Giovanni



2010 annus horribilis



2010 ANNUS HORRIBILIS

il Comitato per il Tram interviene contro una grandinata di sciocchezze: voto unanime del Consiglio Comunale per il binario unico, rallentamenti della velocità del tram che preluderanno alla sua chiusura, semafori non asserviti ed altro

 

I TRUCCHETTI "FURBI" DI ATM E IL SONNO DEL SINDACO

Cusano Milanino, 25 ottobre 2010
                                Al Sindaco di Cusano Milanino

Oggetto: peggioramento del servizio di trasporto pubblico a Cusano Milanino.
             RICHIESTA DI INCONTRO URGENTE.

    Signor Sindaco,
            abbiamo avuto modo di conoscere il punto di vista Suo e della giunta da Lei presieduta in merito alla nuova tramvia Milano - Seregno, così come Lei conosce il nostro al riguardo.
A valle delle divergenze che ne sono emerse, confidiamo che Lei possa condividere il nostro disappunto per le recenti azioni intraprese da ATM sulle linee dalla stessa gestite, che peggiorano sensibilmente l’offerta di trasporto pubblico per la popolazione del nostro Comune.

In particolare facciamo notare:

Costante diminuzione di frequenza delle corse delle linee di autobus 727 e 729 (Sesto S. Giovanni - Cusano M. e Sesto S.Giovanni - Cormano).
Queste linee, create per compensare l’eliminazione della linea diretta di autobus Cusano M. - Stazione Centrale di Milano, in concomitanza con l’entrata in esercizio della nuova linea tramviaria 31 (Cinisello B - Milano), erano state accolte positivamente anche dal nostro Comitato, in virtù di una elevata frequenza iniziale. Tale nostro giudizio non è più valido oggi, a seguito di successive variazioni in negativo delle tabelle orarie.
Segnaliamo anche che l’introduzione di alcune corse da Cusano M. per la Stazione Centrale, come variante della linea 728 per Cinisello (S.Eusebio), reclamata dalla precedente giunta di Cusano Milanino e dalla stessa festeggiata come una vittoria, s’è rivelata, consuetudine a noi ben nota, un ulteriore impoverimento del servizio complessivo reso da ATM in termini di vetture-chilometro; infatti, proprio in concomitanza con l’inizio del servizio, l’ATM ha iniziato il diradamento di frequenza delle corse sulla 727 e 729; inoltre lo scarso numero di corse, il tragitto tortuoso (fino a S.Eusebio) ed i conseguenti tempi di percorrenza rendono il servizio di scarso interesse.

Limite di velocità sulla tramvia Milano – Desio.
Che l’armamento della tramvia, sia aereo, sia di terra, fosse al limite del collasso si ventilava ad arte già 15 anni fa, quando era certa la soppressione della tramvia e ATM spingeva per accelerarne l’esito.
Dopo la decisione del Consiglio Regionale, in ricepimento delle richieste del nostro Comitato (sostenute da 10.000 firme), di mantenere e rinnovare sia la nostra linea tramviaria, sia la Milano – Limbiate, ATM non ha mai effettuato la necessaria manutenzione.
All’improvviso s’è accorta del problema, ponendo da sabato 15 ottobre, su numerose tratte, limiti di velocità (di 5 e 15 km/h) che allungano i tempi di percorrenza, creano ritardi, impongono soppressione di corse.
Nell’imminenza dei lavori per la nuova linea, che comunque non sono ancora stati appaltati e di cui non si conosce la data di inizio, ATM vuole partire da una posizione di forza nella gestione del servizio, creando pretestuosamente il fatto compiuto del trasferimento su gomma della linea (con ulteriore ingombro della sede stradale) in anticipo rispetto alla data di iniziuo lavori.
I Comuni interessati non avranno così voce in capitolo per concordare con ATM la gestione provvisoria del servizio in corso lavori.

Signor Sindaco, malgrado i contrasti fra il nostro Comitato e la Sua Amministrazione in merito alla nuova tranvia, siamo sicuri che possa con noi convenire che sia necessario il coinvolgimento del Comune per l’organizzazione dei cantieri e della relativa tempistica, della viabilità provvisoria, del trasporto pubblico alternativo sulla Milano - Desio.
Le chiediamo pertanto di intervenire al più presto presso ATM, nonché presso Provincia e Comune di Milano, a sostegno delle esigenze dei nostri cittadini, in questo inaugurando quella cabina di regia su cui siamo tutti d’accordo.
Se la Sua amministrazione si lascia sfuggire questa occasione, che è prodromo del prossimo futuro, il nostro Comune potrà rivivere la stessa amara esperienza di Cinisello.
Disponibili per fornirLe la nostra collaborazione, La preghiamo di fissare entro la settimana un incontro urgente al riguardo.

Umberto Guzzi, Comitato per il Tram - Gruppo Naturalistico della Brianza

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INTERPELLANZA AL PRE-CONSIGLIO COMUNALE DEL 17 SETTEMBRE 2010 E ALTRE COMUNICAZIONI

COMITATO PER IL TRAM - COMUNICAZIONE PER GLI ADERENTI E SIMPATIZZANTI.
N.° 1 – 23 settembre 2010.

    Iniziamo con questo numero l’informazione sulle vicende riguardanti la metrotramvia Milano-Seregno, e la situazione del trasporto pubblico su ferro di superficie in generale.
    Siamo grati a tutti coloro che vorranno collaborare col Comitato, comunicandoci luogo, tempi e periodicità con cui vorranno darci una mano.
    In particolare cerchiamo persone che vogliano e possano:
        diffondere questi messaggi su volantino o per via telematica;
        fare volantinaggio alle fermate del tram o in strada;
organizzare banchetti di sensibilizzazione;
        rilasciare interviste o comunicati a stampa e radio-tv;
        preparare manifesti ecc.

1 - INTERPELLANZA AL SINDACO di Cusano Milanino nel pre-consiglio del 17 settembre 2010.

    Umberto Guzzi ha posto al sindaco ed ai consiglieri presenti una domanda con tema: TRAM, AUTO ed EFFETTO SERRA.
    Sintesi della domanda: quali misure si intenderebbere adottare per compensare l’incremento di CO2 causato dalla scelta del Consiglio Comunale di favorire le auto a discapito della tramvia e delle biciclette sulla via Sormani.

Ecco per intero il testo della domanda come formulata.

Pongo la domanda per conto del Comitato per il Tram e del Gruppo naturalistico della Brianza, ma anche a nome dei cittadini che non si riconoscono nella deliberazione del Consiglio Comunale del 22 marzo scorso in merito alla tramvia.
Già ho espresso al Sindaco il mio stupore per una decisione che, senza il provvidenziale concorso economico della Provincia, annullerebbe il contributo dello Stato e pertanto impedirebbe definitivamente la realizzazione della tramvia; i tentennamenti prima e poi il diniego del Sindaco al finanziamento del progetto ha comunque causato un grave ritardo operativo che potrebbe raggiungere lo stesso deprecabile risultato.
Auspicando un coraggioso ripensamento, voglio portare la vostra attenzione sugli aspetti più generali e meno localistici della questione.
Vi prego di riflettere su dati forniti dalla Commissione Europea, D.G. XI, del 1999 ma ancora attuali: in un’ora, in ambito urbano, su uno spazio largo 3,5 m, possono transitare fino a 2000 persone su auto con una sola persona a bordo, 14.000 in bicicletta, 19.000 a piedi e 22.000 in tram.
Ho verificato teoricamente i dati e li ho trovati corretti.
Scegliere di non privilegiare il tram, e le biciclette, rispetto alle automobili, in termini di mobilità urbana, significa spendere in territorio ed inquinamento da 7 a 10 volte tanto.
Il Cipe ha deliberato il finanziamento al 60% della metrotramvia proprio per contrastare lo spreco di territorio ed i danni ambientali connessi con la motorizzazione privata.
Fra questi, più grave di quanto non si pensi, v’è il riscaldamento del pianeta, ed a questo proposito l’Italia ha preso impegni non eludibili di riduzione delle emissioni di gas serra a Kyoto e più recentemente a Copenhagen.
È bene che anche l’Amministrazione di un piccolo comune come il nostro, così come ogni cittadino, si assuma il proprio carico di responsabilità e non ostacoli addirittura quanto viene correttamente proposto e finanziato.
Vorrei che il Consiglio Comunale fosse in grado di esprimersi con larghezza di vedute, considerando le questioni locali senza separarle dalle problematiche che ci sovrastano; si potrà così praticare, e rendere popolare fra i cittadini, una efficace solidarietà con tutti gli abitanti della terra, a partire da quelli che per primi toccano con mano lo squilibrio planetario causato anche dalla nostra bramosia di false comodità che chiamiamo progresso. Per non andare lontano, l’acqua alta di Venezia ne è una piccola anticipazione.
La mia domanda è pertanto la seguente: se avete scelto il “binario” unico per il tram, con ciò che ne consegue (declassamento della tramvia, o rinuncia definitiva per annullamento del contributo CIPE):
- avete valutato in termini quantitativi l’incremento di gas inquinanti e gas-serra prodotti dalle auto alternative alla mobilità su tram?
- quali opere pensate di realizzare per compensare lo squilibrio prodotto?
- quanto il costo?
- quali i tempi di realizzazione?

    La risposta del sindaco è stata, in sintesi, come segue:

Redarguisce con veemenza l’iterlocutore, perché “non ha ancora capito” che chiedere il binario unico non vuol dire non volere il tram.
Tuttavia si vanta di fronte al Consiglio Comunale che, con la presa di posizione dell’Amministrazione, si ottiene il risparmio di 2.000.000 € delle casse comunali. Fra l’altro adirà presso qualche amico influente a Roma, per verificare se è vero che non si può far nulla per modificare il progetto.
“Non v’è nessun ritardo, tutto procede regolarmente; state tranquilli che il finanziamento ci sarà”.
Fa capire fra le righe, come ci aveva esplicitamente detto in altra occasione, che “non farà nulla per togliere le barricate” di protesta dei fautori del binario unico (ovvero, di coloro –i commercianti- che il tram non lo vorrebbero affatto), quando saranno aperti i cantieri.
Insiste nel ritenere il tram un intralcio alla circolazione, tanto che capovolge la domanda di Guzzi: maggiore emissione di gas inquinanti ci sarà se la metrotramvia verrà realizzata secondo il progetto presentato al CIPE, allora sì che ci saranno code ed intasamento!
Infine, unica affermazione sensata e veritiera, sottolinea che sui giornali è ricorrente lo scontento dei cittadini di Cinisello per la nuova tramvia (linea 31), che ha mancato di soddisfare le aspettative (vedi a questo proposito il seguito di questo messaggio).

2 - PROSSIME AZIONI

È intenzione del Comitato insistere presso il Comune di Cinisello e l’Assessore ai Trasporti della Provincia di Milano (il Comune di Milano è l’osso più duro: ha dimostrato e dimostra continuamente il proposito di mantenere i problemi aperti pur simulando di volerli affrontare, col massimo disagio per tutte le categorie di utenti della strada) per togliere la vergognosa palla al piede che motiva l’opposizione di tanti nei confronti della nostra Tramvia: la scarsa velocità di percorrenza della linea 4 (tramvia Milano Cairoli - Niguarda Parco Nord) e della linea 31 (tramvia Milano – Cinisello).
Come già segnalato all’Assessore De Nicola, è inconcepibile che vengano spesi milioni di Euro per le nuove tramvie, se poi non le si mette in condizione di funzionare in coerenza con le loro potenzialità, bloccando i convogli ad ogni semaforo (i semafori sono stati fra l’altro aumentati all’eccesso, in particolare sulla linea 4 fra Parco Nord e Maciachini).
Dall’entrata in servizio della linea 31 io stesso ho verificato un aumento delle code delle auto nei percorsi perpendicolari alla tramvia.

La cosa è ben spiegabile, e da me sperimentalmente verificata: ad ogni ciclo semaforico v’è un intervallo di circa una decina di secondi destinato al tram;
il tram in media, (nell’uno o nell’altro senso di marcia), pur con una elevata frequenza, transita ogni 5 o 6 cicli semaforici;
se il semaforo fosse asservito al tram, il tram potrebbe passare ogni volta rallentando solo un poco la velocità e praticamente senza tempi d’attesa;
nei rimanenti cicli semaforici, quando nessun convoglio tramviario impegna l’incrocio, le auto non dovrebbero sprecare un’inutile attesa di un tram che non passa, perché il ciclo semaforico non inserirebbe il tempo dedicato al tram.

Così, come avviene dovunque in Europa,
il tram risparmierebbe un 40% nei tempi di percorrenza, e richiamerebbe effettivamente nuovi utenti, divenendo competitivo con le auto;
gli automobilisti non solo non subirebbero attese inutili ai semafori non asserviti, ma addirittura troverebbero strade più libere perché tanti di loro sceglierebbero il tram per i loro spostamenti;
le aziende di trasporto potrebbero, con lo stesso numero di veicoli e di personale, effettuare un 40% di corse in più, o, a parità di corse, ridurre in proporzione personale e mezzi.

Vorremmo essere confutati, ma temiamo che da parte di parecchi responsabili non vi sia solo incompetenza! La motivazione addotta sistematicamente dagli Assessori del Comune di Milano (e pedestremente accolta dal Sindaco di Cusano Milanino), secondo cui i semafori asserviti producono intasamento veicolare, non ha ragione di esistere né da punto di vista teorico, né da quello pratico.

3 – COPIA DELLA NOTA INVIATA AL NOTIZIARIO COMUNALE DI CUSANO MILANINO.

Nota per il notiziario del Comune
20 settembre 2010.

ll Comitato per il Tram ritiene che un tram efficiente non solo risolverebbe i problemi di mobilità di tante persone che si “incodano” giornalmente sulla via Sormani con l’automobile, con beneficio per la salute di tutti, ma richiamerebbe sul tram anche molti Cusanesi che attualmente si buttano con l’auto sulla Milano-Meda o sulla nuova Valassina, o verso i parcheggi della linea MM1.

Il tram che vogliamo però deve essere un vero tram:

priorità assoluta a tutti gli incroci (semafori asserviti);
divieto di svolta a sinistra per gli autoveicoli, quando il tram percorre la corsia al centro strada (a Milano questa è la norma da più di un secolo);
sede riservata;
doppio binario fino a Calderara (cioè nella tratta di maggiore utenza e frequenza di corse): solo così senza eccezioni “ad libitum” di questo o quel sindaco, il tram riuscirà a togliere auto dalle strade e trasportare migliaia di passeggeri al giorno come negli anni ‘50 e ’60.

Il binario unico in via Sormani, tanto agognato da alcuni (così come alcune modifiche richieste dal Sindaco Ghiselllini, e malauguratamente in parte accolte), contribuirebbe a declassare il tram (minore frequenza delle corse, mancato rispetto degli orari, maggiori tempi di percorrenza), facendolo diventare un mezzo trascurato e quasi superfluo.

Per di più, il binario unico, richiesto proprio dove già oggi esiste il doppio binario, costringerebbe alla soppressione della fermata centrale di viale Matteotti-Cooperazione.

Realizzare opere costose facendo loro mancare qualcosa di essenziale, anche se modesto e di nessun costo, mantiene aperti i problemi che si volevano risolvere: ne è un esempio la linea tramviaria 31 per Cinisello; i semafori, predisposti ma non asserviti in tutto il Comune, fanno salire di un buon 40% i tempi di percorrenza e diminuire i passeggeri.
I timori dei negozianti posti lungo la via Sormani sono giustificati nella misura in cui il Comune non collabora a trovare in loco le possibili soluzioni per gli accessi ed il carico e scarico delle merci, compatibili sia con la nuova tramvia sia con l’attuale viabilità, ma da sempre irrisolte con la prassi del “lasciar fare”.

Didascalia foto (Friburgo, Graz, Strasburgo):
Tram in centro città, accanto a vetrine tutt’altro che penalizzate dal loro passaggio, se ne trovano in ogni parte d’Europa, e la gente convive piacevolmente con essi.

Didascalia foto (Il Cairo)
Dove invece si privilegiano le auto…

Umberto Guzzi, Comitato per il Tram- Gruppo Naturalistico della Brianza


4 – LIMITE DI VELOCITÀ SULLA SUPERSTRADA MILANO-MEDA
      INIZIATIVA IMPRONTATA AL BUON SENSO
      E REAZIONE DI CHI DIMOSTRA DI NON AVERNE

Osservazioni ad alcune notizie comparse sulla stampa locale.
27 settembre 2010.

L’abbassamento del limite di velocità a 70 km/ora sulla Milano-Meda, una arteria su cui la velocità nelle ore di punta scende frequentemente sotto i 20 km/ora, risponde a svariate esigenze, tutte condivisibili.

Ci interessa sottolineare in particolare quanto dovrebbe essere noto a tutti, fin dai tempi in cui frequentavamo l’autoscuola. La velocità che consente il transito orario del maggior numero di veicoli si attesta intorno ai 50-60 km/ora. Velocità superiori, in presenza di un afflusso elevato di automezzi, si risolvono in intasamenti e code, poiché la distanza di sicurezza aumenta esponenzialmente rispetto all’aumento di velocità.

Sul “Diario” del Nordmilano” del 22 settembre troviamo la notizia accompagnata da riflessioni critiche. L’iniziativa, attribuita all’assessore De Nicola, viene giudicata negativamente, sia da alcuni amministratori intervistati - si distingue per lucidità di pensiero (!) l’assessore alla viabilità del Comune di Cormano -, sia dal giornale stesso (vedi la “pagella” in seconda pagina).
Da parte nostra non possiamo che accoglierla positivamente, confidando che il coraggio di andare contro i luoghi comuni a favore del benessere della gente possa fare proseliti.