Campanili Verdi



Fuochi artificiali… e se ne facessimo a meno?



Alcune buone ragioni a sostegno di questa proposta

FUOCHI ARTIFICIALI... E SE NE FACESSIMO A MENO?

Alcune buone ragioni a sostegno di questa proposta

 

Botti e fuochi artificiali, per accompagnare la fine dell’anno vecchio e dare il benvenuto al nuovo, per la Chiesa non sono certo la priorità del mese di dicembre. E tuttavia con essi non si può fare a meno di fare i conti.

Perché i vari petardi lanciati dai dintorni possono danneggiare il nuovo campo da calcio sintetico, o perché i ragazzi dell’Oratorio, come tutti gli altri, finita la festa nei locali parrocchiali o in qualche luogo di villeggiatura, non vogliono rinunciare a completare i festeggiamenti all’aperto… e rumorosamente.

Per quanto poi riguarda la questione dei fuochi d’artificio, anche se in altra stagione (per lo più ad inizio o fine estate), anche ad essa le parrocchie non sfuggono. Che si tratti della festa patronale, della festa per l’ingresso in parrocchia del nuovo parroco o - ancora più importante, anche se oggigiorno molto meno frequente - della festa per il nuovo prete… la prospettiva di passare una mezzoretta col naso all’insù per esclamare “ooooh” ad ogni fiore luminoso che si accende nella notte e ricade a terra in innumerevoli scintille attira sempre parrocchiani ed anche chi, in tempi ordinari, della chiesa non è proprio un frequentatore assiduo.

In questo quadro, provare ad azzardare un’opinione contraria all’iniziativa, in una riunione del comitato organizzatore o sulle pagine del periodico parrocchiale può creare qualche problema: come minimo si è malvisti e si viene additati come “bastian contrari”, nella peggiore delle ipotesi la vostra lettera al giornale viene “censurata” dai “maggiorenti” del Consiglio Pastorale (la cui voce in capitolo conta sempre un qualcosa in più ed alla quale per quieto vivere i più si accodano) perché “non si può criticare una tradizione che ha sempre qualificato la nostra festa”. E magari, ma questo non si dice, è anche fondamento di un accordo commerciale con le attività economiche che la sponsorizzano!

Eppure a chi è più sensibile i fuochi non piacciono poi così tanto. A molti anziani, che da bambini hanno anche direttamente avuto l’esperienza della guerra, ricordano tempi difficili, ad altri fanno pensare alle guerre oggi in corso, per altri il loro costo potrebbe essere meglio destinato e via dicendo…

Nel “via dicendo” sono incluse anche controindicazioni ecologiche: gli animali domestici da compagnia (che stanno dilagando negli affetti delle famiglie italiane) sono terrorizzati da questi scoppi, e le polveri liberate aggravano l’inquinamento urbano determinato dalle famigerate “polveri sottili” (* vedi aggiornamento in basso).

Problemi che, negli ultimi tempi, hanno indotto diverse pubbliche amministrazioni, anche di grandi città, a vietare i fuochi artificiali con specifiche ordinanze. Purtroppo efficaci come le Grida Manzoniane.
Infatti i lettori milanesi di queste pagine ricorderanno bene la cappa “fumosa” al risveglio il 1° gennaio 2016.

In positivo sono invece sempre più diffuse direttive di vescovi, o autonome decisioni di comunità ecclesiali, che scelgono di festeggiare altrimenti e di devolvere in carità l’equivalente degli importi risparmiati facendo a meno dei fuochi.
Magari queste righe, proprio perché lette col sottofondo degli spari di mortaretti, raudi e mitraglie indurranno altri a riflettere sul tema ed a tenere presente anche questa alternativa durante gli incontri che si terranno nei prossimi mesi in preparazione delle varie feste estive.
Chi dovesse farlo ci faccia sapere com’è andata.

Giovanni Guzzi, ottobre 2016
© Riproduzione riservata
Rilanciato da L'Amico del Clero, dicembre 2016

AGGIORNAMENTO *

Su POPOTUS (inserto di Avvenire per bambini) del 29 novembre 2016 si legge:

A New Delhi vietati i fuochi d’artificio, lì usati anche in occasione dei matrimoni, a causa dei livelli di inquinamento già troppo alti per sopportare un’ulteriore forte immissione di fumi e sostanze tossiche che i fuochi provocano. Incremento facilmente prevedibile viste le migliaia di matrimoni in programma in dicembre, mese nel quale secondo la tradizione indiana sono ben sei le date propizie per sposarsi. Perciò il tribunale di New Delhi ha sospeso le licenze a tutti i commercianti di materiale pirotecnico della città e della provincia vietandone possesso, stoccaggio e vendita.

Approfondimenti ed ulteriori informazioni su queste tematiche sono pubblicati sul portale www.rudyz.net/campaniliverdi
Grazie ai lettori che scrivono alla redazione commenti e suggerimenti per questa rubrica, perché ci permettono di orientarla secondo i vostri desideri, curiosità ed interessi.

Giovanni Guzzi è ideatore e curatore di Campanili Verdi, più info >>>
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