L'Eclettico





L'ECLETTICO - web "aperiodico"

GRATUITÀ DEI MUSEI CIVICI MILANESI PER I SOCI DI ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E CULTURALI

Il senso di un giusto riconoscimento (e le difficoltà di avvalersene)


QUEL CHE È GIUSTO È GIUSTO

Andando per musei a Milano, ho scoperto che i Musei Civici prevedono una forma di incentivo, piccola ma significativa, a beneficio di chi si impegna per il bene comune.
Si tratta del diritto al biglietto gratuito offerto in omaggio ai soci di associazioni ambientaliste e culturali - preventivamente accreditate presso il competente settore del Comune - che esibiscano alla cassa la propria tessera dell’associazione in corso di validità per l’anno corrente.
Non so se l’iniziativa sia una peculiarità ambrosiana o se sia diffusa anche in altre città, comunque sia la trovo un’ottima iniziativa. In essa leggo la volontà delle istituzioni pubbliche di manifestare, con un segno tangibile, la propria riconoscenza nei confronti di cittadini benemeriti: il cui senso civico ne supporta le politiche di crescita culturale a vantaggio dell’intera società.
Anche chi fa parte di un’associazione semplicemente limitandosi a versare la quota annua, da un lato contribuisce a sostenerne economicamente le attività e dall’altro ne accresce l’autorevolezza e la conseguente capacità di trovare orecchi attenti ad accoglierne le istanze: entrambe direttamente proporzionali al numero dei suoi soci.
Se quindi è già importante il ruolo di questi soci, per così dire, “deleganti”, a maggior ragione lo è quello dei cosiddetti soci “attivi”: quelli che generosamente dedicano al prossimo tanta parte del proprio tempo, incuranti delle difficoltà che, per chi si impegna in questo ambito, sono spesso “ottime ed abbondanti”.
Spinto da queste motivazioni mi sono premurato di far estendere il beneficio di cui si sta parlando anche ad altre associazioni, non a conoscenza di questa opportunità ma altrettanto meritevoli rispetto a quelle che godono di maggiore visibilità e risonanza sui mezzi di comunicazione.
In particolare, parlando di musei e quindi di arte, non posso non citare esplicitamente il Gruppo Naturalistico della Brianza: unica associazione (almeno fra quelle a me note) il cui logo è stato appositamente disegnato da uno dei principali protagonisti del panorama artistico del Novecento italiano, il maestro Salvatore Fiume (leggi di più >>>).
Eventuali altri interessati sappiano che la trafila burocratico-amministrativa non è propriamente agevole però, a furia di solleciti, l’obiettivo si riesce, infine, a raggiungerlo, almeno formalmente.

AVVERTENZA

Scrivo “formalmente” perché non è detto che l’avviso di conferma all’associazione interessata arrivi contestualmente anche alle diverse sedi museali. La mia esperienza personale dimostra che, nonostante gli uffici comunali abbiano assicurato che l’avvenuta inclusione nella lista dei beneficiari delle gratuità è stata tempestivamente diramata alle biglietterie di tutti i Musei Civici, ancora dopo qualche anno può capitare che sul posto di ciò non si trovi riscontro.
Nell’impossibilità di indagare se la negligenza sia da attribuire ai destinatari o a chi tali direttive dovrebbe impartire, qui mi limito ad esporre i fatti confidando così di responsabilizzare ognuno per quanto di rispettiva competenza e per mettere sull’avviso gli utenti che, debitamente informati, in caso di problemi avranno gli strumenti utili per vedersi riconoscere il proprio diritto.

ISTRUZIONI PER L’USO

Innanzitutto occorre sapere che sul banco delle biglietterie dei Musei Civici dovrebbe sempre essere esposta almeno una tabella sulla quale sono indicati i destinatari delle gratuità, fra questi quindi anche i soci delle associazioni accreditate il cui elenco (che può constare di diversi fogli), se non proprio esposto sulla tabella sul bancone (come alla GAM - verifica del 4 settembre 2016 - ed al Museo di Storia Naturale - verifica del 15 ottobre 2016), dovrebbe anch’esso essere almeno a disposizione degli incaricati (è così all'Acquario, a Palazzo Morando, ai Musei del Castello Sforzesco, del Novecento, del Risorgimento - Palazzo Moriggia ed Archeologico, in quest'ultimo è stato aggiunto a penna). Ma non sempre il personale di turno sa dov'è.
In quanto promotore dell’iniziativa, a beneficio dei soci che non vorrei far trovare in situazioni spiacevoli ed imbarazzanti, ogni volta che passo nei pressi di un Museo Civico mi sincero della situazione.

Per lo più gli operatori sono persone disponibili e, in assenza dell’elenco (o senza stare a scorrerne tutte le pagine), accompagnano con un sorriso il loro “Se me lo dice lei vado sulla fiducia”, oppure si ricordano bene la nostra tessera: "Sì voi siete quelli del cormorano! - anche se la foto sulla tessera 2016 del Gruppo Naturalistico della Brianza è quella di uno svasso! - Ma proprio quello ci dovevate mettere?" Ci "apostrofa" simpaticamente il signor Stefano Di Gregorio, immediatamente motivando il suo disappunto: "Io sono un pescatore e quegli uccelli mi fanno concorrenza!".

Però può anche capitare (ed un solo episodio è già di troppo) di imbattersi in persone disinformate e, per di più, non proprio cordiali.

QUELLI CHE NON SANNO

Un esempio? Biglietteria del Castello Sforzesco, ore 15 di sabato 28 maggio 2016: nel momento in cui gli presento la tessera per ottenere la gratuità l’addetto (magro e alto, sulla sessantina), senza premurarsi di controllare quanto sta affermando sull’elenco in suo possesso (che la settimana prima avevo verificato essere disponibile e correttamente aggiornato) dichiara con ferma risolutezza che i soci del Gruppo Naturalistico della Brianza non hanno diritto all’ingresso omaggio ai Musei del Castello. Aggiunge, inoltre, di aver dato la medesima risposta poco prima ad un altro visitatore.
Replico che sono stato proprio io ad attivare la procedura di accreditamento ormai diversi anni fa e che l’altra persona ha avuto l’indicazione da me. Perciò gli suggerisco di informarsi meglio consultando l’elenco (che so io, visto che non lo sa lui, trovarsi nel cassetto alla sinistra di chi sta in biglietteria. NB: due soci verificheranno l'ignoranza di altri suoi colleghi, ad esempio l'11 dicembre 2016 ed ancora successivamente, soprassiedo sull'elencazione delle date). Poiché una sua collega lì accanto (la sempre estremamente cortese signora Monica) è, al contrario, bene informata e conferma le mie ragioni, assieme alle scuse ottengo quindi quanto mi spetta.
Non così il mio amico: all’uscita, dopo il concerto al quale abbiamo assistito, la biglietteria è chiusa e non è possibile chiedere immediatamente il rimborso di quanto fatto ingiustamente pagare.

QUELLI CHE FANNO I CONTI IN TASCA A CHI GARANTISCE IL LORO POSTO DI LAVORO

Un’altra sgradita situazione nella quale si può incorrere è quella di trovare l’interlocutore che non condivide le considerazioni discusse nella prima parte di questo articolo e, convinto che questa concessione del settore Musei del Comune di Milano sia un’indebita liberalità, si permette di fare giustizia offendendo il visitatore con giudizi del tipo “Ma non ha 5 euro per pagare la visita a un museo?”.
Una frase che mi sono sentito ripetere due volte, dall’addetta alla biglietteria di Palazzo Morando nel giorno sopra citato e, tempo addietro, da un suo omologo al Museo del Risorgimento.
Rattrista constatare che c’è chi considera alla stregua di accattoni persone alle quali, viceversa, gli operatori del settore dovrebbero soltanto gratitudine.
Infatti è proprio grazie all’associazionismo che possono crescere l’interesse per il bello, per l’arte e per la natura e con l’interesse, come è giusto che sia, queste ricchezze della collettività possono diventare fonte di reddito, equo e non mortificante, anche per tutte le professioni ad esse collegate.
Detto questo, riservo allora ad altra occasione la risposta polemica che in questa sede si potrebbe dare alla domanda sopra riferita, in relazione al comportamento non irreprensibile di alcuni loro colleghi (verificato proprio nella stessa occasione) e del quale farebbero meglio a preoccuparsi visto il discredito che gettano sulla categoria e su chi svolge con coscienza e passione il proprio compito.
Costoro, infatti, non comprendono che l'agevolazione è un minimo riconoscimento per chi, col proprio volontariato, o comunque sostenendolo, contribuisce alla salvaguardia del patrimonio culturale nazionale, ed alla crescita di una sensibilità collettiva più attenta a questo aspetto.
Ben diverso è il caso delle gratuità generalizzate che attirano le folle che tanto piacciono al Ministro della Cultura Franceschini. Ma anche di questo si dirà un’altra volta.

APPELLO AI SOCI: ANDATE AL MUSEO

A questo punto l’invito ai soci delle associazioni riconosciute dal Comune di Milano, soprattutto di quelle meno famose, è: approfittate dell’opportunità di accedere liberamente ai Musei Civici.
Non limitatevi ad una visita una tantum ma prendete l’abitudine di frequentarli considerandoli come fossero casa vostra e come se le opere che contengono fossero anch’esse di vostra proprietà.
Oltre a poter di volta in volta focalizzare la visita su un tema od un aspetto diverso (o anche su una sola opera), che è il modo migliore per apprezzare qualsiasi sede espositiva, potrete partecipare anche alle tante iniziative collaterali che vi si svolgono, dalle conferenze ai concerti, tutte sempre di alto livello.
Così facendo, oltre ad accrescere la vostra cultura e sensibilità artistica, contribuirete anche a diffondere il nome dell’associazione (per lo meno al personale) e perfino a suscitare l’adesione di nuovi iscritti, magari inizialmente attirati anche (o soltanto) dal piccolo beneficio economico a loro disposizione che, di fatto, con una visita ogni 2 mesi, ripaga pressoché del tutto il costo medio di una tessera.
Ultima considerazione, ma non meno rilevante.
Sempre più spesso sono proprio le collezioni Civiche ad offrire alle mostre temporanee alcune delle opere più importanti che vi sono esposte.
Alcuni custodi, con i quali sono ormai in confidenza, mi confermano il loro stupore per il fatto che il pubblico meno accorto “snobba” queste opere quando potrebbe vederle con calma ed a poco prezzo, o addirittura gratuitamente, nella propria sede abituale, mentre è inspiegabilmente disposto a pagare un biglietto più che doppio per vederle, magari assieme a centinaia di altre (non tutte di pari valore) in sale affollate e dopo lunghe code… mah!

Giovanni Guzzi, luglio 2016
© Riproduzione riservata
 
AGGIORNAMENTO 2018 - Problema risolto: il beneficio è stato abolito
Con delibera di Consiglio Comunale del 16 aprile 2018 "Approvazione delle modifiche alla disciplina delle tariffe dei Civici Musei e dei criteri generali di applicazione" - con parere favorevole della Giunta Comunale del 29 marzo 2018 su proposta della Direzione Cultura – Area Valorizzazione Patrimonio Artistico e Sicurezza - è stato abolito il beneficio dell’entrata gratuita a quei visitatori iscritti ad associazioni “aventi nelle proprie finalità la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, storico, monumentale, naturalistico ed ambientale”.
Quod non fecerunt barbari… fecit Franceschini - Leggi di più >>>