Giovanni



Noi c'impegnamo



Primo Mazzolari

IL NOSTRO IMPEGNO...

 
Ci impegnamo noi e non gli altri
unicamente noi, e non gli altri
né chi sta in alto, né chi sta in basso
né chi crede, né chi non crede.
 
Ci impegnamo,
senza pretendere che altri s'impegni,
con noi o per suo conto,
come noi o in altro modo.
 
Ci impegnamo
senza giudicare chi non s'impegna,
senza accusare chi non s’impegna,
senza condannare chi non s’impegna,
senza cercare perché non s’impegna,
senza disimpegnarci perché altri non s’impegna.
 
[...]
 
Il mondo si muove se noi ci moviamo,
si muta se noi ci mutiamo,
si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura,
imbarbarisce se scateniamo la belva che è in ognuno di noi.
 
La primavera incomincia con il primo fiore,
il giorno con il primo barlume,
la notte con la prima stella,
il torrente con la prima goccia,
il fuoco con la prima scintilla,
l’amore con il primo sogno.
 
Ci impegnamo perché non potremmo non impegnarci.
 
[...]
 
Ci impegnamo,
per trovare un senso alla vita,
a questa vita,
alla nostra vita,
una ragione che non sia una delle tante
che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore,
un utile che non sia una delle solite trappole
generosamente offerte ai giovani
dalla gente pratica.
 
Si vive una sola volta
e non vogliamo essere "giocati"
in nome di nessun piccolo interesse.
 
[...]
 
Ci interessa di perderci per Qualcuno
che rimane anche dopo che noi siamo passati
e che costituisce la ragione del nostro ritrovarci.
 
Ci interessa di portare un destino eterno nel tempo,
di sentirci responsabili di tutto e di tutti,
di avviarci, sia pure attraverso lunghi erramenti, verso l’Amore.
 
[...]
 
Ci impegnamo,
non per riordinare il mondo,
non per rifarlo su misura,
ma per amarlo.
 
[...]
 
Ci impegnamo,
perché noi crediamo nell’amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta per impegnarci perdutamente.
 
don Primo Mazzolari
Selezione da “Impegno con Cristo”, prima edizione Casa Editrice “Il Crivello” - febbraio 1943
Testo integrale sul sito della Fondazione Mazzolari
 
«Hanno detto che non abbiamo voluto bene a don Primo. Non è vero. Anche noi gli abbiamo voluto bene. Ma voi sapete come andavano le cose. Lui aveva il passo troppo lungo e noi si stentava a stargli dietro. Così ha sofferto lui e abbiamo sofferto noi. Questo è il destino dei profeti»
Paolo VI