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Giovanni Paolo II: se l'uomo si fa tiranno la natura si ribella



Testi brevi sull'ecologia

CUSTODI e GIARDINIERI

Testi brevi di Giovanni Paolo II

Se l'uomo si fa tiranno la natura si ribella

“Con la promozione della dignità umana si coniuga il diritto a un ambiente sano, poiché esso pone in evidenza la dinamica dei rapporti tra individuo e società.
Un insieme di norme internazionali, regionali e nazionali sull’ambiente sta dando gradualmente forma giuridica a tale diritto.
Le misure giuridiche, tuttavia, non bastano da sole. Il pericolo di danni gravi alla terra e al mare, al clima, alla flora e alla fauna, richiede un cambiamento profondo nello stile di vita tipico della moderna civiltà dei consumi, particolarmente nei Paesi più ricchi.
Il presente e il futuro del mondo dipendono dalla salvaguardia del creato, perché esiste una costante interazione tra la persona umana e la natura.
Porre il bene dell’essere umano al centro dell’attenzione per l’ambiente è, in realtà, la maniera più sicura per salvaguardare la creazione; in tal modo, infatti, viene stimolata la responsabilità di ciascuno nei confronti delle risorse naturali e del loro giudizioso utilizzo”.
1999 - 1 gennaio, Giornata mondiale della pace
 
“Quando l’uomo non si fa custode ma tiranno, la natura si ribella”.
2000 - novembre, giubileo degli agricoltori
 
“La natura stessa infatti, com’è sottoposta al non senso, al degrado e alla devastazione provocata dal peccato, così partecipa della gioia e della liberazione operata da Cristo”.
2001 - gennaio, Lettera Apostolica Novo Millennio Ineunte
 
“Se l’uomo stravolge gli equilibri della creazione, dimentica di essere responsabile dei suoi fratelli e non si prende cura dell’ambiente che il Creatore ha affidato alle sue mani, questo mondo, programmato unicamente secondo i nostri progetti, potrebbe diventare irrespirabile.
Allora, in questo inizio di millennio, salviamo l’uomo! Salviamolo tutti insieme!
Nessuna epoca della storia dell’umanità è sfuggita alla tentazione di chiudere l’uomo in sé stesso in atteggiamento di autosufficienza, di dominio, di potenza e di orgoglio. Ma tale rischio ai nostri giorni è divenuto più pericoloso nel cuore degli uomini, che, mediante il loro sforzo scientifico, credono di poter divenire signori della natura e della storia”.
2001 - discorso di inizio anno ai diplomatici
 
“Se lo sguardo percorre le regioni del nostro pianeta, ci si accorge subito che l’umanità ha deluso l’attesa divina. Soprattutto nel nostro tempo, l’uomo ha devastato senza esitazione pianure e valli boscose, inquinato le acque, deformato l’habitat della Terra, reso irrespirabile l’aria, sconvolto i sistemi idrogeologici e atmosferici, desertificato spazi verdeggianti, compiuto forme di industrializzazione selvaggia. [...] Occorre stimolare e sostenere la conversione ecologica perché la signoria dell’uomo sulla natura non sia più assoluta ma torni ad essere il riflesso reale della signoria unica e infinita di Dio”.
2001 - 17 gennaio, udienza generale
 
“La tutela dell’ambiente” è un impegno ed una sfida “dell’etica e del diritto”. “L’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio [...] è chiamato ad essere suo collaboratore”.
2001 - 3 marzo, alla Pontificia Accademia per la Vita
 
Giovanni Paolo II