In questo, credo, consista il Buon Governo.
* Il lavoro deve spesso adattarsi al software disponibile. Eppure fare il contrario è possibile... E, per giunta, a buon prezzo.
* Le App non riparano le panchine, ma una buona gestione dei reclami invece sì.
* Abbasso l’appalto al ribasso. Nello stilare il capitolato di un bando d’appalto è meglio premiare una buona organizzazione del lavoro (che sia efficace e controllabile e valorizzi più le risorse umane che il profitto) rispetto al maggior sconto sulla base d’asta (che il più delle volte si paga, con gli interessi, per le inadempienze al contratto).
* Gli alberi, pubblici e privati, hanno un valore ecologico-economico quantificabile. Mantenerli in salute dunque conviene. Ma non tutti hanno la cultura del verde necessaria per fare al Comune o al proprio giardiniere le richieste giuste. La soluzione? Leggila qui.
* Attenzione alla contaminazione ecologica. Ogni area verde è un potenziale incubatore di buon senso che può irradiarsi pericolosamente in ogni aspetto della vita cittadina. Si comincia dalla progettazione degli interventi urbanistico-edilizi e non si sa dove si può andare a finire… Attenzione!
* Riempiamo di alberelli i vuoti tornelli. Una semplice proposta per restituire alberi alle strade in cui sono venuti meno.
* Più alberi = Più bici! Come una buona progettazione del verde pubblico stradale può favorire la mobilità ciclistica.
* I soldi per la pista ciclabile sono ben spesi se la si realizza dove serve, e non dove “non disturba” perché “c’è spazio”.
* Più sicuri in bici (e in automobile) moderando la velocità del traffico in città. Si può fare a costo zero con un’opportuna disposizione dei parcheggi per auto lungo strada.
* Ridurre all’origine la quantità di rifiuti prodotti è un vantaggio, anche economico, per Comune e Cittadini. Promuovere il compostaggio domestico è una delle strategie più immediatamente efficaci. Un progetto che si autofinanzia riducendo i conferimenti.
* Rifiuti? Voltiamo pagina. Per ridurre la quantità di rifiuti prodotti e migliorare la raccolta differenziata non ci si può accontentare di campagne occasionali. Occorre un’azione coordinata e costante nel tempo che sensibilizzi la cittadinanza... motivandola.
* La goccia che fa traboccare il… Seveso! Più acqua si riesce a trattenere (anche solo temporaneamente con interventi limitati e diffusi) sul territorio comunale e meno spese si dovranno sostenere per rimediare i danni delle “catastrofi pianificate”; o per prevenirle con opere di grande impatto (e costo), incerta efficienza e manutenzione onerosa.
* Qualità dell'acqua da bere. Tutelare per le future generazioni la riserva strategica dell'Acquifero Profondo nel Nord Milano. Finirà il tempo delle cicale? >>>
* Qualità dell'acqua da bere 2. I nitrati dalle precipitazioni atmosferiche, un contributo sottovalutato all'inquinamento dell'acqua che beviamo Leggi di più >>>.
* Pace, chi non la desidera? Semplici ed efficaci iniziative per promuoverla.
* Credenti e non credenti contro tutte le schiavitù: “Lavoreremo insieme per sradicare il terribile flagello della schiavitù moderna in tutte le sue forme”. È l’impegno assunto il 2 dicembre 2014 dai leader religiosi cattolici, anglicani, ortodossi, musulmani, indù, buddisti ed ebrei, firmatari in Vaticano di una dichiarazione comune. Un impegno su cui attivarsi anche a livello cittadino (anche con chi non crede) per contrastare, in concreto, le schiavitù “locali”.
* Vuoi bere? Portati il bicchiere! Se davvero vogliamo Nutrire il Pianeta, per piacere… bicchieri, piatti e posate di plastica usa e getta… non usiamone più. Ma attenzione anche al “presunto biodegradabile” ed a non sottovalutare il fatto che anche i materiali compostabili hanno controindicazioni non trascurabili. Poi, già che ci siamo, evitiamo anche l’acqua nelle bottiglie di plastica. Specialmente in occasione di iniziative pensate per essere “ecologiche” ed istruttive su come si fa per salvare il mondo.
* Vuoi bere? portati il bicchiere! Una proposta per bandire da ogni momento conviviale le stoviglie usa e getta (in plastica o
* Più aquiloni, basta palloncini. Ogni festa è più festa se non si lancia in cielo ulteriore plastica: che prima o poi ricade a terra e soffoca incolpevoli animali, uccelli ed organismi marini.