Invisibili attorno alla fontana
Uso e abuso della telefonia mobile 8
L'ECLETTICO - web "aperiodico"
INVISIBILI ATTORNO ALLA FONTANA
Uso e abuso della telefonia mobile 8/15
INCENTIVO ALLA DISORGANIZZAZIONE
La facilità di comunicazioni assicurata (quando c’è campo!) dal telefonino, porta tuttavia con sé il disdicevole, diseducativo, effetto collaterale di assecondare, incrementandola in chi l’ha già, la tendenza a rinviare sempre le decisioni e non definire subito gli accordi che si devono prendere.
Si rinuncia, di fatto, ad organizzarsi per tempo ed a pianificare il cronoprogramma dei propri impegni nell’illusione di poterli sempre controllare e ridefinire con continui aggiornamenti.
Questo succede sia per trovarsi con gli amici sia per fissare appuntamenti che diventano uno stillicidio di messaggi di diversi minuti…
Il tutto serve soltanto alle compagnie che su tutto questo guadagnano. E non fa certo risparmiare tempo, anzi, se ne perde infintamente di più. Il tempo che l’immediatezza della comunicazione, ingannandoci, ci fa pensare di guadagnare lo perdiamo, invece, in un’infinità di rivoli che si infiltrano come in un suolo carsico raccogliendosi in un’enorme fiume sotterraneo che non irriga la campagna e non porta alcun frutto né beneficio al territorio.
Se i grandi autori e scienziati del passato fossero stati sempre a buttare il tempo come si vede fare in giro da troppe persone, difficilmente potremmo oggi beneficiare di tante eccellenze nell’arte, nella scienza ed in ogni frutto dell’ingegno dell’uomo.
Alessandro Manzoni (giusto per citare un mio quasi concittadino), avesse avuto non dico il telefonino, ma anche solo il telefono, non avrebbe avuto certo il tempo per scrivere quel che ha scritto.
Senza dimenticare che la facilità di comunicazione non è direttamente proporzionale alla profondità e rilevanza dei suoi contenuti, anzi.
Poiché è acclarato che anche il mezzo influenza il messaggio, cosa ne sarebbe degli epistolari dei letterati o comunque delle grandi menti se fossero stati scambiati in forma elettronica?
GIRANDO, INVISIBILI, ATTORNO ALLA FONTANA DEL CASTELLO SFORZESCO
Un’altra smentita all’argomentazione che chi ha con sé il cellulare è sempre reperibile viene da una mia esperienza personale.
Dai telefoni pubblici nei pressi della fontana antistante l’ingresso principale del Castello Sforzesco di Milano, ho chiamato sul cellulare una persona in notevole ritardo sull’appuntamento che ci eravamo dati.
Non riuscendo a contattarla - ancora è un mistero il perché - dopo diversi tentativi infruttuosi ho rinunciato e cominciato a pensare a cosa fare per trovarla risolvendomi a recarmi in Stazione Centrale da dove sapevo che avrebbe dovuto prendere un treno di cui conoscevo l’orario di partenza.
Il bello (si fa per dire) è che in realtà eravamo entrambi sul posto, inseguendoci vicendevolmente a nostra insaputa perché, probabilmente, giravamo attorno alla fontana nello stesso senso e perciò non riuscivamo ad incontrarci.
Se avessi avuto un cellulare anch’io avrei potuto essere a mia volta chiamato, magari da una distanza di pochi metri.
Resta però un dubbio, come dal telefono pubblico io non sono riuscito a prendere la comunicazione col cellulare di chi attendevo, non è detto che questo avrebbe avuto il campo necessario per chiamare l’ipotetico mio.
Però se lei non fosse uscita in ritardo (per dare retta ad altri) ed avesse meglio tenuto in considerazione i tempi di viaggio con i mezzi pubblici, sarebbe arrivata puntuale.
Ulteriore conferma che il problema non risiede nella mancanza di mezzi di comunicazione ma nell’imprevidenza, che si culla nell’illusione dell’interconnessione permanente indotta dal possesso del telefono portatile.
PS
Quella cabina deve essere maledetta: in più occasioni successive ho provato a chiamare il numero dell’episodio sopra descritto… e non sono mai riuscito a prendere la comunicazione.
È capitato che fosse spento: volutamente durante conferenze o concerti e dimenticato spento a manifestazione conclusa.
Altre volte era stato lasciato o a casa o non si era arrivati in tempo a rispondere prima che il telefono pubblico avesse indicato il numero “non raggiungibile”.
Altre ancora era occupato per telefonate interminabili.
Ulteriore riprova che anche chi possiede un telefono mobile non è vero che è sempre subito rintracciabile.
Giovanni Guzzi, marzo 2013
© Riproduzione riservata