Campanili Verdi





Stare assieme con fantasia, nel rispetto dell’ambiente e di noi stessi, fa bene all’umore e alla salute

IL FALÒ DI SANT’ANTONIO PUÒ FAR MALE ALLA GOLA ED AI POLMONI

Stare assieme con fantasia, nel rispetto dell’ambiente e di noi stessi, fa bene all’umore e alla salute

 

La stagione autunno – inverno, ormai da decenni, non fa più pensare alle sfilate di moda. È, infatti, il tempo dell’anno in cui puntualmente si ripropone il problema dell’inquinamento atmosferico, con una persistenza che definire “emergenza” richiede tutto il coraggio di chi non ha alcun senso del ridicolo.

Cosa dire in proposito che già non sia stato detto? E purtroppo rimasto “voce di uno che grida nel deserto”: senza che la maggior parte dei cittadini abbia sentito l’urgenza di tradurlo in azioni individuali più responsabili.

Forse che, come dimostrato per l’ennesima volta dall’ennesimo studio, gran parte degli spostamenti in auto riguardano percorsi brevi sotto il chilometro?
Quindi, per chi non è fisicamente limitato nella deambulazione, anche il semplice decidersi ad andare a Messa a piedi potrebbe essere dimostrazione di quella coscienza ecologica che Papa Francesco ci esorta in continuazione a recuperare.

Forse che i negozi con le porte aperte sulla strada per richiamare i clienti ed i bar con stufette per scaldare gli avventori seduti sui tavolini all’esterno, non sono proprio limpidi esempi di una retta coscienza ambientale?
Dunque frequentarli ci rende loro complici nel causare l’incremento di malattie respiratorie che colpiscono anche i nostri amici e familiari.

Forse che l’inquinamento atmosferico è causato in gran parte anche dagli impianti di riscaldamento?
Perciò indossare un maglione in più e tenere la temperatura di qualche grado più bassa riduce i consumi del combustibile e, di conseguenza, l’inquinamento determinato dalla sua combustione.

Forse che rilevante concausa della produzione delle pericolosissime polveri sottili è il bruciare legno con caratteristiche inadeguate a contenerla ed in stufe e caminetti non dotati degli impianti idonei a trattenerle?
Ed allora occorre essere consapevoli che, mentre ci scaldiamo, stiamo avvelenando il nostro prossimo (oltre che noi stessi).

Per quest’ultima ragione, come gesto educativo e simbolico, un’associazione ambientalista ha annullato il già programmato Falò “propiziatorio” di Sant’Antonio, spiegando la decisione.

Non così il “don”, che anzi… durante gli avvisi a Messa ha invitato tutti a partecipare con i propri cani, gatti, tartarughe, criceti e pesci rossi… al falò parrocchiale dedicato al Santo Abate “del porcellino”. Paradossalmente presentando l'iniziativa proprio come dimostrazione di quell’attenzione per la doverosa custodia della “casa comune” alla quale ogni cristiano deve sentirsi richiamato; con l’aggravante che, naturale complemento della serata, sarebbe stato l’immancabile vin brulé servito in bicchieri, ovviamente (sic!), usa e getta!

Il “don” è proprio un bravo prete con tante buone qualità, però la cura del Creato non consiste nell’accudire gli animali da compagnia, anzi…

Forse può invece cominciare proprio dalla rinuncia al Falò (debitamente motivata), che però non significa rinunciare a condividere un momento di festa che proponga anche contenuti.

Un’idea potrebbe essere proporre una serata di canzoni dedicate agli animali accompagnate da un’allegra gara di imitazioni dei loro versi… con le une e le altre intercalate da letture sul tema tratte dalle Sacre Scritture o dalle biografie e scritti di santi e padri della Chiesa!
Infine - perché no? - magari prevedendo anche la lettura di questo stesso articolo o di altri dalla sezione Disseminare Pagine Verdi (leggi di più >>>) del portale www.rudyz.net/campaniliverdi.

Giovanni Guzzi, ottobre 2019
© Riproduzione riservata
Rilanciato da L'Amico del Clero, dicembre 2019

 

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