Il citofono? Obsoleto
Uso e abuso della telefonia mobile 9
L'ECLETTICO - web "aperiodico"
IL CITOFONO? OBSOLETO
Uso e abuso della telefonia mobile 9/15
IL SENSO DEL DISORIENTAMENTO
Dovendo raggiungere un luogo in cui non si è mai stati, un tempo si sarebbe preventivamente verificato su una cartina l’indirizzo da raggiungere per non avere poi difficoltà lungo il tragitto.
Oggi si abdica alla propria intelligenza e ci si affida alla tecnologia che non richiede più l’uso del pensiero. Così ci si comincia ad avviare per strada da dove, a intervalli di tempo più o meno regolari, si telefona ripetutamente a chi ci attende per farsi dare progressive informazioni idonee, per successive approssimazioni, a farci finalmente arrivare a destinazione.
Ma (forse) a questo problema porranno definitivo rimedio i servizi di mappe sul web consultabili anche dagli smartphone con collegamento internet.
IL CITOFONO? OBSOLETO
Ho un appuntamento in una scuola in orario pomeridiano, arrivato davanti al cancello lo trovo chiuso, ovvio!
Cerco il campanello su ogni pilastro della recinzione: non ve n’è traccia. Per fortuna un secondo cancello è socchiuso.
Entro, raggiungo la portineria e trovo ad attendermi il mio interlocutore. Gli domando perché non mi avesse avvertito dell’assenza del citofono… “Eh, ma che problema c’è, mi facevi uno squillo e scendevo ad aprirti!”.
Ora che i cellulari hanno sostituito i citofoni le case costeranno di meno.
Proprio nei giorni in cui mi sto dedicando a scrivere questa “filippica” mi reco ad un appuntamento concordato in vista del quale avevo preventivamente chiesto quale nome avrei dovuto cercare sul citofono ed avevo segnalato (nell'evenienza di possibili imprevisti) i miei recapiti telefonici fissi, di casa e d’ufficio.
Arrivato sul posto all’orario concordato mi trovo di fronte ad una serie di più di una trentina di campanelli dei quali soltanto 4-5 riportano l’indicazione di chi abita o lavora nei corrispondenti appartamenti.
Ovviamente la dicitura che mi era stata indicata non si trova. Mi verrà poi detto che qualcuno deve averla strappata.
Ovviamente 2: non sono ancora le 17 ma al citofono del custode non risponde nessuno. Provo a suonare un paio di campanelli a caso e sono anche abbastanza fortunato da trovare qualcuno.
Facendo al primo (uno studio professionale) il nome di chi mi aspetta e chiedendo se lo conoscesse, vengo invitato a “chiamarlo sul cellulare”!
Al secondo tentativo, invece, risponde una signora straniera che credo non abbia capito nulla di quel che le ho chiesto e però mi apre il portone.
Salgo così a piedi sette piani (non è una fatica, mi piace camminare e, invece che andare in palestra, trasformare in esercizio ogni mia attività quotidiana) e capisco… in questo palazzo vivono fantasmi e nessuno si conosce.
A parte il caso di qualche famiglia dal nome straniero, anche all’interno i campanelli accanto alle porte di ogni appartamento sono tutti anonimi né c’è alcuna indicazione di altro genere su chi ci vive o ci lavora: che siano tutti disabitati?
Trovo poi l’indirizzo che cerco ma non c’è nessuno. Non è un problema grave, poi mi organizzo altrimenti (ho sempre soluzioni alternative per ogni eventualità in modo da non buttare mai il mio tempo) e mi va anche bene facendo un incontro interessante.
Resta il fatto che chi mi avrebbe dovuto attendere, a causa di un contrattempo aveva cambiato orario ma, come tutti gli abituati a rintracciarsi sui cellulari mi aveva cercato solo al numero di ufficio (scambiato per un numero di telefonia mobile) e non a quello di casa, da dove ero direttamente partito, e che pure gli avevo dato!
Da aggiungere che ho provato a cercare un telefono pubblico ma il più vicino che ho trovato (l’unico nel mezzanino di una fermata della metropolitana anche abbastanza importante) non era funzionante e non accettava la scheda (nuova).
Ovvio anche questo, il suo gestore ha tutto l’interesse (perché gli è consentito da chi dovrebbe vigilare sui servizi pubblici) a disincentivarne l’uso indirizzado la clietela sulla telefonia mobile.
L'ESTINZIONE DELLE CABINE TELEFONICHE STRADALI
L’esponenziale diffusione della telefonia mobile fa sì che vengano sempre più rimosse le cabine telefoniche stradali. Queste erano anche un presidio di sicurezza, infatti da questi telefoni pubblici è sempre possibile chiamare tutti i numeri di emergenza. Senza qui addentrarci nei problemi legati al loro funzionamento, ai vandalismi che subiscono ed al malfunzionamento delle schede, il loro diradamento sistematizzato obbliga tutti al possesso del telefono cellulare.
NB La modalità di opposizione alla loro rimozione prevede una procedura e una tempistica per cui è molto difficile che qualcuno risulti vincente nel contenzioso contro una compagnia telefonica che abbia deciso la rimozione di una cabina telefonica stradale.
Giovanni Guzzi, marzo 2013
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