L'Eclettico



La mia bici, papa Ratzinger e... Gino Bartali



Disavventura per due ruote con sorpresa

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LA CICLO PIAVE, PAPA RATZINGER...
... E BARTALI!

Disavventura per due ruote con sorpresa

 
Milano, lunedì 28 maggio, è una bella giornata primaverile ed anche Milano è bella. Lo è sempre quando pedalo in sella alla mia bici, ma stavolta di più: fra tre giorni arriva Benedetto XVI e mi piace guardarmi attorno pensando che percorrerà queste “mie” strade nelle quali cerco, e trovo, segni dell’“attesa”.
L’ufficio stampa ha comunicato che da oggi, nella vecchia Fiera, sede congressuale di Family 2012, si possono ritirare gli accrediti. Mi presento curioso di sapere, finalmente, a quali appuntamenti col Papa sono stato ammesso, ad oggi si sa solo che, per alcuni di essi, i posti per i giornalisti sono pochissimi. Ma - mi dicono - “Gli accrediti non sono ancora pronti, forse se ripassa in serata, meglio ancora domani, o dopo…”.
Per non buttare l’intera giornata mi fermo a S. Maria delle Grazie dove, nei pressi del Cenacolo di Leonardo, sono in mostra preziosi fogli del suo Codice Atlantico. Lego la bici alla cancellata ed entro…
All’uscita la mia bici è sparita! Rubata in pieno centro, a metà pomeriggio, in una zona di passaggio… Incredulo vago nei dintorni vanamente illudendomi di ritrovarla appoggiata a qualche muro…
Sporgo denuncia alla vicina stazione dei Carabinieri in piazza Giovanni XXIII, guarda caso è un papa, e ne porto il nome... me la farà ritrovare? Stramaledico il ladro. Poi penso che il sentimento non si addice a un cristiano, che i miracoli si chiedono per cose più importanti, che madre Teresa ai suoi collaboratori chiedeva non il “Superfluo” ma “Qualcosa che ti costi”.
Per me la mia bicicletta non è un oggetto qualsiasi: nella sua marca, Ciclo Piave, c’è un richiamo al mio compleanno (24 maggio), è la testimone di innumerevoli, splendidi, ricordi della mia vita “meneghina”, è il mio emblema di uno stile di vita, è l’alternativa ecologica alla mobilità privata a motore, prepotente ed inquinante, che rifiuto.
Dedico questo “sacrificio obbligato” alla buona riuscita di Family 2012 secondo le aspettative del Papa. Non ho più voglia di occuparmi di Family ma onorerò gli impegni presi. Non ho tempo per acquistare un’altra bici, prenderò i mezzi pubblici.
Giovedì 31 maggio, suona il campanello: “Ciao Giovanni, sono Alberto, ho saputo che ti hanno rubato la bici, questa ha il telaio troppo alto per me, te la regalo”. Alberto ha scritto un libro su Maria Cristina Cella, giovane mamma morta a 26 anni per la quale si è appena aperta la fase “vaticana” del processo di beatificazione, alla Fiera della Famiglia i suoi amici ne raccontano la vicenda.
Curioso, per Family ho perso una bici e, in un certo senso, da Family ne ricevo un’altra… Ma non oso adoperarla per tornare a Milano, e se mi rubano anche questa?
Sabato 2 giugno, ore 7.45, non mi sono svegliato all’alba come mio solito, forse per la stanchezza degli impegni al Family nei giorni scorsi e la lunga attesa del Papa in piazza Duomo di ieri… e la sveglia non ha suonato!
Ma devo essere in Duomo entro le 8.30 per la preghiera dell’ora media col Papa, un’occasione unica che rischio di perdere: da Milanino fra bus e Metropolitana farò troppo tardi. Devo necessariamente usare la bici di Alberto.
La mattina è fresca, le strade sgombre dalle auto e silenziose, un bel dono indiretto che il Papa ha fatto a Milano.
La marca di questa bici è… Bartali, il Gino: la coraggiosa staffetta che nascondeva nel telaio i messaggi dei partigiani, il rivale cattolico di Coppi, un brontolone come me.
Mulino i pedali canticchiando la bella canzone che Paolo Conte gli ha dedicato e lo “sento” che mi incita e mi “spinge” per arrivare in tempo dal Papa…
Ce la faccio e riesco a prender posto in Duomo a pochi metri da Benedetto XVI.
Come me la bici: legata proprio sotto la vetrata absidale del Duomo, vigilata da una camionetta dei Carabinieri!
Mi consolo pensando che forse la mia Ciclo Piave serviva in cielo a un altro papa: Giovanni Paolo II, lo sportivo.
Immagino che “Ginettaccio” stavolta annuisca, sorridendo.
 
Giovanni Guzzi, giugno 2012
© Riproduzione riservata
 
Rilanciato anche su Missioni Consolata,
agosto- settembre 2012, pag. 67
 
PS
La storia alla fine è venuta anche carina... però la bici è meglio non farsela rubare seguendo i consigli della FIAB per complicare la vita ai ladri di biciclette.