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EXPO, Van Gogh e i Cinesi sul Seveso



L'idilliaco zampillio d'acqua nel Metrò

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EXPO, VAN GOGH E I CINESI SUL SEVESO
L'idilliaco zampillio d'acqua nel Metro
 
Ma insomma Landini-Guzzi... In questo momento attizzi l'estremismo?
Ma di quali interessi parli? Sono interessi illuminati. Per pochi, ma lavorano per noi! Lasciamoli lavorare.
Il Commissario assillato? Ma nooo! È che fra tanti tira e molla, inviti, tantissimi in tv, cordate varie di imprenditori e politici, si deve pur districare.
Ma cosa sono tutti 'sti dati? Questo discorso che fila? Non avete il senso della moderazione. Manigoldi, mostrate più "rispetto" e gli interessi degli interessati marceranno al meglio.
E poi, scusate, lo zampillio d'acqua nel metrò, non vi fa venire in mente qualcosa di idilliaco, il programma, il tema stesso di Expò 2015?
Non avete letto - non amate i depliants? Aggiornatevi! - che la stessa mostra di Van Gogh "vuole mettere in relazione le opere esposte con i temi dell'Expo 2015"?
Si offre "Una lettura inedita" che "indaga il profondo rapporto tra l'artista... la natura e la terra"? Dimostrando "quanto il suo interesse per i cicli della terra e quelli della vita dell'uomo abbiano profondamente influenzato la sua arte?".
Non sublimate a questo brand? Non vedete un rapporto diretto fra i casolari degli olandesi affaticati, fra una stentata patata bollita e l'altra, e le piantagioni, con le vetrine pro Expò, nell'attuale piazza Castello? Quella alla fine di via Dante, piena di negozietti, artigiani... aggiornati da ristoranti, negozi di lusso e una libreria chiusa, sostituita da vetrine alla moda, turisti, passanti della domenica, interconessi perenni.
Non vedete in tutto ciò uno stretto legame con la sobrietà contadina e la natura dipinta dal pittore? Allora abbisognate di aggiornamento. Irriducibili retrogradi! Suvvia!
Con la crisi attuale, almeno lasciateci il nostro stile di vita. Il Seveso stesso, fra i progetti per arginarlo ed i selfie irosi da "io c'ero all'ultima colata d'acqua", dopotutto è fedele, un amico, sempre tra i piedi, più fedele e costante dei programmi e delle promesse.
Ed infatti, uscito dalla mostra, così eccelsa e così stimolante, poco dopo ho trovato i mezzi pubblici bloccati in Centrale dalle acque: una testimonianza da vita in diretta!
Comunque nel 2015 io mi aspetto in Milano anche un sacco di emeriti contadini, provenienti se non dall’Olanda, magari da un sano e cementificato sviluppo cinese, che, con gli zoccoli, ehm con le scarpe, con video cellulari etc etc. passeggiano, magari divertiti, in canoa, sul Seveso. Se si blocca il metrò possono essere una risorsa. Televisiva. Per l'informazione estera faremmo certo audience. Magari l'esondazione può anche diventare una fonte di energia rinnovabile, non solo di dibattiti e progetti.
Ma perché fate tutte queste denunce? Voi dovreste guardare al futuro. Perché volete far sudare di più le cervella di giornalisti, opinionisti e... vulgo metropolitano: indotti da articoli come questi dell’Eclettico alcuni potrebbero arrivare addirittura a pensare.
Oh insomma, invece di proporre pesantezze, rammentate che la costruzione di molti padiglioni esteri non avviene secondo le norme italiane: è una occasione di scambio culturale; e poi e poi, ad appaltatore non si guarda in bocca. Di inchiesta in inchiesta ce la faremo!!
Ma che dubbi inculcate... Contribuite allo sviluppo del Bel Paese. Invece di remare contro... accontentatevi di una remata sul Seveso. A gestire la polis, le acque, il territorio, insomma, ci penseranno altri.
E vi indignate pure, pacatamente. Addirittura enunciate proposte. Ma andate avanti così: sicuramente guadagnerete "rispetto", poi però lasciateli lavorare. Avreste comunque torto.
Irriconoscenti. Oh Deus, Deus.
 
Patroclo Crisci, dicembre 2014
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