L'Eclettico



Di nuovo in sella (oltre la metafora)



Colonna sonora del “settembre a Milano” con MiTo 2015

L'ECLETTICO - web "aperiodico"

DI NUOVO IN SELLA (oltre la metafora)

Una personale colonna sonora del "settembre a Milano" con MiTo 2015


Cara M.,
anche quest’anno torno a rammaricarmi per gli ostacoli che ti impediscono di accettare il mio invito a passare a Milano, in questa splendida Milano di settembre, almeno qualche giorno delle due settimane che, per la nona volta, la vedono gioiosamente invasa dalla musica di MiTo SettembreMusica.

In città, e per tutto l’anno, non sono certo gli appuntamenti musicali che mancano. Però questo festival ha un qualcosa che ti fa venire voglia di viverlo per intero, senza rinunciare a nulla… Magari dedicandogli più giorni di ferie e mangiando un panino al volo (o saltando del tutto la cena) per passare da un'esibizione all'altra e godere di tutti i vari generi musicali che propone al pubblico. E tu lo sai bene quanto io viva d’arte e... d'aria!

Fin dalla sua prima edizione, nel 2007, sono ormai innumerevoli i concerti che ho seguito e di cui ho scritto (se li contassi tutti credo sarebbe difficile trovare un altro giornalista che ne abbia scritti altrettanti!), inclusi quelli che i principali media snobbano. Ed invece meritano altrettanta attenzione perché vi si possono scoprire perle inaspettate o vi si possono fare incontri interessanti.

Come quando, in coda al Castello Sforzesco per assistere al Combattimento di Tancredi e Clorinda di Moteverdi, ho conosciuto una nipote di Mario Castelnuovo Tedesco, fra i maggiori compositori italiani del Novecento, che di lui mi ha raccontato tante notizie sulle sue opere assieme ad altre sulla musica in generale nella quale ha tanta competenza. Proprio questa sera, prima di andare ad un concerto di musica religiosa ebraica, passerò a trovarla per avere da lei “dritte” su come comprendere al meglio questa cultura per me estranea e che, invece, le appartiene.

Per il resto, anche quest'anno mi si è posto il consueto, arduo, problema di quali appuntamenti selezionare perché, alla fine, una scelta occorre pur farla!
Nonostante tutti i nuovi strumenti e servizi elettronici ora disponibili, a me piace dedicarmi a questa attività soltanto quando riesco a procurarmi il libretto stampato; le cui pagine ho già riempito di "orecchie" ed annotazioni per evidenziare programmi e musicisti che reputo "imperdibili" ed attorno ai quali ho definito il mio personale itinerario sonoro di queste due settimane.

Per fartelo seguire, seppure da lontano e magari anche "in differita", te l'ho pubblicato alla cornice IO CI VADO qui sull’Eclettico.
Sul sito di MiTo poi trovi il programma dettagliato di ogni concerto e, per ciascuno, puoi anche sfogliarti il libretto di sala. Così, visto che i luoghi ti sono ben noti, attingendo alla tua vasta discografia potrai in un certo senso vivere anche tu queste belle giornate.

Io ne sto scrivendo su queste pagine elettroniche e, visto che dici sempre che il mio modo di raccontare permette di essere presente anche a chi non c’è, quando ne leggerai le recensioni potrai verificare se, ancora una volta, seppure in questo modo un po’ fantasioso, siamo riusciti a condividere un’esperienza significativa (e potrai capire il riferimento alla bici del titolo).

Giovanni Guzzi, settembre 2015
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18.IX
LA GERMANIA "SCENDE IN PALCO" PER BACH

Dopo gli italiani che suonano gli italiani, spostandoci il giorno successivo alla sala Verdi del Conservatorio ecco la dimostrazione degli intrecci culturali che, nei secoli, hanno intessuto l’Europa: grazie alla Musica che ha preceduto la Politica in un’opera che ancora tarda a compiersi pienamente. Scende, infatti, “in palco” la Germania. La formazione è di tutto rispetto, nientemeno che l’Akademie für Alte Müsik Berlin, e il programma è quello che ognuno vuole sempre ascoltare da questi musicisti: Johann Sebastian Bach, il Sommo! (leggi l'intero articolo)

 

17.IX
CORELLI ACCENDE "LE GRAZIE"

Quale strumento si presta meglio alla fantastica esibizione di effervescenza e funambolico virtuosismo se non il violino? Così, in quattro giorni, fra il giovedì e la domenica sera eccoci offerto un appuntamento quotidiano con un grande solista. Per lo più, a fare da filo conduttore di questo itinerario è la musica Barocca, con prestigiose formazioni orchestrali a dialogare con il virtuoso di turno. Si comincia in Santa Maria delle Grazie e Cartolina da Roma è il titolo della serata. (leggi l'intero articolo)

 

16.IX
LASCIA CH'IO PIANGA... E CHE SOSPIRI

“Grazie di essere venuto” mi dice Chiara (Granata) arpista dell’ensemble La Lira di Orfeo, quando vado a salutarla al termine dello splendido concerto che ha tenuto nella Sagrestia Monumentale della Basilica di San Marco assieme al tiorbista Gabriele Palomba ed al controtenore Raffaele Pe. Fanno davvero tenerezza, e sono commoventi, i musicisti. Hanno appena offerto al pubblico un’esibizione di tale intensità da non far risultare eccessivo l’aggettivo “memorabile”, che non si può fare a meno di accostarle, e… ringraziano chi è andato ad ascoltarli! (leggi l'intero articolo)

 

15.IX
IN VIAGGIO NELL'INVERNO DI SCHUBERT... E NOSTRO

Dopo averlo visto per diverse serate sempre affollato di strumenti ed orchestrali, fa effetto vedere sul palco solo un cantante, il tenore Christoph Prégadien, accanto al pianoforte di Michael Gees. Ci voleva - e fa bene - dopo tanto “clamore” sinfonico, il ritorno alla semplicità di una voce sola a librarsi sulle gelide note emesse dai tasti bianchi e neri: gocce di ghiaccio in cui si cambiano le lacrime che scorrono sulle gote del protagonista del Winterreise di Schubert, nonostante fossero sgorgate roventi dal suo cuore e pronte a sciogliere il rigore dell’inverno. (leggi l'intero articolo)

 

15.IX
OMAGGIO A GERRY MULLIGAN

“Ci sono parole che si sono perse nel linguaggio contemporaneo, bellezza, grazia, nobiltà…” All’insegna di questa affermazione di Gerry Mulligan, grande sassofonista jazz che ha dato dignità di strumento solista al sax baritono, Mario Marzi ha voluto la serata di MiTo 2015 in onore di questo artista dotato di umanità e signorilità pari al suo talento. (leggi l'intero articolo)

 

12.IX
VERDELOT BATTE MACHIAVELLI NELLA MANDRAGOLA

Il principe Miskin avrebbe riso delle beffe ai danni di uno sprovveduto per quanto cinico ed umanamente riprovevole? No di certo e, se devo essere sincero, neppure a me questa Mandragola di Machiavelli fa così ridere. Forse mi sono creato troppe aspettative io, forse ha esagerato chi ha presentato quest’opera come tanto divertente. Forse, più semplicemente, lo era per la corte Medicea del 1515 dove venne rappresentata con le musiche di scena composte per essa dal madrigalista Philippe Verdelot attivo in quegli anni a Firenze. (leggi l'intero articolo)

 

9.IX
VOCI DELLO SPIRITO, TRADIZIONI EBRAICHE

“Sarò breve, perché dobbiamo tornare a casa presto” disse rav Richetti, ma poi… si sa… quanto conosciamo della cultura ebraica (da Woody Allen a Moni Ovadia…) non poteva farci pensare che le cose sarebbero potute andare tanto diversamente. Sarà perché a rav Richetti evidentemente non mancano ottime capacità oratorie, sarà perché la tradizione ebraica italiana sintetizza in sé il mondo ebraico sefardita iberico (da Sefar, Spagna) e askenazita centroeuropeo (da Ask, Germania) ed è quindi opera complessa il tentativo di esaurirne in breve tutte le peculiarità del suono che emerge nel rito religioso. (leggi l'intero articolo)

 

8.IX
IL VIAGGIO DELLA VIOLA - AROLDO IN ITALIA

Composta nel 1834, quattro anni dopo la più nota Symphonie fantastique che sarà eseguita dopo l’intervallo, la Sinfonia in quattro parti per viola concertante e orchestra Harold en Italie è diventata celebre anche per essere uno dei pochi esempi di grande partitura dedicata alla viola come strumento solista.
In effetti è stata composta su invito di Niccolò Paganini che l’aveva commissionata a Berlioz perché desiderava un brano attraverso il quale potesse far apprezzare le qualità di una sua viola Stradivari. (leggi l'intero articolo)

 

8.IX
IRRUENZA E INTROSPEZIONE PER CHOPIN E SKRJABIN

Avete presente un caro amico sul quale si può sempre contare? Ebbene, nell’ambito di MiTo, i concerti di giovani pianisti del tardo pomeriggio sono proprio una bella analoga certezza, apprezzata dal pubblico che interviene in buon numero. Abbigliata con i colori di una poetessa arcade dipinta in veste di musa da Angelika Kauffmann, la russa Galina Chistiakova rivoluziona il programma e, dapprima, propone Chopin cullando il pubblico col Notturno in si maggiore op. 62 n. 1 e le Tre mazurche op. 59, poi lo stupisce con le vertiginose scale ascendenti e discendenti... (leggi l'intero articolo)

 

8.IX
SCHUBERT E HAYDN "CON MOTO": QUASI UN'ORCHESTRA

Con Moto è il nome “in italiano” di un quartetto di giovani musicisti austriaci che a Milano ha fatto pienamente onore alla denominazione scelta per la formazione. Con piglio deciso hanno infatti affrontato un programma scelto fra la produzione giovanile di Schubert e quella di Joseph Haydn in età avanzata e dal quale mai si sono lasciati trascinare ma di cui hanno incalzato ogni singolo movimento con un suono legato nelle frasi melodiche e vigoroso nei pieni. (leggi l'intero articolo)

 

7.IX
LA DOPPIA, EPICA, ANIMA RUSSA DI PROKOF'EV

Episodio centrale del concerto la Sinfonia concertante in mi minore per violoncello ed orchestra op. 125. Scritta per e con il grande violoncellista Rostropovich: noto anche al pubblico dei non musicofili per essersi esibito come un artista di strada davanti al muro di Berlino il giorno della sua “caduta”. Col direttore ritiratosi in disparte, ma rimasto in scena ad ascoltare appoggiato alle balaustre dietro l’orchestra, il podio è stato allestito per il solista, Alexander Ramm, vincitore del 2° premio del Concorso Internazionale Čajkovskij 2015. (leggi l'intero articolo)

 

7.IX
DALLE QUATTRO PROVINCE ALLA CONQUISTA DELL'EUROPA

Se non proprio artistico, un legame storico geografico con la chiesa di San Pietro in Gessate l’Enseble Enerbia, che vi ha proposto un programma di musica popolare dalle valli montane delle cosiddette Quattro Province, in un certo senso in effetti lo ha. A rivelarlo è l’introduzione a cura del FAI che, in questa come in altre sedi dei concerti di MiTo, precede la musica illustrando i valori storico-artistico-architettonici dei luoghi che la ospitano.. (leggi l'intero articolo)

 

6.IX
HARDING, TAVERNA E LA FILARMONICA DELLA SCALA ELETTRIZZANO IL PUBBLICO

Tre serate di grandi direttori e prestigiose orchestre, quelle inanellate nei primi tre giorni di MiTo a Milano, nella sala Verdi del Conservatorio. Si comincia con l’orchestra di casa, la Filarmonica della Scala, diretta dal britannico Daniel Harding. In programma il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 op. 37 di Beethoven, con al pianoforte Alessandro Taverna e la Sinfonia n. 8 in sol maggiore op. 88 di Antonín Dvořák. (leggi l'intero articolo)

 

6.IX
C'È IL MONDO INTERO IN UN'ORCHESTRA DI MANDOLINI E CHITARRE

È proprio vero che MiTo ti porta a conoscere meglio Milano. Dopo aver assistito ad un immeritato maltrattamento di un incolpevole chitarrista nella sala delle Merlate del Castello Sforzesco ripongo la mia fiducia nella riscossa degli strumenti a corda al concerto dell’Orchestra di Mandolini e Chitarre “Città di Brescia” che mi attende nel tardo pomeriggio al teatro Martinitt. (leggi l'intero articolo)

 

6.IX
IL RARO MOZART INCOMPIUTO

La scelta di offrire musica colta eseguita durante la liturgia per la quale è stata composta è una felicissima intuizione di MiTo Settembre Musica che meriterebbe di essere emulata anche da altri per tutto l’arco dell’anno. Un tempo in San Marco a Milano questa era una tradizione consolidata nei tempi di Quaresima e Avvento. Oggi, purtroppo, la proposta si limita al festival citato e generalmente non ce la lasciamo sfuggire. (leggi l'intero articolo)

 

5.IX
QUANDO UN'ORA È TROPPO POCO

Pieno di energia e radioso: una vera festa per la musica e la città. Questo è stato l’inizio di MiTo SettembreMusica 2015, sabato 5 settembre a Milano. Se meteorologicamente la mattina si presentava alquanto grigia, nel pomeriggio la giornata si è rivelata splendida, con un cielo limpido e azzurro come sa essere il “cielo di Lombardia, così bello quando è bello”. (leggi l'intero articolo)