valuta tu. Io posso ancora pubblicare gli articoli che ritengo interessanti, ma senza oneri per l’azienda.
 
Gentile sig. Guzzi, tenga conto che i nostri collaboratori sono degli appassionati che accettano compensi simbolici.
 
Mi spiace informarti che lunedì scorso gli amministratori ci hanno comunicato che per ragioni di tagli di bilancio non possiamo più pagare i collaboratori esterni... in questo modo però la rivista si impoverisce sempre più... ma tant'è!