Senza Confini



La Madonna Pellegrina di Fatima a Cinisello Balsamo



Un evento straordinario che ha richiamato in chiesa tanta gente quanta non se ne era mai vista

A Cinisello Balsamo, per bontà di Dio, abbiamo vissuto un evento straordinario, direi unico, questa almeno è stata la mia impressione. Tanta gente, tantissima, come non se ne era mai vista, nel pomeriggio di domenica 7 giugno è accorsa alla chiesa di San Martino per accogliere l'arrivo della piccola statua in legno dipinto della Madonna di Fatima: una delle sette copie dell'originale custodita nella cappella delle apparizioni nel santuario in Portogallo. Ma, come è nel caso delle icone - nessuna delle quali è copia di un'altra perché ciascuna è un “originale” in quanto supera la materia di cui è fatta e rimanda al “primo modello” che è il soggetto raffigurato - anche in questo caso non bisogna fermarsi alla riproduzione artistica, al “pezzo di legno colorato”, perché... la Madonna esiste!

Per introdurci a comprendere l'importanza per la nostra città di questa singolare Visita, don Vittorio de Paoli, assistente spirituale nazionale dell'apostolato mondiale di Fatima, ha sintetizzato il messaggio della Madonna in tre parole: preghiera, conversione, penitenza. Da parte sua mons. Delpini, vicario generale della Diocesi, durante la Santa Messa che ha concluso la prima giornata di questa settimana mariana cinisellese, ha posto a tutta la folla radunata la domanda: “Che cosa siete venuti qui a cercare?”.

Ogni giorno la chiesa di S. Martino ha accolto la visita delle comunità parrocchiali cittadine; nel pomeriggio il parroco “pellegrino” guidava una catechesi e la sera celebrava la Santa Messa con i propri parrocchiani e tutti i fedeli presenti. Io e mia moglie abbiamo partecipato per lo più la sera trovando la chiesa sempre gremita di gente, proprio perché, oltre ai parrocchiani di Balsamo ed a quelli “pellegrini”, c'è stata sempre una grande affluenza anche da altre parrocchie e da altri Comuni.

Grande e continuo l'impegno delle diverse associazioni cittadine per garantire ordine e custodia alla statua della Vergine posta sulla destra del presbiterio, sempre in compagnia delle persone oranti e dei numerosi lumini ardenti a rappresentare chi li ha accesi. È stato bello anche ascoltare i canti eseguiti dai diversi cori parrocchiali che si sono impegnati ad animare tutte le Messe.

Mi ha colpito, nella Messa serale di giovedì 11, la profonda riflessione di don Vittorio sul tema proposto dal Vangelo: “gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date”; quando sembrava che avesse finito ci ha chiesto ancora qualche minuto di attenzione per toccare il tema dell'educazione dei figli raccomandando ai genitori di insegnare, sin dall'infanzia e nel modo giusto, la gratuità. Allo scopo di non far crescere piccoli "mostri" incapaci di rendersi disponibili per un qualunque minimo servizio che non abbia come corrispettivo una “mancetta”.

Non è mancato un episodio increscioso: quello della valigetta sospetta lasciata sul sagrato da qualche... chiamiamolo buontempone, che venerdì 12 ha fatto saltare la Messa col Vicario Episcopale di Zona e richiesto, per prudenza, l'intervento delle Forze dell'Ordine. Un disagio che però è durato poco: quando finalmente ci si è potuti muovere per la processione con la statua della Vergine verso piazza Gramsci e la parrocchia di sant'Ambrogio, in tutti è tornata la pace interiore che, in verità, ci ha accompagnato per tutta la settimana. Così come ci hanno sempre accompagnato anche le parole che don Enrico, il parroco di san Martino, non ha mai smesso di ricordarci: Maria è grande perché è stata discepola di Gesù e a Lui ci conduce: “fate quello che Lui vi dirà”.

Il nostro fine settimana con la "Madonnina", come alcuni familiarmente l'anno chiamata, ci ha visti ancora alla Santa Messa vespertina del sabato, celebrata dal superiore della comunità Paolina di Balsamo ed animata dalle suore Pie Discepole del Divin Maestro, anche loro della “famiglia” Paolina e, dopo cena, assieme ai parrocchiani di San Pio X, la mia parrocchia, ad ascoltare la meditazione sul tema mariano “la crescita di Maria nella fede e la nostra conversione del cuore” tenuta da padre Ermes Ronchi, predicatore dell'Ordine dei Servi di Maria, espressamente invitato da don Emilio per questa importante occasione.

Infine è arrivata domenica 14 giugno, ultimo giorno in cui la statua della Madonna di Fatima è rimasta con noi. Un diluvio torrenziale si è “Provvidenzialmente” scaricato su Cinisello nel primo pomeriggio anziché in concomitanza con la Messa conclusiva, seguita, come nelle occasioni precedenti, anche dal sagrato da tanti fedeli che non avevano trovato posto in chiesa.

Poi è arrivato il sole, mentre la Madonna riceveva l'omaggio musicale offertole dai canti Mariani e di montagna eseguiti dal coro CAI di Cinisello Balsamo. Omaggio senz'altro gradito se, come abbiamo ragione di credere, la Madonna non dovrebbe avere un gusto musicale troppo diverso da chi in lei confida!

Terminato il momento musicale molti presenti sono rimasti in chiesa fino alla Santa Messa conclusiva celebrata con stile molto “alla mano” da mons. Vincenzo di Mauro, Vescovo nativo di Balsamo e tuttora ivi residente. A don Vittorio l'impegno di chiudere la settimana lasciandoci un richiamo alle virtù teologali di Fede, Speranza e Carità da praticare per il bene di tutti. Infine, dopo la recita dell'Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, fra uno sventolio di foulards bianchi, Cinisello ha salutato la Madonna in partenza per Concorezzo.

Piergiorgio Cristofoli