Naviglio Grande di Milano: manutenzione a regola d'arte?
L'ECLETTICO - web "aperiodico"
MILANO, NAVIGLIO GRANDE
Manutenzione a regola d'arte?
Stando a talune cronache medievali parrebbe assodato che nel 1179 si avviino i lavori per lo scavo di un canale che derivi le acque dal fiume Ticino per condurle a Milano.
I lavori vanno avanti a fasi alterne e nella seconda metà del Trecento il canale e la sua acqua giungono in città (per approfondire l'argomento consiglio: Ogliari Francesco, Cremonesi Angelo, Il Naviglio Grande. Da Candoglia alla darsena di Milano, Edizioni Selecta, Pavia 2009).
Le cronache contemporanee, invece, raccontano che, accanto alla via Lodovico il Moro, si stanno sistemando alcuni tratti di sponda del Naviglio Grande.
Qualcuno dirà: «Era ora!».
Ma qualcuno potrebbe anche dire: «Speriamo che non le demoliscano per poi rifarle totalmente a nuovo e con mattoni che mi vergognerei ad impiegare persino nella costruzione di un magazzino».
E qui, duole ricordarlo, stiamo parlando di un’opera idraulica a dir poco eccezionale, realizzata secoli fa. Quindi andrebbe assolutamente tutelata.
Da bravo “gerontospeleo” sono tutt’altro che un fine “precisino”, però a me sembra che l’intervento manutentivo delle sponde sia a dir poco incomprensibile.
Mi spiego meglio con qualche esempio. Se devo restaurare la facciata di un palazzo non intervengo dal quarto metro in su.
Oppure, se devo intervenire su di una statua, che sta in un giardino pubblico, effettuo il mio intervento manutentivo anche sul suo piedistallo, rimuovendo la terra che ne ha parzialmente ricoperto lo zoccolo e curandomi di appurare se il basamento stesso “tiene”.
Ovvero controllo se vi sono fessurazioni o cedimenti che possano compromettere, in un futuro prossimo o immediato, la stabilità della soprastante statua. In caso contrario ho solo speso male tempo e soldi (in questo caso pubblici).
Non so se ho reso l’idea.
Ad ogni buon conto la carrellata di fotografie è sotto i vostri occhi: giudicate voi.
A me personalmente pare che per un simile intervento manutentivo delle sponde del vetusto, ancorché celebratissimo canale, occorra prima rimuovere il sedimento, nonché l’immondizia, accumulatisi nel letto del canale stesso e soprattutto lungo le sue sponde.
Per il resto, caliamo un pietoso velo.
Gianluca Padovan (Ass.ne SCAM – FNCA), luglio 2014
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Si cominciano i lavori
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a sinistra lavoro fatto, a destra com'è rimasto
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ma la base non si pulisce, detriti e rifiuti rimangono a testimonianza
del tempo che scorre...
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i lavori procedono, ma solo nella parte mediana
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fughe sigillate, ma solo in parte
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tratto che in passato ha beneficiato di intervento manutentivo
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tratto che ha beneficiato d'intervento radicale
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dettaglio dello splendido lavoro conservativo
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